Pasquale
Di Luca
"vocca r'oro"
di Peppe D'Urzo
Nativo di via San Giuseppe alle Paludi e precisamente "rint 'u palazzo
'dda Cardinale" di fronte a Russo marmi, Pasquale Di Luca è
meglio conosciuto come "vocca r'oro" in quanto il padre Michele era così
detto per il luminoso e sfavillante sorriso che si ritrovava. Nato
il 20 maggio 1921, la madre si chiamava Teresa Borriello. Dieci furono i
figli (sette maschi e tre femmine, di cui quattro deceduti).
Il padre
era un colono con terreni in via del Cimitero che furono danneggiati da
un tempestoso maltempo.
Fu costretto a trasferirsi, poi, in via Sora.
Il giovane Pasquale,
insieme ai fratelli, si diede da fare lavorando la terra per esigenze di
copione. E' l'inizio del 1912 quando parte per il servizio militare in
Marina. Taranto, La Spezia (imbarcato sul rimorchiatore "Torre
Annunziata") e Venezia (deposito militare) in attesa di essere imbarcato
sulla corvetta "Baionetta", adibita al servizio di guardia-costa. Farà
parte dell'equipaggio (110 + 2 Ufficiali complementi di guerra) di
questa piccola unità, (dimensioni: alt. 64.4 x 8.7 x 2.75, apparato
motore: 2 eliche; 2 diesel; velocità max: nodi 18; armamento: 1 cannone
da 100/47; 7 mitragliere 20/65; 8 lanciabombe; 2 tubi lanciasiluri da
450) che diventerà famosa di un un dolce-amaro capitolo di storia italiana attraverso
il gran gioco fra la memoria e il mito. Il "Baionetta" è stato ricordato in molti
film e documentari di guerra, non ultima la satirica pellicola di
Francesco Massaro del 1972 "Il generale dorme in piedi", ove il
pungente Ugo Tognazzi (Ufficiale Italiano) vi imbarcò "rocambolescamente".
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 la corvetta italiana parte da
Pola (serbo-croato Pula, città e porto della Croazia; italiana dal 1920
e assegnata allo stato jugoslavo dal trattato di pace del 1947) per una
urgente missione "top secret". Un marinaio napoletano che era sceso a
terra a ritirare la biancheria al suo ritorno non trova più la nave che
si era allontanata improvvisamente; egli fece ritorno nella sua Napoli.
Si recò a trovare i genitori di Di Luca a Torre del Greco, Pasquale gli
aveva dato il suo indirizzo di casa. Capitò nella nostra città quando i
tedeschi si apprestavano a rastrellare materiale da inviare nei campi di
lavoro in Germania.
Riuscì a scappare su di una barca verso Capri e di lì in Sicilia.
La
nave raggiunge Ortona (Chieti) e Brindisi, con a bordo ospiti d'onore,
quali il Re Vittorio Emanuele III (Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto,
1947) ed il suo seguito in ... fuga.
Pasquale che era marò-cuoco ricorda molto bene questa storica
"traversata". |
Le
foto mostrano Pasquale "vocca r' oro" in divisa da militare in quel di
Venezia nel mese di giugno del '43 e la gloriosa e mitica corvetta "Baionetta",
che suo malgrado scrisse alcune pagine di storia italiana a ricordo di un
delicato momento per le sorti della nazione.
Un suo commilitone che era il barbiere di bordo fece la barba al re, la
mancia fu di due lire. Incontro all'unità militare sopraggiunsero due
incrociatori lo "Scipione l'Africano" e il "Pompeo Magno". Il Real Discendente di
Casa-Savoia rimase nel capoluogo
pugliese con le Forze alleate. Il "Baionetta", in seguito
assumerà il nome di "Partigiano", si recò a Valona (Albania), per
scortare in Italia un convoglio di pescherecci; sulla via del ritorno ci fu un
attacco aereo che fortunatamente non colpì nessuno. Dall'immediato
dopoguerra il nostro gioviale e loquace ottantenne comincia a navigare, e,
in qualità di cameriere imbarca sulle navi della Flotta "Lauro". Anche la
sua è stata una vita spesa per il mare e la famiglia. Attualmente
frequenta il Circolo Combattenti e Reduci in villa comunale.
Si intrattiene volentieri con gli antichi a rinverdire la gioventù e il
glorioso passato.
Un suo fratello, Giuseppe, nato a Torre del Greco il 23
novembre 1902, coniugato con D'Ambra Filomena, domicilialo in Largo Fontana,
2° marittimo (fuochista) matricola n. 14307 (Marittimo di Torre del Greco),
perse la vita per scomparsa in mare del piroscafo "Foggia" nei pressi di Susa, città e porto della Tunisia orientale, quasi al centro dei golfo di
Hammamet, capoluogo del Governatorato omonimo) l'8 aprile 1943,
assieme ad altri marittimi: Gennaro Brunasso, Filipo Sassi, Aniello Borriello e Ciro
Pernice.
Carlo (figlio di Pasquale) è stato un buon giocatore (difensore
roccioso), militando in squadre minori torresi. Attualmente è operatore
scolastico (l.s.u.) appassionato e tifoso della Turris. |