RICORDI
TORRESI a cura di Peppe D'URZO
Eleonora
Imoletti:
"chella 'i Nanora"
"La sua scomparsa improvvisa ha scoperto, a
quanti la conoscevano, il senso del dovere e del lavoro che hanno
guidato la sua vita. A tutti i parenti resta indelebile esempio d'amore
alla famiglia, di amicizia sincera, di sacrificio generoso. Accogli oh
Signore la tua serva nella dimora della salvezza che ella spera dalla
tua misericordia. Una prece ". I suoi cari
Eleonora Imoletti era
nata a Torre del Greco il 26.12./1914 ed ivi deceduta il 02.09.2011, da
Marco, carrettiere ed organizzatore di gite per Montevergine su quei
carrettoni di una volta, e da Rosa Perna, coltivatrice diretta.
Originaria della zona di Ponte della Gatta e precisamente "abbasc
'San Nazzaro" ove anticamente v'era "'a cantina 'i Gadiamina"
ove, oltre al buon cibo e al vino, spesso si cantava "a fronne 'i
limone". Famiglia numerosa, i cui componenti vivevano e lavoravano
compassione la terra. Eleonora era ricordata come "chella 'i Nanora",
poiché la nonna patema era cosi chiamata. In gioventù conobbe Aniello
Lunigiano, detto "Aniello 'a volpe" (per tradizione familiare),
commerciante all'ingrosso di frutta, andando a vendere i suoi prodotti
al mercato ortofrutticolo di Napoli. Figlio unico di Eugenio "Charretier"
e titolare di terreni in Vico Tortora. Si unirono in matrimonio nel
1938. Un anno dopo nacque Eugenio.
Aniello fu, poi, richiamato sotto le
armi ed inviato in Albania. Nel '41 venne a casa per una breve licenza
dal fronte albanese sull'isola di Cefalonia in Grecia. Nel frattempo era
nato un altro figlio: Francesco che visse alcuni mesi. Da allora di Aniello non si è più saputo nulla;
all' anagrafe risulta "disperso in
guerra" e "disperso in combattimento". L'ultima sua lettera invitata
alla moglie è datata: 02.09.1943 ed il mittente è: Lunigiano Aniello -
110° Battaglione - 4 compagnia (mitragliere) - posto militare 2 -
Cefalonia (Grecia). Qui vi morirono fra l'8 e il 22 settembre '43, 9406
soldati italiani (oltre 1300 durante i combattimenti sull'isola, oltre
500 passati per le armi o fucilati dopo la resa e altri 3000 prigionieri
scomparsi successivamente in mare). Il nome di Aniello, il cui corpo di
appartenenza era: 110° Btg. Mortal - 4 Compagnia - Posto Militare 2 -
trovasi in un venca di deceduti: "LunigianoAniello, nato a Torre del
Greco (NA), il 09.09.1912, caduto il 08.09./43; "disperso". Da
menzionare, inoltre, un altro Torrese: Pica Armando, maggiore (promosso
nel '43), classe: 1904 e deceduto sull'Isola il 22.09.1943. 3°
raggruppamento artiglieria di C. A.. L'8 settembre si trovava con la
Divisione "Acqui" nell'isola di Cefalonia; sostenne per molti giorni
l'attacco tedesco e cadde coi suoi uomini il 22 settembre, colpito da
una raffica di mitragliatrice, dopo aver offerto la propria vita in
cambio di quella dei compagni. Fu insignito di medaglia d'oro al valor
militare alla memoria. Il Comune di Torre del Greco gli dedicò con
deliberazione del Consiglio Comunale n.293 del 04.09.1972, la strada
che da Via Fontana conduce a via Mons. Felice Romano/angolo via
Barbacane. E poi: Caccavale Lorenzo (n. T/Greco; 1911/1999), Ufficiale
di Marina (tenente di Vascello), sfuggito casualmente alla fucilazione;
Croce di Guerra al valor militare (decreto del: 16.08.1952).
