ALISANDRO
'U GUMMISTA
di Peppe d’Urzo
Alessandro Ciaramella è stato, a
detta dei figli, il primo gommista (chi vende o ripara pneumatici) di
Torre Del Greco (zona centro). Nato a Napoli il 16/07/1932 e deceduto
nella nostra città il 04/05/2006, da Carmine (titolare di carrette e
cavalli a San Giovanni a Teduccio, combattente nella grande guerra del
1915/1918 e fatto prigioniero dagli austriaci) e, da Lucia Paudice,
casalinga; quattro maschi e due femmine furono i figli, di cui due
deceduti. Era detto ”Alisandro ’u gommista”; cominciò questa
attività sin da ragazzo in un locale a Napoli al corso A. Lucci di un
certo Antonio Carbone, divenendo subito esperto di pneumatici (involucri
elastici delle ruote degli autoveicoli, ecc.., trasmettendone la
pressione al terreno), camere d’aria, copertoni ed altro.
A sedici anni si stabilì a Torre in società con la titolare della pompa
di benzina (una certa Chiarastella) all’incrocio di via Circonvallazione/G.
Marconi, grazie ad un tale, ricordato come ”Carminiello ’u russ”,
con officina in via Circonvallazione, di fronte al magazzino (legumi e
mangimi) di Ciro Sorrentino ("’U pagliaiuolo"). L’ultima guerra
mondiale l’ha vissuta come i tanti ragazzi, già adulti per le condizioni
e le esigenze
belliche,
fra le tante paure dei bombardamenti aerei su Napoli e provincia. Dopo
varie incursioni sul suolo natio, venne con la famiglia e con quelle poche
masserizie caricate su di una carretta a Torre in via Purgatorio; ma
anche qui caddero bombe dal cielo, e tutti insieme si fece ritorno di
nuovo a San Giovanni a Teduccio.
Vi rimase ben nascosto, unitamente ad altri sventurati, mentre i soldati
tedeschi, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, depredavano e
rastrellavano materiale umano da inviare nei campi di lavoro in Germania.
Si trovava in una di quelle strade fra macerie e frantumi del suo rione,
quando unitamente a due suoi amici, fu trovata una borsa, al cui interno
vi era un coltello con un manico artistico. Alessandro assistette al
litigio dei coetanei per il possesso del ”bottino” appena ritrovato;
nella lotta, uno dei due ci lasciò la pelle; sconcerto e turbamento dei
sensi; un episodio indelebile nella mente del giovincello, futuro
gommista anche a torre; qui, dopo la iniziale società,
disciolta in seguito, se ne venne, verso la metà degli anni ’50, in
proprio, in via Circonvallazione n. 29 (ex 33), ”Ciaramella gomme”.
Militare nell' Esercito, fu inviato in Sicilia e poco dopo ne fu esonerato
per sostegno di famiglia. Prima di sposarsi, avvenne un grave incidente
sul lavoro nel mentre era impegnato a riparare una ruota di un camion
con cerchi metallici, ci fu uno scoppio improvviso. La ruota, sotto pressione,
esplose, causandogli seri danni alla spina dorsale che si fratturò, ne rimase
angosciato e turbato per molto tempo; poi venne il ”wellbeing”
delle truppe alleate che alleviarono nello spirito e nel corpo le
martoriate genti, finalmente libere dagli ex camerati tedeschi.
|
Il
bisogno di mettere sotto i denti qualcosa da mangiare induceva, per
bisogno e necessità, al mercato nero, scambi di merci, ruberie, furti,
assalti ai camion americani e
quant’altro; ”Alisandro” si procacciava quel che riusciva a reperire, in genere lenzuola
e affini. Con il lento incedere del dopoguerra riprese il
lavoro nella ”fucina” del padre, ed in seguito col fratello Francesco,
venendo a riparare due parti... Passò molto tempo, fra gessature,
riabilitazione, ospedale (ubicato in villa comunale), medici, assistenti,
immobilità a letto e problemi vari. Dopo una lunga ed onerosa
convalescenza, le cure cominciarono ad avere effetto sulla derelitta
schiena; con notevole pazienza e forte spiritualità, avvenne il classico
”miracle”; riuscì a mettere i piedi a terra e guarire del tutto.
