RICORDI Dl TORRE
a cura
di Peppe D'Urzo
"Don Antonio 'u
cassiere"
" Padre e nonno
premuroso nelle notti insonni, quando la febbre sembrava non calasse
mai. Galantuomo con principi forti, pronto a capire però le difficoltà
della vita. Brontolone perché preoccupato, tenero, mai egoista. Dovunque
tu sia, sei con me". I suoi cari
E chi non ricorda
Don Antonio "'u cassiere",
seduto, con la sua poderosa e gagliarda mole, sempre cordiale e
comunicativo, sorridente ed espansivo, dietro lo sportello di una delle
casse del Banco di Napoli in via V. Veneto (di fronte l'Ufficio Postale)
e in via C. Battisti? No, non si può dimenticare un personaggio ed un
noto volto come il suo. I colleghi di lavoro lo porteranno sempre nel
cuore per la sua familiare amicizia, conoscenza ed esperienza. Antonio Cacciuni, alias "'u cassiere"
era nato a Napoli il 05.07.1930 ed ivi deceduto il 07.10.2009, da
Domenico e Anna Tramontano. Dei quattro figli maschi Antonio era
l'ultimo. Diploma di ragioniere. Vedovo dal 1989 di Liberata Angelone;
figli: tre (2 maschi e 1 femmina). Mimmo, giornalista nell'ambito della
F.I.P. (Federazione Italiana Pallacanestro), Maurizio, dentista e
Annalisa dipendente del Banco di Napoli; cinque splendidi nipoti.
Il
periodo bellico don Antonio l'ha vissuto a Napoli, Trapani e
Castellammare di Stabia.
Il padre, sottoufficiale della marina militare,
morì nel mese di aprile 1943; si trovava a Trapani, ove si spostò con la
famiglia, presso un deposito della Marina che subì un bombardamento; fu
trovato morto nell'ufficio ove lavorava. Per questo triste evento, il
fratello, anch'egli di nome Domenico (classe 1920), militare addetto alle
comunicazioni sul fronte russo (Don), fu congedato. Trascorse i giorni
del congedo a casa in quel di Castellammare di Stabia (NA); purtroppo fu
preso dai tedeschi durante un rastrellamento e condotto in un campo di
lavoro in Germania. Antonio mi raccontò che i detenuti si concedevano
quando potevano "la
mezz'ora del pidocchio": posti uno di spalle all'altro, combattevano i
pidocchi con strofinio, scrollandoseli di dosso. .. Una volta nel lager,
per una fortuita circostanza, unitamente ad altri "sventurati", Domenico
venne in possesso di un quantitativo di farina; si prepararono gli
gnocchi su di un tavolaccio che, sfortunatamente cadde a terra; la fame
fu tale che ognuno si buttò sugli gnocchi (ancora da cucinare e sparsi
per terra), mangiandoseli... "'U cassiere" trascorse otto anni in Marina
come volontario/segnalatore. Venne a Torre del Greco per motivi di
lavoro nella metà degli anni '60. Lavoro nelle sedi del Banco di Napoli
in Piazza S. Croce, in Via V. Veneto e poi in Via C. Battisti.
Persona generosa, onesta, socievole, precisa ed affettuosa. In gioventù
ha giuocato a pallone. Appassionato di sport, prediligeva il calcio. La
"Settimana Enigmistica" non gli mancava. Attivista della Democrazia
Cristiana. Ultimamente lo vedevo seduto fuori il Circolo Sociale, "Guido
Mazza" al Corso V. Emanuele n. 152 (di fronte alla Villa Comunale), e,
tra un caffè ed uno scorcio di giornali, si commentavano gli eventi
giornalieri. |
LE FOTO: ANTONIO CACCIUNI ("'U CASSIERE"); IN DIVISA DA MILITARE (MARINA); IN GIOVENTU’
QUANDO GIUOCAVA A CALCIO
Era molto piacevole colloquiare con lui. Era un vero galantuomo, provvisto
di probità e rettitudine. Quando entri in un istituto bancario, sembra di
vederlo seduto al suo posto, come un sacra icona, a sbrigare e mitigare gli
umori di una versatile e vasta clientela in attesa...; un'attesa che si
concludeva sempre con una stretta di mano ed un sorriso; quel suo passionale
ed infinito sorriso... E tutti lo ossequiano con un "arrivederci don Anto', alla
prossima. "
Non ci sarà più una "prossima", ma resterà la sua gioviale
comunicativa, unitamente al suo modo di proporsi con espansiva
cordialità. |