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Francesco Imparato

di Peppe D'Urzo
  

Riportiamo alla ribalta un personaggio che ha sempre fatto  dello sport una ragione di vita. Per esso ha dedicato gran parte del suo tempo, applicandosi sempre con impegno e dedizione. Ha gioito e sofferto in tutte le competizioni in cui è stato impegnato e, non poteva essere diversamente per uno che ha nel sangue lo sport, quello sano, incontaminato, umile e sincero che accomuna tutti quelli, che in varie discipline lo praticano.
Francesco Imparato, alias "Franchino" è nato a Torre del Greco il 14.05.1931 da Francesco, marittimo in qualità di macchinista, e da Vincenza Caputo, casalinga. Originario di Largo Santissimo, frequentò le scuole elementari in Calabria e a Torre del Greco.
Durante la II guerra mondiale con le prime incursioni aeree sulla nostra città dal 1943 in poi, si trasferì con la famiglia in quel di Rende (Comune della Calabria in prov. di Cosenza ab. 31.102 a 474 mt.s.m.), in una casa presa in affitto. Le notizie di Torre arrivavano rimbalzanti come tristi e pensosi riflessi che le condizioni della guerra imponevano. Finite le devastanti ostilità belliche, fece ritorno nella città natia, nel 1946, andando ad abitare in via Nazionale (proprietà Faraone Mennella).
"Franchino" che ha avuto la passione dello sport sin da ragazzo, inizia con il calcio militando nella Fortitudo Audace, De Nicola e varie squadre locali, nel classico ruolo di stopper. A 19 anni parte per il servizio militare di leva nel Battaglione "San Marco"; C.A.R. a Modena, poi a Villa Vicentina (UD); passerà in Marina con destinazione Venezia per motivi sportivi, andando a giocare nella squadra di calcio della Rappresentativa Militare, disputando campionati agonistici.
Dopo il congedo avvenuto nel 1953, un capitano di fregata, suo estimatore, con una lettera lo invitò a giocare a Venezia in serie B; dopo un anno passò al Mestre in C e, in seguito, alla Scafatese in IV serie.
Aggregato al gruppo sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato. In una gara amichevole fra il Venezia ed il Bologna, marcò il centravanti felsineo Bonafin, il quale fu marcato come si doveva; non riuscì a prendere un pallone di testa. In una trasferta della Scafatese impegnata sul difficile campo (ex, "San Marco"  attuale "Romeo Menti") della Juve Stabia, arrivò in ritardo all'appuntamento della comitiva "canarina", guidata dal mister Gastone Sdinerisich (allenatore e giocatore); sceso dal treno alla stazione di Torre Annunziata centrale, borsa in spalla e a passo svelto raggiunse, "con la lingua da fuori", lo stadio stabiese poco prima del fischio d'inizio. Nonostante il faticoso sforzo fisico e l'infelice ritardo, scese in campo e raddoppiando il proprio "vigueur" psicofisico, contribuì ad un meritato zero a zero che fu il risultato finale della combattuta disputa calcistica. Ha, inoltre, partecipato a vari tornei di calcio, fra cui quelli dei bar cittadini, disputati in notturna; lui era lo stopper, impegnato sul centravanti di turno e la grintosa coppia di terzini era formata da Staiano e Sorrentino.
Ha fatto parte della squadra dei Vigili Urbani di Torre del Greco negli anni '60 e'70 con varie gare in tornei e competizioni.
Allenatore della Libertas Napoli di Nocera Inferiore in II categoria.  Fra gli altri sport praticati da Francesco Imparato, c'è il nuoto. Ha vinto due titoli italiani di stile libero per gran fondo e traversata Salerno-Agropoli; due medaglie d'oro per salvataggio in mare. Ci sono, inoltre, tante gare di atletica leggera, fondo e campestre; allenatore dell'Arc/Uisp di atletica leggera; istruttore e giudice di gara; socio insignito con distintivo onore dell'U.n.v.s. (Unione nazionale veterani sportivi). Volontario in possesso di brevetto ed abilitazione al salvamento in una colonia estiva (organizzata dall'I.s.e.s. (Istituti di Educazione sociale) da più di vent'anni per ragazzi, per la maggior parte disabili, in qualità di assistente bagnanti con destinazioni Eboli (SA) e Rimini.
Francesco, somigliante a Domenico Modugno e a Franco Franchi, è stato guardia giurata col grado di brigadiere nell'Istituto di Vigilanza "La Fedelissima"; in seguito, dipendente del nostro Comune, come custode della Scuola Elementare "Don Bosco"; a tal proposito la Direzione Didattica (5° Circolo) gli rilasciò un meritevole attestato dal seguente tenore: "Il signor Imparato Francesco, da anni collaboratore prezioso della nostra scuola, nel campo delle attività sportive, ha dimostrato di possedere doti di organizzatore, di animatore e di guida non comuni".
Pensionato dal 1998 e vedovo di Emma Vitiello (Zante/Grecia 1937 - Napoli, 1995); il padre Stanislao, marittimo, si sposò in Grecia con Maria Agius.
Dall'unione di Francesco e Emma (matrimonio avvenuto a Torre del Greco nel 1957) sono nati: Michele (camionista), Enza (coniugata Frulio) e Maria (coniugata Guida); dodici i nipoti, fra cui Raimondo che ha girato due film, Marika cantante e Francesco che milita in una scuola di calcio locale. Egli gran veterano dello sport, con precedenti anche di "amatore" nel tiro a segno della sezione di Napoli (metà anni '80), attualmente non pratica più l'attività agonistica è collabora con l'Unione Nazionale Veterani Sportivi, Sezione di Napoli "Fratelli Salvati" (deceduti e decorati nella grande guerra '15-18). Tifoso della Turris, sin dai tempi del mitico campo "Fienga" fino alla serie C, ha collezionato numerosi successi, trionfi, attestati, diplomi di partecipazione, di benemerenza, come atleta, dirigente, ufficiale e giudice di gara.

