II dinamico doti
di Peppe D'Urzo
Passando e ripassando le ingiallite pagine della storia di Torre del
Greco, il segnalibri si sofferma su di un noto personaggio che ha
sempre amato la sua città e continua ad amarla. Per essa ha combattuto
politicamente a cavallo degli armi cinquanta e sessanta. Erano anni
difficili; era il tempo della ricostruzione e dello sviluppo
socio-economico che avvolse tutte le città italiane dopo il disastroso
dopoguerra. Parliamo del volitivo e dinamico dott. Luigi Frezzolino che
ha sempre profuso massimo impegno per il bene della città. Nato a Torre
del Greco il 21.11.1915, da Andrea e M. Vincenza Ciavolino; coniugato
con Agnese Sorrenlino (tre figlie), residente alla Via Cupa Ospedale n.
6. Originario di via Piscopia. Studente universitario, gli mancavano
pochi esami alla laurea, quando viene chiamato a difendere la patria.
Parte per il servizio militare in Esercito nel 1940 (artiglieria
antiaerea). Appena venuto a casa per una breve licenza avrà la tragica
notizia che molti dei suoi commilitoni (della stessa leva), partiti per
la Tunisia, moriranno sulla nave affondata dal nemico che li avrebbe
portati in Africa. Col grado di sergente viene impiegato in quel di
Postumia (sloveno Postojna; tedesco: Adelsberg, cittadina della Carniola/Slovenia
a 554 mt. s.m. nei pressi del paese, celeberrime grotte con oltre 15 Km
di sviluppo). Dopo le alterne vicende della guerra con la caduta del
fascismo del 25 luglio 1943, arriva il giorno dell'armistizio (8
settembre 1943). Confusione e sbandamento su tutti i fronti.
L'Italia è abbandonata a sé stessa. Luigi, dopo qualche giorno di
attesa, unitamente ad un altro sergente ed altri soldati, per la maggior
parte dell'Italia del nord, da Postumia raggiunge Gorizia, da cui
decide di partire per la città natia. Dopo lunghi giorni di sofferenze e
peripezie varie arriva a Torre del Greco nei giorni in cui (fine
settembre) i soldati del Terzo Reich effettuavano i terribili
rastrellamenti. Appena giunto a casa, avverte la madre che, dopo essersi
lavato e rifocillato, scapperà in campagna in attesa di tempi
migliori; vi rimarrà ben nascosto fino al sopraggiungere delle forze
interalleate che transiteranno per le vie cittadine fra il tripudio
delle festanti folle, scese in strada a salutare i "liberatori". Si
laureò in Agraria nel 1945.
Uomo politico della vecchia guardia. Con lui si sono succeduti diversi
sindaci, tra cui: il dott. Francesco Coscia ("Cicciotto"), l'ing. Ubaldo
Nardi, il dr. Mario Rotondi, Bartolomeo Mazza, l'ing. Leonardo Mazza ed
il comm. Raffaele Capano. Consigliere ed assessore comunale ai Vigili
Urbani, Corso Pubblico, Mercato, ecc... Fortemente si batté, unitamente
all'attivo consigliere rag. Andrea Gatto, per modificare la qualifica
dei componenti il Corpo dei Vigili Urbani da salariati (operai) ad
impiegati (stipendiati). A tal proposito un articolo de "La Torre" del
22 novembre 1955 così riportava: "L'iniziativa deve essere accettata per
ragioni non solo di sentimento, ma di giustizia per dare la dovuta
dignità al Corpo dei Vigili, che compie veramente alle funzioni in
materia di rispetto alla legge in genere ed alle ordinanze del Comune in
materia di polizia urbana, igiene, viabilità, edilizia, ecc... E' un'antica aspirazione del Corpo dei Vigili che ha un valore
soprattutto morale".
Il padre Andrea, capitano marittimo (poi militarizzato), morì quando
Luigi era ancora in fasce, infatti, aveva solo dieci mesi di vita.
Andrea era imbarcato su di un bastimento che fu affondato da siluri
nemici durante la prima guerra mondiale. Luigi conserva fra le sue cose
un documento del caro genitore quando era imbarcato sul "cutter", denominato "Teresa madre", in
qualità di capitano; il testo così recitava: "Ha caricato col nome di
Dio a buon viaggio e salvamento da questa spiaggia... il Capitano Andrea Frezzolino per condurre e consegnare in questo presente viaggio in
Messina, le appié nominate mercanzie asciutte e ben condizionate,
marcate e numerate e come di contro, e così promette detto Capitano al
suo salvo arrivo consegnarle a Noverato (CZ), 10.08.1907". La nonna
materna di Luigi, Teresa Torrese in Ciaravolo, originaria di Via XX
Settembre, morì alla veneranda età di 102 anni nel 1960; era nata,
infatti, il 28.05.1858.
La stampa di allora le dedicò alcuni titoli, fra cui: "A Torre del
Greco un'arzilla centenaria, andrà a votare da sola. Domani, ricorrendo
il suo compleanno, ha dato appuntamento ai nipoti per gli auguri, al suo
ritorno dal seggio. La signora Torrese, che conserva perfetta lucidità
di mente, si è preparata più alla giornata elettorale che alla festa del
suo compleanno. |
Le foto: Luigi Frezzolino (quarantenne); con don Stefano Perna ed il
sindaco Raffaele Capano alla Befana (1959); con un gruppo di VV.UU. sul
sagrato di S.Croce (Festa dei 4 Altari 1959); la nonna centenaria Teresa
Torrese (elezioni anno 1958).
La "nonna"' di Torre del Greco, inoltre, non poche volte ha partecipato a
discussioni politiche tra amiche, nel corso delle quali ha avuto modo di
rievocare le campagne elettorali di altri tempi quando le donne potevano
fare solo da spettatrici alle battaglie politiche della nascente democrazia
italiana".
"Alle soglie del secondo secolo, Teresa Torrese guarda con
fiducia alla vita".
"La morte di una ultracentenaria. E' morta, fra il compianto non solo
dei numerosi familiari, ma di tutto il nostro paese che tanto la smania
nella bella età di 102 anni, la buona e santa signora Teresa Torrese, ved. Ciaravolo. Era l'orgoglio del nostro paese. Ancora
vegeta, nelle sue piene energie ricordava tutti gli episodi storici e del
nostro paese. Nelle ultime elezioni si recò svelta a votare. Era una donna
cristianissima ed aveva educato i figliuoli al culto del dovere. Noi
salutiamo la Nonna torrese che dal mondo dei più pregherà per i suoi e per
la sua città nativa. Ai parenti tutti, le più vive condoglianze".
Ecco
descritti, in linea di massima, alcuni tratti della vita del dott. Luigi Frezzolino,
ex dipendente dello Stato (Cassa del Mezzogiorno), attualmente pensionato.
Persona affabile e dall'accogliente sorriso. Ogni tanto lo incontri per
strada mentre si intrattiene con gli amici di una volta a parlare del
presente e di quel passato a lui tanto caro. E dal passato emergono i volti
dei Vigili Urbani di un tempo, serbandone di ognuno un buon ricordo. Con
loro ha avuto rapporti professionali in quanto assessore al
ramo. Anch'egli si definisce una della "Old Guard" per quei tempi
intensamente e felicemente vissuti.
Erano, indubbiamente altri "times",
difficili ma incontaminati. Erano, gli anni '50 e '60 in cui gli Italiani,
usciti malconci dal disastroso conflitto della seconda guerra mondiale e
agli inizi del boom economico, sentirono il bisogno di rincuorarsi,
rimboccarsi le maniche e lavorare per le generazioni future. |