Franco Conte
e quel 13 settembre del '43
di Peppe D'Urzo
Nella mente di Francesco Conte ("Franco") mai potrà cancellarsi
l'indelebile ricordo di quel 13 settembre del 1943, uno degli anni più
nefasti dell'ultima guerra mondiale. Nato a Gaeta il 01.05.1929 da
Michele e Forte Edvige; felicemente coniugato con Matilde Magliulo
(figlia del compianto avv. Antonino, sindaco della nostra città dal 1961
al 1965) e padre di tre figli: Edy, avvocato, Michele, dottore
commercialista e Ninì, allenatore di serie B di calcio a 5. Risiede
nell'elegante via E. De Nicola n. 34.
Aveva quasi 14 anni in quella calda giornata settembrina con un cielo
nitido e terso che nulla avrebbe fatto presagire quanto, poi, sarebbe
accaduto; titolo appropriato per il catastrofico evento fu "La morte
cadde dal cielo" a mo' di neorealistico cinema italiano d'epoca. Erano da
poco passate le ore 10,00 di quel "tranquillo" lunedì, quando Franco si
trovò nel Circolo "Loreto Starace" (attuale libreria Alfabeta") al C.so
V. Emanuele al vico 134 (nuovo); era in maglietta e pantaloncini, pronto
per andare al mare... Sostò nella prima stanza, ove stavano giocando a
biliardo alcuni associati; nella seconda stanza v'erano tavolini per il
gioco delle carte e nella terza (salone interno) un tavolo da ping-pong.
Era in beata compagnia di A.nio De Simone ("Tonino"), S.re Guida (poi
ing.), "Mimi" Grosso (titolare del negozio di pellami a Napoli), "Mimi"
D'Orlando, F.sco Gaglione (fratello dell'ing. Salvatore, ex Presidente
della Turris), Arcangelo Rivieccio (vigile urbano) ed il bidello;
improvvisamente, come in un terrificante incubo, i locali del Circolo
furono avvolti da un assordante rombo di aerei ed un boato di bombe
cadute dal cielo... Ci fu un fuggi-fuggi generale, chi uscì fuori e chi
si diresse nel giardino ubicato all'interno del palazzo attiguo (n.
136), ricordato come "'U palazzo `du Maggiore"; qualche altro si arrangiò
come poté. Una bomba cadde nei pressi del ricovero antiaereo nel
giardino, causando una buca enorme nel terreno. Franco, insieme con
altri "sventurati" riuscì a riparare nella seconda stanza; una trave,
caduta dal soffitto sul cui piano abitava don Bernardino Cirillo
(deceduto nella tragica circostanza) e la sua famiglia, si posizionò
miracolosamente in modo obliquo fra le pietre ed i calcinacci
polverosi nella stanza... e al di sotto di essa egli fu sottratto dalle macerie,
cavandosela con varie escoriazioni per il corpo ed una forte botta in
testa; dall'altro lato della trave cadde il resto delle macerie, e,
nella circostanza persero la vita "Minì" D'Orlando e Enzo Gaglione.
Morirono, inoltre altri tre giovani: Mario e R.le Maglione e R.le
Natale, facenti parte della Gioventù Maschile "Loreto Storace" ed il
bidello. Il giovane Francesco, ancora scioccato, corse verso casa in via
Cesare Battisti (prop. De Simone); il padre, spaventato più del dovuto,
vedendolo così conciato ed "ammaccato", lo portò presso la clinica del
dr. Bonanno (attuale presidio e stazione dei Carabinieri) in via
Circonvallazione per le cure del caso; la trave inclinata gli salvò la
vita.
Quella terribile incursione aerea da parte di bombardieri americani su
Torre del Greco, ebbe inizio dal "Gran Caffè Palumbo" vicino la villa
comunale e proseguì fino alla chiesa di S. Maria del Popolo, con annesso
ospedale ed oltre. Questo tragico episodio è rimasto nella storia
della nostra città; vi morirono molti innocenti in nome di un "fatto
bellico", rei soltanto di trovarsi in quelle zone colpite da grappoli di
bombe... (60 anni lo scorso 13 settembre).
Francesco Conte, uomo
navigato nell'esperienza, è una persona affabile, garbata, cordiale,
dalla parlantina energica, incline al colloquio e dallo spirito forte,
vivace e mai arrendevole. E' stato un "political man", avvicinatosi in
politica nel 1972 col cognato Francesco nelle liste della D.C. per
proseguire l'impegno del suocero avv. Antonino Magliulo, dopo la sua
improvvisa morte avvenuta il 17.10.1971.
