Giovanni Bailo
di Peppe D'Urzo
La sua grande, anzi grandissima passione
è la canzone napoletana, quella pura, linda antica, classica, armoniosa
e melodiosa. Quella che commuove e ti trasporta dentro, facendoti spesso
inumidire il ciglio. Il profondo e convinto conoscitore di vecchie
melodie partenopee, molte delle quali inedite e rare, è il cordiale ed
affabile Giovanni Bailo, nato a Torre del Greco il 07.06.1947 da
Pasquale e da Filomena Perillo. Ex marittimo, dipendente comunale e
sindacalista Uil. Coniugato con Anna Maria Mazaner, tre figli (un
maschio e due femmine). Da sempre appassionato della poetica musicalità
di una Napoli che non c'è più.
Collezionista, sin da ragazzo, di dischi, ha circa 1800 vecchi 78 giri ben curati e conservati, cassette e poi
CD.
Possiede un grammofono del 1919, ristrutturato e lucidato a nuovo su cui
ascolta e fa ascoltare gli "old times" napoletani di una volta. Amico di
Franco Ricci, di cui Giovanni possiede una vasta discografia (dal primo
78 giri ai dischi postumi) e di Sergio Bruni (Guglielmo Chianese; nato a
Villaricca (NA) il 15.09.1921, ripreso in questa foto con G.nni Bailo,
S.re Palomba, autore di "Carmela", M.le Peres e Sergio Mauro.
Era il 16 maggio 1994, in occasione dei 50 anni della canzone
napoletana.
Grande estimatore dei fratelli Rondinella: Giacomo (Messina,
1923) e Luciano (Napoli, 1933), le cui attività sono state intense e
piene di successi. Giacomo ha girato alcuni films nella zona del porto
della nostra città negli anni '50 e '60.
Giovanni, oltre ad ammirare i
grandi torresi dello spettacolo e della musica, intende qui rendere omaggio e
portare alla ribalta personaggi meno noti (sempre bravi e validi) della
poliedrica ed artistica Torre, che con amore dell'amata terra natia,
hanno cantato e suonato quelle meravigliose canzoni napoletane un po'
dovunque nel mondo, con duratura e meritevole bravura. I suoi ricordi
vanno a:
Giuseppe Perillo (1912, Torre del Greco, 1982) tenore leggero,
definito cantante "Voce 'e capo", anche protagonista di sceneggiate e
cantante di varietà.
Artigiano del corallo, lo lavorava nella propria
abitazione col classico "quadrello" (lima professionale).
Esperto in "pallini" di corallo, marittimo (coperta). Coniugato, con
vari figli, persona tranquilla, riservata e modesta. Si accontentava di
ciò che riceveva in compenso, senza mai nulla a pretendere.
Amava canzonettare con gli amici. Gli inizi lo vedono cantare in una "Band", i
cui componenti erano: Ciro Maione "'A trammera" (violino e chitarra),
Vincenzo Izzo "Marcantonio" (1911-2001; percussioni), "Vicienzo
'u re"
(chitarra e mandolino) e Gaetano Sammarco "'U pezzecato".
Il complesso si esibiva in alcuni locali e ristoranti locali, fra cui
l'oltre centenario "Chiarina 'a amare". Nel 1933 l'allegorico carro,
rappresentante una "corallina" con una donna ed un timoniere in costume
d'epoca, vinse la famosa festa di Piedigrotta in quel di Napoli. Non era
un caso che Torre del Greco vincesse quasi sempre. Sul carro cantò,
unitamente ad altri componenti, E. Cioffi al cospetto dei reali
d'Italia. Sulla via del ritorno, il carro, per rispettare un'antica
tradizione, si fermava in vari punti di città della provincia,
concedendo alla gente un breve show.
Giovanni si recò a Bellavista ove cantò sul "char" riscuotendo un
notevole successo. Nel 1951 andò in America, non tralasciando mai
l'amore per il canto, e, qui intonò "Autunno triste" del torrese Antonio
Di Lecce. Rientrato in patria, partecipò ad altre feste di Piedigrotta.
