Ciro ‘o Ciclista
Di Peppe D’Urzo
Giuseppe
Sorrentino (detto "Ciro 'o ciclista") è uno di quei personaggi
che meritano di essere ricordati perché fanno la storia senza che lo
sappiano. Era legato da un amorevole affetto alla bicicletta ed in seguito
si appassionò ai motorini. Nato a Torre del Greco nel lontano 1913 da
Principio ("Prinzipio ’u canteniere" con locale al
corso Umberto) e da Raffaella
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Le foto:
Sorrentino
Giuseppe,
detto "Ciro ’o ciclista" (anno 1940); Sorrentino
Antonio e Raffaella
(figli) nel giorno della Prima Comunione, Chiesa di Portosalvo (anno
1950); raduno di "vespisti " in piazza S. Croce (anno 1956)
Sorrentino,
e coniugato con Giovanna Sorrentino
("Giuvanna
’a ciclista" classe 1915, vivente, aiutava il marito nell’attività
di riparazioni di biciclette). Ciro è morto nel 1985.
Proveniente da una
prolifica famiglia, sin da giovane fu preso dalla passione per la bici,
partecipando a varie gare provinciali e regionali anche a livello
agonistico. Lavorava nei cantieri navali di Luigi Pinto in località
"La Scala" come carpentiere, specializzato in fori nel legno per
pescherecci per l’inserimento di chiavette. Chiamato alle armi (nell’Esercito)
in quel di Thiene a Vicenza, fu richiamato e poi congedato nel 1942-43 per
una rara malattia agli occhi.
Durante la permanenza delle "allied
troops" nella nostra città (dopo il primo ottobre 1943) gli capitò
un curioso e rischioso episodio per una... chiave inglese. Fu incolpato d’alcuni
soldati inglesi di furto di, questo utensile che, fra l’altro, gli
serviva per il suo lavoro: la riparazione e vendita di bici. Esisteva all’epoca
una discarica dietro l’officina al corso Garibaldi (attuale negozio D’Albenzio)
ove anche gli inglesi e americani erano soliti gettarvi pezzi di ferro, e
la chiave fu presa da qualcun’altro. Il tutto fu chiarito grazie all’intercessione
di un anziano del luogo (un certo "Michele ’o mericano") che
sapeva parlare un po’ d’inglese e convinse i militari che andarono
via.
Il buon Giuseppe trasferì l’attività di fronte al civico 72 (ove
oggi il figlio Principio, con competenza e serietà, ripara scooter e
motociclette).
Nel 1946-47 divenne il primo concessionario a Torre del Greco della
"Piaggio" e aprì successivamente un locale in piazza Luigi Palomba. Nel 1956, "Ciro ’o ciclista" organizzò un mega
raduno di "vespisti" provenienti da molte città in piazza S.
Croce (con la benedizione del parroco don Stefano Perna). Si trattò di un
grosso happening "sportivo" che destò notevole interesse nella
città del corallo. Nel ’64 si trasferì al corso Vittorio Emanuele (ove
attualmente un altro figlio, Antonio, vende bici e moto).
Fu tra i
realizzatori e collaboratori della "Befana del Vigile" (un
importante appuntamento per molti torresi, ndr) mantenuta in vita fino
agli inizi degli anni ’60.
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