Eleonora, finita la guerra, spesso si recava a Napoli e a Nola
(distretto militare di appartenenza del marito) a chiedere notizie del
compagno della sua vita. Purtroppo non vi fu mai responso favorevole. La
sola e laconica comunicazione fu: "disperso in guerra". Non si sposò
più. Piangeva sempre al ricordo del diletto marito. Dovette crescere il
figlio Eugenio. Durante gli allarmi aerei con la guerra ancora in corso
dalle nostre parti, prendeva in braccio il piccolo pargolo e correva,
sia di giorno che di notte, sul ricovero antiaereo in via Lava Troia,
unitamente alla gente del posto. Nel rifugio le donne pregavano con
l'assistenza di don Baldassarre, parroco, in quel tempo, della chiesa
del Preziosissimo Sangue "('u sangue sperso").
Durante i rastrellamenti dei soldati tedeschi, che alloggiavano in Via
Ponte della Gatta (propr. Marrazzo), dopo l'armistizio dell'8 settembre
1943, alcuni parenti di Eleonora si
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LE FOTO:
ELEONORA IMOLETTI (CHELLA'I NANORA); NEL GIORNO DEL MATRIMONIO CON
ALCUNI FAMILIARI (ANNO: 1938); ANIELLO LUNIGIANO IN DIVISA DA MILITARE
(E' IL PRIMO DA SX) NELLA SUA ULTIMA FOTO DAL FRONTE ALBANES; UFFICIALI
ITALIANI IN TERRA ELLENICA
nell'abitazione per
controllare l'eventuale presenza di italiani nascosti. Si affacciarono dal
pozzo e fortunatamente non si accorsero alcunché... La cara "Nanora"
è stata una grande lavoratrice; ha faticato col sudore della fronte per
un po' di terra che aveva in fitto (propr. Sorrentino, alias "a
cardinale). Andò, in seguito, ad abitare col figlio Eugenio (vigile
urbano del nostro comune dal 1962 ed in pensione col grado di
Maresciallo) e la nuora Candida Raiola (figlia di "Filippo 'u
cagnamuneta" che aveva l'hobby della chitarra e la passione per la
Turris al Vico San Vito. Aveva sei nipoti e due pronipoti.
Devota alla Madonna del Carmine, sempre attiva all'interno della parrocchia
del Preziosissimo Sangue; collaborava sempre per le feste, manifestazioni e
processioni religiose. Persona dolce, mite, molto religiosa e morigerata.
Conosceva molti proverbi antichi e con sobria saggezza li raccontava quando
l'occasione lo richiedeva. Era solita dire: "Nun fa
mai male, ca a casa toia rimane...". Quando andava al cimitero si
intratteneva sempre, oltre ai loculi di famiglia, presso il Monumento
dei caduti torresi nella II guerra mondiale, a pregare quei tanti figli
di mamma, fratelli, mariti, ecc. che non tornarono più... Nelle
festività natalizie, pasquali e ricorrenze varie, voleva tutti a tavola.
Un regalo ai nipoti non mancava mai.
Concludiamo con quelle piccole storie esemplari dal titolo "La grande
famiglia", apparso su "La tofà" di mercoledì 07.09.2011, di Maria
Pacilio in cui si parla di Eugenio e Candida Lunigiano, rispettivamente
figli unici, che hanno vissuto da sempre insieme alle loro rispettive
mamme vedove, nonna Rosa, bella donna, dolce e garbata, e nonna Eleonora
donna risoluta vanitosa e molto ospitale. Le hanno accudite insieme ai
loro figli, sino alla fine dei loro giorni. Semplicemente unici e
rari!!! "La ricchezza di questa grande famiglia sta proprio nell'amore e
dedizione che hanno saputo donare a queste due persone anziane: la loro
storia e meglio di un film sentimentale e merita di essere raccontata.
Grazie a loro per aver dato a tutti un esempio di amore e di carità
cristiana".
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