Nel 1954 in piazza Plebiscito nel capoluogo partenopeo, rispolverò "'A
corallina" (di Giuseppe Raiola, in arte "Raimir", nato a Torre del Greco
nel 1897 ed ivi deceduto nel 1982. Grande passione per la canzone
napoletana ed una prepotente vena poetica. Scrisse numerose composizioni
in versi e in musica che ottennero un gran successo di pubblico e
l'ammirazione dei grandi autori del genere), famosa canzone che gli
permise di vincere il primo posto della storica manifestazione della
sfilata dei simbolici ed emblematici carri. Partecipò a varie feste di
piazza fuori Torre con il repertorio di "Raimir".
Mario Rivoli, cantante melodico (primo premio al Festival delle "Canzoni
Vesuviane" a Torre del Greco, anno 1961/62).
Antonio Boccia (1908 T/Greco,1980), definito "'U poeta"„ in quanto si dilettava a comporre frasi
poetiche che spesso affiggeva all'interno delle vetrine del suo locale
"Vesto le bambole" (vendita di tessuti al corso Umberto I). Compose,
inoltre, venendo alla ribalta, il disco "Tre bocche innamorate", e a
retro: "Vorrei baciarvi tutte", Edizione musicale "La bottega dei 4",
Napoli, 1934.
Carlo Betrò, tenore, stimato conterraneo; emigrò in U.S.A. ove ebbe poca
fortuna; ritornato a Torre, nel 1924 uscì un suo inedito disco: "Stelle napulitane" e "Maggio incantatore" (di Sica e R.le De Luca, scrittore e
compositore de "'A cartolina 'e Napule"); vasto, inoltre, il suo
repertorio. Entrambi i suddetti dischi (a 78 giri) fanno parte della
grande raccolta del nostro Giovanni Bailo, studioso e cultore degli
antichi canti di Napoli.
Sergio Mauriello, alias "Sergio Mauro" (1939), voce vellutata ed
intonata dallo stile melodie. Ex dipendente della Provincia, pensionato.
Partecipò al festival delle "Canzoni vesuviane", presentato dal famoso
Silvio Noto al Metropolitan di Torre del Greco, cantando "Me piense" in
coppia con Mario Tucci, altro bravo cantante torrese alla Sergio Bruni.
Gino
Dei, grande passione per il canto tenore, ex marittimo, pasticciere,
cantante di piazza. Il suo pezzo forte era "'A curallina". Attualmente
vive a Palermo.
Raffaele Silvestre, detto "Menecone", esperto del canto "'A fronne
'e
limone", cantava "'A celentana" e "'A voce
'e |
Le foto: il tenore Francesco Albanese;
il tenore leggero, Giuseppe Perillo; Giovanni Bailo (il primo a sx.) con
Sergio Bruni, S.re Palomba, M.le Peres e Sergio Mauro (anno 1994)
Napule" ed è fra gli
storici organizzatori dei pullman per le gite a Montevergine.
Gianni Visciano, amante di canzoni d'epoca, con voce alla Peppino Brio,
ex dipendente delle PT, e poi pensionato.
Aniello Mennella, falegname e cantante di "pezzi" marinareschi sullo stile
di Tullio Pane, Gabriele Vanorio e Nunzio Gallo.
Raffaele Colantonio barbiere e tenore. Luigi Raiola, in arte Gino Oriente
(1914/2002), voce tenorile ed ex marittimo (camera). Inoltre era cantante di
show a bordo delle navi passeggere con classiche napoletane e alle
manifestazione cittadine (ospite fisso della "Festa dei Gigli" a Nola).
Giuseppe Leone (Torre del Greco 1896-Napoli 1940), musicista. Alcune decine di
sue canzoni in italiano e in vernacolo furono pubblicate dalle case editrici
E.A.Mario e la Canzonetta. Due buoni successi nel l9l9: "'A canzone
'e
Pusilleco" e "Invitation a maccarony".
Giuseppe Attanasio (il padre aveva lo strangianome di "Topolino"), cantante melodico con repertorio di Pino
Marchese.