Coniugato a 24 anni nel 1956 con Rosa Bersani, anch’essa di San Giovanni
a Teduccio; ebbe sette figli (quattro maschi e tre femmine); i diciassette
nipoti erano il suo diletto. Per il sopraggiungere di altri ”troubles”
di salute (intervento chirurgico allo stomaco) passò la mano al figlio
Pasquale, coadiuvato in seguito dai fratelli Francesco e Patrizio, mentre
Carmine, al presente è titolare di un locale (gomme) in via Purgatorio.
Nel 1994 ci fu l’apertura del centro ”Ciaramella gomme” -
Convergenza, equilibratura, computerizzata; Assetti sportivi, cerchi in
lega - una vera sala operativa delle ruote per autovetture, con ingresso
da via Sciacca (ex Ina casa).
Altri Ciaramella dislocati sul nostro territorio: F.sco (fratello di
Alessandro) in via A. Moro e in via Nazionale di fronte al vicolo di via
Cimitero, Pasquale (nipote) in v.le Europa e in via B.Croce (”Europa
gomma due”).
Alessandro era una gran brava persona, calma e paziente, dai
giusti principi morali; padre all’antica con le giuste reazioni e
rimproveri, un rispettevole modello di ”vecchio stampo”, incitava e
consigliava nella giusta maniera anche quando doveva alzare la voce con i
figli sotto l’aspetto morale, educativo e professionale. Il suo immenso
desiderio era che i figli seguissero sempre la retta via; appassionato
di boxe, il suo idolo era Nino Benvenuti. Amava le classiche e
tradizionali canzoni napoletane; ogni tanto ne componeva qualcuna, e all’occorrenza,
recitava; bravo ballerino dei classici balli (tango, valzer, ecc.), già
giovane si esibiva in varie feste e cerimonie con gli amici, ed in seguito
con la moglie a livello amatoriale; tifoso dei film di Totò e dei mitici
western di una volta. Conosceva molti camionisti, fra cui un certo
”Mezzanotte” di Ercolano, trasportatore ”notturno” di frutta; chaffeurs,
titolari di pompe di benzina e vari commercianti; amico dei Raiola (”I
mancini”, fornai), Onzo (”I cavallari”), Cutolo, ecc.
Nell’attuale locale in via Circonvallazione n. 29 è conservata ancora da
circa cinquantanni, come un cimelio da lavoro, un attrezzo in ferro detto
"’u scazzella bordo" con un braccio ed una piccola leva, che
serve a staccare il pneumatico dal cerchio; se lo fece realizzare, su una
idea e richiesta, da un amico fabbro.
Ed
inoltre, una ”vulcanizzatrice”, invecchiata dal tempo, per riparare
gomme.
Da ricordare altri noti gommisti: Pasquale Iacomino (”Masaniello”)
in via Nazionale n. 348 e poi 320 ed un certo Saverio in via Nazionale
(zona Palazzone); ”Cuppini” in v.le Ungheria (locale chiuso), ”Stefano
’u gommista in piazza L. Palomba; ”Vicienzo ’u surdo” in via
Nazionale (vicino pizzeria/ristorante ”Sant’Antonio”); un altro in
via Litoranea (di fronte al lido ”La Sirenetta”).
Infine, menzoniamo, un tale di nome Roberto Ciaramella di Napoli (chissà
se imparentato con la famiglia di ”Alisandro”), impresario teatrale e
”vecchio marpione” del palcoscenico, il quale lanciò Gilda Mignonette
(diminutivo di Mignon e rima con Mistinguette), eccentrica ballerina, ad
impegnarsi nella canzone d’oro napoletana. Divenne una grande cantante, adorata specialmente fra i connazionali a Little Italy a New York
negli anni venti e trenta.
Le foto: Alessandro
Ciaramella, detto ”Alisandro ’u gummista”, prima del decesso; il
padre Carmine (carrettiere); l’attuale sede ”Ciaramella gomme” in
via Circonvallazione, 29; i figli Pasquale,
Patrizio e Francesco (luglio 2008). |