RICORDI TORRESI a
cura di Peppe D'URZO
IL PORTO
"E'
tu sempre amerai, uomo libero, il mare! In lui ti specchi intero: nei
giuochi sempre nuovi delle sue Onde innumeri i moti tuoi ritrovi, e
nei suoi aeri vortici le tue latebre amare ".
(da: "L'uomo e il mare" di Charles Baudelaire; 1821-1867)
Si è rinnovata, come per
gli anni scorsi, la classica passeggiata giù al nostro porto. Infatti
domenica 18 u.s. ci siamo recati, con l'amico Carlo Boccia, gran cultore
di questi siti storici coperti di sole e salsedine, e col figlio Fabio,
sulla banchina di levante del porto di Torre del Greco. Ci siamo fermati
dopo l'ingresso degli ex Molini Meridionali Marzoli (un capolavoro di
costruzione industriale sin dalla sua realizzazione) sul piccolo
belvedere innanzi la Capitaneria di porto (attuale Guardia Costiera),
dal cui scalone, realizzato in piperno, si accede in via del Porto che
conduce ai cantieri navali e alla banchina di ponente, su cui si erge
una "mardille" a difesa dei flutti marini. Qui spuntoni di roccia
vulcanica, con cui sembra poter colloquiare, esprimono il loro stato
d'animo ed una età di qualche suolo fa. Bisogna toccare la liscia
superficie della roccia ed accarezzarla amorevolmente; signori, anche
questa è la nostra storia, ma storia che in questi luoghi dovrebbe
assumere il suo giusto valore socio-culturale ed essere diffuso in tutto
il mondo. Saranno "dreams", ma speriamo che si realizzino al più presto.
Un timido sole si rintana dietro grosse nuvole in movimento. Il freddo
diventa più pungente e comincia leggermente a piovere. Troviamo riparo,
anche perché attratti dal luccichio dei pesci freschi in bella
esposizione nelle classiche "spaselle", nella pescheria "Mare
blu" di Antonio Raiola, detto "Tonino limone" e coadiuvato nella
gestione da Raffaele Ciarmiccoli ("Lello 'u sergente"), nello
spazio confinante con vico Fontana, sul cui ponte transitano i treni
delle ferrovie dello stato in direzione di Napoli e Salerno e giù di li.
Sentiamo una voce che invade il locale dal "look" marino; è una "voice"
di un aiutante, addetto alla vendita, dal seguente tenore: "Roba
bella, roba viva, tenimm pure 'a Cavani...". Ovviamente non trattasi del
forte attaccante del Napoli, Edison Cavani (nato il 14.02.1987 a Salto/Uruguay, soprannominato "El matador") in forza alla squadra partenopea
dal 2010/2011 con 47 presenze e 33 reti complessive (26 in campionato e
7 in Europa League). Per dovuta acclamazione ed unanime consenso dei
clienti e dei venditori, Cavani nella circostanza è rappresentato da una
spigola (di circa 6 kg) che troneggia, sul banco di esposizione, su
tutti gli altri pesci.
L'obliquo banco è pieno di "spaselle" con
pesci di alta qualità. Su una di esse c'è l'erba di alghe marine (da cui
le arrotondate frittelle) che sembra il tappeto erboso di un campo di
calcio... Poi seguono le "pezogne" (prelibate e costose), "'a
paranzella" (fritto classico di triglie, merluzzi, "fechicelle",
sogliole, calamari, seppie e gamberi). Nel frattempo e entrato nella
pescheria l'amico di tutti Catello Garofalo, anche egli detto "Catello
Cavani", esperto (malatone) della pesca con canna. Subito, dall'alto
delle sue conoscenze, entra in argomento per descrivere le qualità dei
pesci esposti. In una "tenella" (contenitore rotondo in
vetroresina) vi sono, nella parte bassa del banco, i classici "Cicerenielli"
(novellame bianchetto di pesciolini appena nati: alici, sardine, cefali,
ecc.), che da molto tempo non vedevo più... Il titolare ci informa che
provengono dalle acque pugliesi. "Catiello" ci erudisce in merito,
riferendoci che questi minuscoli e luccicanti pesciolini, presenti anche
nel nostro golfo, si pescano nei periodi di fredde temperature
atmosferiche fino al mese di |
LE FOTO:
VEDUTA DEL PORTO DI TORRE DEL GRECO, TANTI ANNI FA; CICENELLI; VEDUTA
DEL PORTO; NELLO CIARNICCOLI ANTONIO RAIOLA E COLLABORATORI
marzo, con una rete
stretta denominata "volante" a fior d'acqua, fra due barche
(pescherecci) distanti fra loro 70/80 metri. I "cicerinielli" sono gustosissimi in un impasto di
frittelle oppure bianco col limone... Le argomentazioni ittiche volgono
quasi al termine Sta per spiovere e le ultime gocce di pioggia cadono
nelle "tenelle" (ubicate quasi all'esterno del negozio),
contenenti una grande varietà di vongole e frutti di mare. L'intensità
di queste "drops" forma dei cerchi concentrici che, dopo l'impatto coi
gusci dei mitili, finiscono la loro corsa sotto il bordo dei classici
contenitori, già pieni a metà di acqua corrente.
Ho assistito con intensa e profonda partecipazione, quasi in modo
contemplativo, a questo nuovo scenario di acqua e pioggia in perfetta
simbiosi. Dopo aver consumato un buon caffè con Carlo e Fabio in un
caratteristico "chalet" in zona, siamo andati via, non prima di aver
omaggiato e salutato le meravigliose perle del nostro golfo: Napoli,
Ischia, Capri e la costa sorrentina con Punta Campanella.
Tutto ciò grazie ad una splendida
veduta panoramica dal nostro porto, che, nonostante il periodo invernale
con le sue sfumature e tonalità colorate e cambiamenti nuvolosi come
cariche di cavalleria o di "indians" all'attacco, conserva sempre il suo
fascino, spunto ideale per riprese da cino-amatori, cartoline
illustrate, foto, tele e pennelli... Da non dimenticare il placido ed
imponente Vesuvio che sovrasta la città di Torre del Greco ed il suo
azzurro mare.
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