Altri nomi sono: i f.lli Faneli, Ciro Sangiovanni (vincitore di una
Piedigrotta nel 1935), G.nni Pernice, Elio Polimeno, Izzo, Peppe Ugolino
(voce tenore sul drammatico), Ciro Di Cristo ("Palluttiello"), voce d.o.c.,
ha partecipato qualche tempo fa ad una "Corrida".
Aniello Ascione, macchiettista e cantante di classiche napoletane ed ex
postino in pensione, e tanti altri ancora....
Da menzionare, inoltre, il grande maestro Ernesto Tagliaferri (Napoli
1888-Torre del Greco 1937), compositore, venne ad abitare a Torre nella villa Liguori al
Miglio d'oro. Egli fu definito il grande
cantore di Napoli e l'arpa di David. Morì a soli 48 anni.
Ricordiamo ancora un altro concittadino:
Francesco Albanese (Torre del Greco
1912), tenore lirico, bella figura, alto ed esuberante, sentì sempre per la
sua Napoli un vero trasporto, interpretando con gran pregio, un ampio
repertorio.
A Giovanni fu scritta una dedica dal maestro R.le Mallozzi
(compositore ed impresario di S. Bruni) su un proprio disco di poesie, con le
seguenti parole: "A Giovanni Ballo, quale vero figlio di Napoli".
Nell'estate del 2001 ricevette a casa la visita del dr. Luigi Costa, il
quale dopo una interessante intervista, filmò gran parte del materiale
conservato su di una cassetta, che fu proiettata nella libreria di Carmine
Paino nel dicembre dello stesso anno.
Si ricordano anche altri caratteristici personaggi del mondo musicale
torrese, oltre alla " band" di G.ppe Perillo, i vari: Diomede Bianco ("
'U
russo") suonatore di mandolino; R.do Restullo (chitarra), Alfredo Oliviero
(fisarmonica), un certo "'U bidello" (trombone) e R.le Russo (cantante e
figlio di "Federico 'u portalettere"). Negli anni '50 e '60 essi
accompagnavano con musica e canto la processione del venerdì Santo
organizzata dal circolo culturale "Morelli".
Suonavano "'U chianto 'dda Madonna" che così recitava:
"Ai tuoi piedi o bella Madre, che sei madre del Signor, desolata nel
dolor...... Tu per noi perdesti un figlio, il più bel dei figliuoli in un
mare di dolor....".
Tra i complessi musicali ricordiamo: quello di Camillo D'Amato, Agostino
Panariello e Gigino Russo. "'I Micciardes" di Guglielmo Carillo ("Micciariello")
e "I monelli" con Mimmo Praitano (fisarmonica), G.nni Praitano (batteria),
Ludovico Bellona (sax tenore), un certo "Vastiano" (tromba), Stanislao Lari
(chitarra) e Tommaso Frulio (basso); parteciparono anche a varie Piedigrotta.
Fra gli innumerevoli "souvenirs" del Bailo vi è un nostalgico ricordo di una
locandina originale che così declama: "Teatro Buon Consiglio (Leopardi)
Torre del Greco, domenica 25 marzo 1956, dalle ore 16.30 in poi; dopo il
successo ottenuto con "Vuto 'e marinaro", "'0 ritorno d"o prigioniero" e "'0
miracolo 'e San Gennaro", ritorna il gruppo filodrammatico G.T., diretto da
Raffaele Perillo con la partecipazione dell'attrice Geve Mietitore che darà "Nun fa chiagnere papà", 2 atti e 3 quadri comici drammatici di Raffaele Perillo; interprete R.le Perillo, Geve
Mietitore, Vincenzo Izzo, Vittorio Perna, Alfredo Nandi, la signorina Rita
Camelia, il piccolo Enzo anni 7
con la sua fisarmonica e la piccola Adriana di anni 9; rammentatore Umberto
D'Elia.
Seguirà spettacolo di varietà con la partecipazione dell'artista Dora Doris e
con la piccola ma grande ballerina Alba Buonandi di anni 8; orchestra Stars,
diretta da Sebastiano Manzo". |