RICORDI Dl TORRE
a cura di Peppe D'Urzo
"Mimi" Buonincontro
Nel lontano mese di aprile 1997 riuscii ad avere un colloquio con
Domenico Buonincontro nei pressi del bar "Mennella" in via Veneto,
simpaticamente chiamato "Mimi". Era nato a Torre del Greco il 16/08/1925
da Cuono e Nunziata Schiavone. Pensionato, ex dipendente dell'Ansaldo,
coniugato dal 1954 con Nunziata Duretto (poi vedovo dal 2013); figli:
Cuono (1955), Nunziata (1956) e Maria di Montevergine. "Don Mimì" ha
lasciato la vita terrena nella sua città natia il 16 novembre 2017. È
stato tra i soci fondatori della Polisportiva Turris al corso Vittorio
Emanuele e accompagnatore della squadra giovanile (Turris boys). Persona
affabile e gran simpaticone, frequentava "Capo Torre" ove si
intratteneva ben volentieri con gli amici. Era solito ascoltare le varie
opinioni sulla squadra corallina e, alla fine, era sempre d'accordo con
i suoi interlocutori per scherzoso rispetto... Era un piacevole spasso
quando enunciava i cognomi di alcuni calciatori in maglia rosso-corallo,
specialmente quelli di nordica provenienza, le cui finali gli erano
molto ostiche, e per sdrammatizzare diceva: "Si, chillu là...". Si
racconta che in una gara interna allo stadio comunale "Liguori" negli
anni '60 (erano in allestimento i preparativi dei Quattro Altari)
vennero vari tifosi della squadra ospite; quest'ultima attaccava ma non
riusciva a realizzare: ebbe buone occasioni, gol mancati, pali e
traverse. In un'azione di contropiede la Turris andò a rete vincendo la
gara 1-0. Ci fu molta discussione fra i supporters ospiti ed uno di essi
si sfogò dicendo: "Però quanti pali e traverse abbiamo preso...". Al che
"Mimì", dall'alto della sua vena sfottoria, replicò: "Ma perché non ce
li lasciate a noi questi pali e traverse per la Festa dei Quattro Altari
che ci servono...". Con
tagiose risate "avvolsero" entrambe le tifoserie. I suoi ricordi
andavano alla seconda guerra mondiale: si trovò a Torre durante i
rastrellamenti dei soldati germanici dopo l'armistizio del '43. Mentre
camminava, proveniente da via Fosso San Michele, fu preso da un tedesco
e condotto in via Colamarino nei pressi della sartoria del padre; il
milite attendeva altri suoi camerati che accompagnavano diversi torresi
(tra cui Liborio Sorrentino e Armando Vespasiano): il Buonincontro,
approfittando che il fucile nemico non gli era puntato di fronte (il
milite in quel momento lo infilava sulla spalla), con una mossa felina
riuscì a scappare per un portone comunicante con Largo Santissimo e si
rifugiò in una specie di ricovero di un fabbricato. |
I "crucchi" entrarono all'interno del palazzo ed esplosero
raffiche di proiettili (ben visibili fino a qualche tempo fa) ma si
fermarono per l'intervento di una donna, Antonietta detta "a pisciazzella",
sorella di Ciccio Di Franco (ex custode del "Liguori") che, urlando a
squarciagola, salvò la vita a molti torresi. Chi era rimasto nel rifugio,
unitamente al Buonincontro, uscì allo scoperto solo quando arrivarono gli
alleati, con la festa grande e il transito dei convogli anglo-americani che
si disposero in viale Castelluccio, in Villa comunale e lungo via Cesare
Battisti. Ciao "Mimì", ci rimarranno il tuo sorriso, il burlesco umorismo ed
il giulivo entusiasmo che ti hanno sempre contraddistinto.
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