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Cine-Teatro Oriente

di Peppe D'Urzo
 


Il cine-teatro "Oriente", realizzato nel gennaio del 1948, inaugurato il 09.07.1948, ristrutturato nel 1964 e rinnovato nel marzo del 1996, diede lustro alla zona di via Vittorio Veneto e costituì un luogo di ritrovo e di attrazione per molte famiglie torresi. Sorse su di un terreno di proprietà di Antonio Sorrentino ("Sapone"), confinante con l'ex palestra G.I.L. e l'oratorio "Beato Vincenzo Romano"; altri soci furono: Balzano, Leccese e Ferrara. Da un'idea del Leccese, ritornato a Torre, dopo aver fatto fortuna a Bari, ove aprì un locale-ritrovo di balli vari, dal lontano ed esotico nome "Oriente", si realizzò quest'esercizio con finalità cinematografiche, teatrali, ecc., contribuendo anche ad alleviare le passate sofferenze dell'ultima guerra che tanto aveva logorato le afflitte popolazioni, che, ormai, sulla via della lenta ricostruzione, aveva bisogno di dimenticare e sorridere un po'.
Dal 1956 al 1962 fu amministrato dal giovane e dinamico Michele Sorrentino (classe 1929), figlio di Antonio; in precedenza il tuttofare fu Giuseppe Leccese. La gestione fu ceduta, poi, a Salvatore Vitello, padre del mitico "Ninò" (attualmente pensionato ed ex dipendente B.C.P.) e dopo dieci anni circa, a F.sco Caccavale, napoletano (gestore di altri cinema a Napoli), con la passionale collaborazione dì R.le D'Elia e famiglia. Il progetto iniziale prevedeva una galleria ed una sala, ma solo quest'ultima fu realizzata.
Alla sua inaugurazione intervennero molte persone fra cui autorità civili, militari e religiose: il Dott. Crescenzo Vitelli (Gr.Uff.) sindaco della città, il segretario comunale Alfredo Tedesca, don Pietro D'Amato della parrocchia di S. Maria delle Grazie, ed altre.
La prima proiezione cinematografica fu: "Mare d'erba" ("Sea od grass"), film in bianco e nero, U.S.A. 1947, con S. Tracy e  K. Hepburn e regia di Elia Kazan. Ben si sviluppò anche l'attività teatrale. All'"Oriente" si sono esibiti numerosi artisti, cantanti showmen e ballerini che si sono alternati anche in altre sale cittadine: Arturo Makizano che cantava "'A carta 'i ciento lire" (grande successo), Leo Brando, Nino Formicola detto "Trottolino", Alberto Amato ("Vola palomma", pezzo forte), ex calciatore della Torrese, "Fregolino" (macchiettista). Mario Passante, Carlo Pisacane ("Capannelle"), Evole Gargano, i f.lli Bonos, Sergio Bruni, F. Ricci, Carlo Campanini e la sua compagnia, il teatro-laboratorio diretto dal compianto regista torrese G. Vitello, con artisti provenienti da varie parti del mondo, fino agli spettacoli teatrali di oggidì, con validi artisti italiani e stranieri.