Frequentò le scuole elementari a Gaeta (Lt), in seguito a Forio d'Ischia
ed infine a Torre del Greco alla "Giovanni Mazza"; dopo le medie,
conseguì la licenza liceale (classica) al "G. De Bottis"; laureandosi
poi in ingegneria meccanica; ragioniere nel 1956, anno in cui morì il
padre Michele ex impiegato della Marina Militare Italiana. Si diede, poi
alla libera professione come consulente del lavoro, aprendo uno studio
nel 1965 in V.le delle Forze Armate n. 15 (ex Parco Bonanno).
Ragioniere Consulente del Lavoro e Tributario fino al 31.12.2001;
costruttore edile dal 1962 al 1973 con il socio F.sco Raiola, attualmente
pensionato.
La sua attività politica è così riepilogata: dal 74 al 78
assessore ai LL.PP., impianti sportivi; partecipò ai progetti del
Palazzetto dello Sport in via Purgatorio e nuovo stadio in V.le Europa
(3° tronco Litoranea), purtroppo mai realizzati; dal '78 al '83
Presidente Commissione Bilancio e Programmazione; dal 1984 al 1985
assessore LL.PP. ed Impianti tecnologici; dal 27.07.1985 al 20.10.1985
assessore anziano, facente funzione di Sindaco; dal1986 all'ottobre del
1988 assessore all'urbanistica; dal 22.10.1988 al 1992 Presidente U.S.L.
32; dal 92 al 93 Presidente Garanti U.S.L. 32; dal '68 al '93
Presidente del Circolo degli Amici in Torre del Greco; revisore dei
Conti dell'Ospedale "A. Maresca", dell' I.PA.M. di Torre del
Greco e della |
Le
foto: Francesco Conte ("Franco") al presente; con la famiglia (anno 1990);
anno 1953 Bucarest (Romania); inaugurazione Circolo degli Amici (1968);
l'avv. Antonino Magliulo.
Italtecna
di Roma; ex socio fondatore del "Lions Club" Due Torri.
Come sportivo ha
un buon passato: giocatore di calcio amatoriale nel ruolo di portiere
nelle squadre cittadine della Cesare Battisti, Loreto Storace e Villa
Paradiso; Prima Divisione (Dilettanti) nella squadra "Neapolis" di
Napoli e Giugliano (allenatore Gerbi); portiere di "handball"
(pallamano) col C.U.S. Navale (Ist. Universitario Navale); in Nazionale ai
Giochi della Gioventù a Bucarest (Romania) nel 1953. Presidente dell'Alba
Turris dal 1969 al 1972; suoi collaboratori furono l'infaticabile tap.
Carmine Apice, l'amico Aldo Ruggiero, R.do Borriello e l'all. Enrico Marino;
fra i calciatori si ricordano i vari: Perillo, Mellone, Tessier, Cozzolino,
D'Andrea, Mennella ( "Atì"), Deidier,
De Gregorio, Vitello, Cosenza, Del
Genio, Tortora, ecc.
Il paziente e laborioso Franco, con un pizzico di nostalgia, asserisce che
la politica di una volta era diversa da quella di oggi per idee, tradizioni,
cultura e mentalità.
Un vivo ed ossequioso ricordo va al suocero: Antonino,
avv. Magliulo, uomo di grandi capacità e di grintose doti caratteriali e professionali; poteva e doveva "sfondare" nel cosmo politico, ma molti furono
gli ostacoli e gli impedimenti per una sua meritata affermazione. Combattente sul fronte russo ove si distinse per coraggio ed alto senso del
dovere; prigioniero fece, ritorno in patria nel dopoguerra. Avvocato
penalista molto apprezzato; Consigliere provinciale di Napoli e candidato
con i "Leoni" di Lauro al Parlamento; Presidente della Sepsa; Sindaco della
nostra città nel periodo succitato, periodo in cui cercò con notevoli sforzi
di cambiarle ruolo e volto; da menzionare il notevole successo della
Mostra Mercato dello Artigianato Torrese, svoltasi nella Scuola Elementare
"Giovanni Mazza".
Di lui, Francesco, così lo vuol ricordare: "Uomo dalla viva
intelligenza, dall'irresistibile carisma, coraggioso, decisionista ed
altruista, dall'amore sviscerato per l'amata città e per i suoi
concittadini". |