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Quelle originali "goliardate"

di Peppe D'Urzo
  

Nasce nel 1959 a Torre del Greco un circolo goliardico, fondato da volenterosi ed intraprendenti giovanotti, studenti universitari senza mai una lira in saccoccia e promotori di maxi collette dalle belle e lungimiranti speranze. Scopo fondamentale di questo glorioso "club", oltre naturalmente al raggiungimento della laurea che ha permesso loro un gratificante inserimento nella vita lavorativa fino ad oggi, fu quello di "uscire", attraverso una sana ed idealistica aggressione giovanile, da un atavico provincialismo in cui versava la nostra "ridente" città, con manifestazioni ed iniziative sociali, culturali, sportive, e altre ancora.
Le sedi furono: in via Veneto (attuale Reale Mutua Assicurazioni), in via Marconi (ex villa Carbone, Monte dei Paschi di Siena), in villa comunale (Circolo Professionisti, ex ufficio sanitario, al primo piano; "goliardici" e "professionisti" si accorparono con reciproca collaborazione in unione d'intenti), in via Colamarino (ex sede della Polisportiva Turris), al 1° Vico Costantinopoli dove verso la fine degli anni '70 l'organigramma cominciò a sfaldarsi e l'attività terminò forse perchè l'iniziale spirito dei giovani studenti (molti dei quali si riversarono in altri circoli ed associazioni) mutò e la contestazione studentesca di quegli anni ebbe un peso ed una risonanza che contribuì a mettere in crisi un po' tutto il sistema.
Si ricordano i primi soci fondatori (fra essi i Presidenti del circolo) che costituivano la basilare e dirigenziale ossatura che diede ai successori il carismatico imput a operare sempre meglio. Fra essi R. Scriboni (avvocato, detto il tecnico), l'ingegnere G. Chioccola, S. Sallustio (avvocato, detto "tabuino", famoso personaggio del "Vittorioso", giornale di una associazione cattolica nazionale; attuale componente laico dei Consiglio giudizioso della Corte di Appello di Napoli), U. Petrone, R. Del Giudice (avvocato detto "''U Nuscese"; consigliere dell'Ordine degli avvocati di Torre Annunziata, ex Presidente Camera penale degli avvocati; primo cittadino di Torre del Greco), T. Di Genova (avvocato), U. Apice (Presidente di Sezione della Corte di Cassazione), L. Accordo (avvocato), M. Vecchietti (ingegnere, deceduto), B. Mazza ("Bartulone"), F. Moretti.
Altri soci (affiliati, sostenitori, simpatizzanti ed aggiunti): V. Pappalardo (grande animatore, poliedrico, gran simpaticone; una volta in campeggio a Letino, in provincia di Caserta, sfidò a braccio di ferro tutto il paese; fondatore del gruppo dei "pirati" -i più vivaci- in lotta coi "maltesi" -i più tranquilli-; seguivano vari scherzi e gavettoni), L. Palomba, F. Giordano ("'Il nasone", deceduto), U. Marzuillo (Preside della scuola media "Leopardi"), B. Pucci (avvocato), B. Liverino (avvocato scrupoloso e puntuale nel suo lavoro, deceduto), V. Miele (ragioniere), R. Quirino (ginecologo, prof. universitario), A. Focone (ingegnere), R. D'Aniello, S. Polese (avvocato), E. Del Gado (consulente economico), G. Luise (ingegnere), D. Castellano (medico), T. Collaro (ingegnere), G. Formicone, F. Palumbo (ortopedico), F. Ingala, M. Mazza (medico analista), A. D'Orlando (ex segretario Enal in via Teatro),

 G.

D'Orlando, A. Rizzo ("Mano secca" al gioco di carte dello chemin-de-fer), G. Garofalo ("'U furmecone", professore), P. Faticato (professore), L. Di Donna (medico), G. Sbarra ("Mana chiatta"), L. e S. D'Aniello, G. Di Cristo (Direttore P.T.), A. Villani (dermatologo), i fratelli Pappalardo, G. Vecchietti (ingegnere), V. Fusco ("Gibs"; Comandante VV. UU. di S. Giorgio a Cremano), A. Pinto, F. Aurilia (professole), G. Gambino, A. Fasolino, A. Vitiello ("Ninò", detto anche "Champagnino"), F. Costabile (medico), U. Schaeper, A. Fedele ("Totò"), V Marigliano (medico) e tanti, tantîssimi altri che non si ricordano (ai quali vanno tante umilissime scuse). Del gentil sesso: S. Giordano in Marzuolo, A. Villano, M. Mazza in Pucci, L. Romano, A. Perriccioli in Sallustio.
Si organizzavano feste da ballo, carnevali (con favolosi veglioni), sfilate in costume, dibattiti, conferenze (fra cui la prima conferenza sull'introduzione delle riforme tributarie, l'Iva), premi tornei di carte, gare di nuoto, campeggi, partite di calcio, befane (pacchi dono alle famiglie bisognose) e tante altre interessanti iniziative. Tra le manifestazioni più importanti v'era la festa della matricola, con sfilata in costumi (che si affittavano da "Bettina 'a cummenione" e presso il San Carlo di Napoli) per le strade cittadine; ogni anno cambiava la sceneggiatura (Cesare e gli schiavi, I Moschettieri quelle che ci vengono in mente). Era l'iniziazione delle matricole iscritte al primo anno: punizioni, scherzi e "mattizie" varie trascritte sul "papiello".
Ci fu anche una sfilala in auto d'epoca (che si affittavano unitamente alle carrozze a Torre Annunziala). Trimalcioniane abbuffate facevano da contorno all'attività goliardica: da Palatone, "'A patana" ("'U vico 'dda Croce"), Casina Rossa, Stefano, "'A Biasella" a Scafati, Alessio a San Marzano (specialità: tagliatelle "allardate" e carciofi arrostiti): il vino scorreva a fiumi...
Le burle e i tiri mancini erano frequenti: spesso si finiva (dalla matricola al "Califfo", cioè al Presidente) in quella vasca di pesciolini rossi davanti alla Casa del Combattente in villa comunale e al mare i tuffi "forzati" erano tanti. Le giocose avventure nel film "Amici miei" (nei vari atti) non avevano termine di paragone con queste "goliardate".
Da menzionare, infine, un amicone, spiritoso e gaio, dal gruppo dei "pirati", V. Oliviero "'A catramella", "free soul", amante della letteralura francese e di Shakesperare, cultore della buona musica, bravo artigiano del corallo. Era solito declamare poesia napoletane (in special modo di Di Giacomo) fra un bicchiere di vino e l'altro, attualmente pensionato.
Questo divertente e bislacco tuffo nel passalo è dedicato a coloro che, a prescindere dagli impegni della vita, ben seppero indossare gli abiti da buontemponi e giocherelloni.