Oltre al cinema e al varietà si moltiplicarono manifestazioni sportive di pugilato grazie a M.le Sorrentino, F.do D'Amato, F.sco Russo. G.ppe Falanga, ecc.... i quali, sotto la guida tecnica del maestro V.zo Malvone (Vigile del Fuoco di Torre e campione italiano dei pesi massimi), si allenavano all'interno della scuola elementare "G. Mazza" e sotto il portone di "Sapone" al C.so Vittorio Emanuele n. 176 (nuovo); si sacrificavano per amor di sport, per l'onore e la gloria di Torre del Greco; il Maestro Malvone, quand'era pugile, fra i suoi incontri, combatté contro Tom Gibson, campione americano, c/o il "Giardino degli Aranci" a Napoli-Vomero; in seguito, Vincenzo divenne massaggiatore ed allenatore di boxe. Uno storico incontro fu quello fra P.le lovine di Ercolano (barbiere da Ipri in via Roma) medio massimo e Bicchierai (prima serie quasi professionista); vinse Iovine fra un tripudio di folla festante.
L'"Oriente" divenne così anche un polo-richiamo per la boxe a Torre; il ring veniva collocato al centro della sala e nei locali della "G.nni Mazza". "Sapone" mise su anche una palestra pugilistica, denominata "Spect" (Società pugilistica e culturale torrese), al c.so V. Emanuele (di fronte la villa comunale), ricordata come "'A palestra for 'a terra", frequentata da bravi boxeurs. Fra i graditi ospiti si ricordano: Sivori, Altafini, Canè ed altri calciatori del Napoli; La Magna (campione italiano), Carlos Duran (europeo) e gli allenatori federali Poggi e Rea come visionatori, inviati dalla Federazione Italiana Pugilistica. Claudio Villa, che in un film interpretava "'U  uaglione", fece riempire la sala del cine-teatro con spettatori in piedi (i posti a sedere erano 600 per due settimane; non poche furono le difficoltà logistiche, ma gli incassi furono strepitosi per l'epoca; "Via col vento", "Gone with the wind" U.S.A. 1939, regia di Victor Feming), definito un grande spettacolo della cinematografia mondiale di quattro ore circa di proiezione, fece commuovere i tanti torresi ivi accorsi per immortalarne le meravigliose immagini; e poi i films del grande Amedeo Nazzari ("Catene", Italia 1949 e "I figli di nessuno", Italia 1951).
Nella stagione calcistica 1950/51, all'interno del cinema, con una pubblica assemblea, fu eletto il nuovo Presidente della Turris: Giovanni, comm. Apa. L'operatore nel locale proiezione, era un certo V.zo Aurilia ("'U figlio 'dda vammana" levatrice di via G. De Bottis), le maschere erano diverse signorine, ben vestite e con pila in mano; le bigliettaie erano le sorelle Nunzia e Maria Sorrentino ("Sapone") ed il manager il fratello Michele, pensionato ex gestore della rinomata tintoria e lavanderia "Giuseppe Caputo" in via Roma n. 23, appassionato inoltre di bici, frequenta il Circolo Sociale "Guido Mazza". A lui un grazie di vero cuore per la disponibilità ed i tanti ricordi che hanno permesso la realizzazione di questo storico "amarcord".
Dal 1962 la gestione passerà a Salvatore Vitello (1906, Torre del Greco, 1978), medaglia d'oro come operatore esercente del cinema; tale medaglia, purtroppo gli fu rubata in un furto subìto nella propria abitazione, e, grazie all'Agis ne fu coniata una nuova che fu a lui inviata, con lettera di accompagnamento, dall'allora Ministro dello spettacolo e sport. Amico di Crescenzo D'Urzo con trascorsi calcistici e del padre del violinista S.re Accardo.
Salvatore fu dipendente della "Pittalunga", prima società a Napoli, addetta alla distribuzione dal cinema muto in avanti),