     

Le Foto: F. Imparato ("Franchino") in divisa da militare (Btg." San Marco") in servizio a Capri (Pubblica Sicurezza - Salvamento) col collega V.zo Russo; con la squadra di calcio dei VV. UU. di Torre del Greco (anni '60); con la tipica espressione dell'atleta... (Foggia, gara di 12 Km.; primo classificato, ctg. "Veterani" marmo 1979). 

Comitato Festeggiamenti "Fiamme Oro" - Diploma di Pubblica Riconoscenza con medaglia d'oro, rilasciata al Brg. GG Franco Imparato, prodigatosi in ripetute difficili operazioni di salvataggio, soccorrendo numerose persone; estate 1971. Diploma di benemerenza -Unvus, maggio 1990. Distintivo d'Onore per meriti acquisiti -Unvus, 1999. Medaglia d'oro al Valor Civile come tecnico federale di Atletica Leggera -Unvus, maggio 1993. Diploma come giudice di gara - Arci/Uisp Torre del Greco (Festa dell'Unità) settembre 1982.
Qualche titolo giornalistico: "Franco Imparato da nuotatore a dirigente"; "Franco Imparato, due medaglie d'oro per il salvamento a mare"; "Francesco Imparato, un campione che illumina la nostra Unione". Franco continua ad essere un salvamento a mare"; "Francesco Imparato, un campione che illuminala nostra Unione".
Franco continua ad essere un umile servitore dello sport; per anni fedele collaboratore di Alfonso Vigorita (membro nazionale del Consiglio dell'Unvus).
Con l'etica del vero sportivo e con un pizzico di intima soddisfazione conclude, affermando che, rivisitando il mondo calcistico: "Il calcio di una volta era molto sentito; si consumavano sentimenti di gioia e di pianto; si accettava goliardicamente la sconfitta; il calcio l'attuale è solo interesse, non esiste più la dovuta umiltà dove il vincente deve sempre incoraggiare il perdente, perché solo così si è veri sportivi...".