  

Le foto: il cine-teatro "Oriente" (esterno) come era agli inizi; in tempi recenti anno 2001; Salvatore Vitello (alla Philippe Noìret in "Nuovo Cinema Paradiso", film del 1988)

operatore cinematografico (proiezionista) c/o la "bomboniera", sala cinematografica napoletana, ora sede del Credito Italiano; ha gestito nel periodo bellico, un'arena all'aperto a San Giuseppe Vesuviano, frequentata da soldati tedeschi, dagli stessi distrutta nel periodo della ritirata; gerente con un suo amico cieco, un certo Ferrara, del Metropolitan a Napoli ed di sale in provincia; militare in esercito come elettricista; amico degli elettricisti torresi Venturini, Bono ed un tale chiamato "Bacchettone".
Legato da un antico vincolo di sana a amicizia con Antonio Sorrentino, prese in conduzione il cine-teatro "Oriente", riallestendone la sala di produzione, dal 1962 al 1977, prelevato, in seguito, dal Caccavale.
Fra le tante "pizze" proiettate si menzionano: "Il monello" melodramma muto ("The Kid" U.S.A. 1921) di Charlie Chaplin; "Passaggio a nord ovest" (U.S.A., 1940 colore) con S. Tracy; proiettato al "Savoia" (ex sala "Iride") nel 46-47; "Le quattro piume" (Gran Bretagna, 1939, colore) di Zoltan Korda, primo film a colori al "Savoia in p.zza S. Croce; "Marcellino, pane e vino" (Spagna, 1954) col figlio "Ninò" in camera di proiezione (sostituì l'Aurilia); don Salvatore, tastando e conoscendo abbastanza i gusti della gente, riusciva quasi sempre a far apparire sullo schermo films con protagoniste femminili; appassionato, come la maggior parte degli estimatori, del leggendario Totò (pseudonimo di Antonio Curtis, Napoli 1898-Roma, 1967), il "Principe del sorriso"; ogni qual volta andava in onda un film con Totò, si doveva fare la fila per entrare in sala, specialmente, per il ciclo natalizio, e come da copione, divertirsi e ridere un po' in queste festività...; altre "maschere" furono: G.ppe Penza ("Don Peppino"), vero signore e poeta, Gaetano Risvegliato ed un certo Alfredo (ex "Metropolitan"). 
Alla fine degli anni '70, l'ing. Salvatore Gaglione, presidente della Turris, dopo aver girovagato per reperire un locale, fu "ospitato" all'interno dell'Oriente per indire un'assemblea pubblica che fu presenziata da numerosi appassionati e tifosi; in essa furono esposti le ragioni e le trattazioni della conduzione amministrativa della presidenza Gaglione: il mantenimento della società passò poi, a M.le Lo Muto e M.le Di Luca; la compagine "corallina" militava in C/1.
Nella stagione '70/71 con l'avvenuto passaggio della Turris in C (senza ombrose anomalie), fu issato sulla pensilina dell'ingresso del cinema, uno striscione, raffigurante un missile (del tipo Sputnik) ed una mezza luna a forma di C; sembrava un cartello pubblicitario di un famoso film... e quando fu rimosso, molte persone, specialmente marittimi, ne chiedevano che fine avesse fatto.
Altri grandi films proiettati che hanno fatto la storia del cinema: "Un dollaro d'onore", "Sfida all'OK Coorall", "Ombre rosse", "Mezzogiorno dì fuoco", "Giubbe rosse, "La battaglia di Alamo". "Il re dei re", "I dieci comandamenti", "Ben Hurr, "Spartacus" e tanti, tanti altri...
Inoltre ci furono anche films a richiesta come "Il corsaro dell'isola verde" e "L'ammazzagiganti". Colloquiando con alcuni amici circa il periodo dell'Oriente emerge un dato di fatto e cioè, che il cine-teatro costituì uno spensierato spaccato di vita per la maggior parte dei giovani di allora. L'affabile e cordiale Raffaele Manfredi ("Rafele 'u pustino) ricorda che il suo primo film visto all'Oriente, fu "I promessi sposi", in bianco e nero del 1941 con regia di Mario Camerini ed interpretato da Gino Cervi ed Eva Maltagliati.
Concludendo, "Ninò" Vitello, anch'egli amante del cinema, convinto di quanto la nostra città abbia elargito alla cultura cinematografica, asserisce: "Una delle prime multisale all'aperto, sia su territorio nazionale ed oltre, si è avuta a Torre del Greco con la presenza del "Garibaldi", "Savoia", "Vittoria", Iris" e "Metropolitan", poco distanti l'uno dall'altro...".