Una donna manager
di Peppe d’Urzo
Fa le donne "in" a Torre del Greco che hanno fatto carriera nell’irto
cammino della vita, superando ad uno ad uno i difficoltosi scalini di
percorsi umani e professionali, vogliamo citare la sempre in gamba
Immacolata Palomba, simpaticamente chiamata "Imma", dalla chioma di
capelli color biondo oro. E' nata a Castellammare di Stabia (NA) il
23/03/1965, da Giuseppe, capitano marittimo e titolare del cantiere
navale in via Spiaggia del Fronte, appartenente alla stirpe de "I
purputielli", e da Carmela Castellano.
Coniugata con Michele Borriello, geometra al nostro comune; due figli: Giuseppe, geometra, che
lavora al cantiere navale del nonno e Maria Principia, studentessa al
Liceo psicopedagogico a Torre Annunziata.
Imma ha due sorelle gemelle: Laura, consulente amministrativa nel mondo
marittimo; responsabile del R.I.N.A. (Registro Italiano Navale), con
studio nello storico Corso Garibaldi n. 18 della nostra città, nella zona
mare, e, Carmen, architetto. Il padre cap. Giuseppe, costruttore ed
imprenditore navale, porta avanti la tradizione cantieristica torrese da
oltre due secoli, con imbarcazione da pesca e di vario tipo, in tutto il
mondo. Da ricordare la famosa M/B "San Giuseppe Due", varata il
10/8/1968, di proprietà dell’armatore Giovanni Ajmone Cat di Roma; lo
scafo affrontò due spedizioni in Antartide (1969 e 1973), portando il
nostro tricolore fra i ghiacciai del Sud.
Fu un omaggio alla Patria ed
un grandissimo onore per il cantiere navale Palomba.
Immacolata conduce
l’attività di imprenditrice nel settore marittimo con studio al C/so
Garibaldi n. 18; si cura dell’amministrazione del "Cantiere Navale Eredi
di Antonio Palomba" e dell’officina meccanica di proprietà del padre.
Sin da piccola ha avuto grandi doti di umanità ed
altruismo. Si è sempre prodigata per migliorare e costruire una società
migliore e più civile. Diplomata ragioniere, universitaria presso la
facoltà di scienze delle comunicazioni e trasporti di Camerino (MC).
Donna di grande personalità, amante della cultura e tutto ciò che
circonda l’arte, ha, nel corso della sua maturata esperienza,
organizzato diversi percorsi di solidarietà ed assistenza.
E' venuta su
da sola, affrontando sempre con tenacia e maturità, i vari ostacoli del
macrocosmo lavorativo e della vita in genere.
Ha colloquiato con garbo e signorilità nei rapporti con i vari enti
amministrativi del ramo (Capitanerie, Ministero, ecc.). Pubblic relation
woman in gamba e sempre all’altezza dei compiti a lei affidati. Ottima
ballerina con la passione per il ballo, danza latinoamericana; musica e
pianoforte hanno accompagnato la sua gioventù; sin da piccola prendeva
lezioni private di piano e, nella vita scolastica i primi passi li ha
mossi presso la struttura scolastica "La Ginestra", in quel verde
incontaminato di Viale dei Pini. Amante del nuoto, della vela e del
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mondo marino. Discendendo dalla "dinasty" de "I purputielli",
Imma può essere,
a giusta ragione, definita un gamberetto, una tellina o una
stella marina, per la sua dolcezza e disponibilità verso il prossimo. Di
lei, lo zio Pasquale Castellano, grazie al quale è stato possibile
trascrivere questo spaccato di vita, funzionario dell’Ufficio Anagrafe
del comune di Torre del Greco, detto "’U competente", afferma che
la vita di Immacolata, sulla scia dei sani principi ricevuti dai diletti
genitori, si è sempre svolta in modo lineare e trasparente, andandone
orgogliosa e a testa alta. Il suo impegno, a mo' di missione fra la
gente che popola il pianeta terra, è di costruire una società, più
organizzata ed incline alla civiltà; così facendo si può certamente
migliorare il tessuto sociale in cui viviamo."
Persona altruista con sostanziosi aiuti ai più bisognosi ed ammalati;
grande è la sua fede cattolica; devota alla madonna dell’Immacolata. Da
citare, su annotazione del mitico zio Pasquale, le sue grandi amiche:
Lucia Mennella ("Occhi azzurri") e Teresita Spagnoletti ("la plus
belle!!!").
Ecco descritto un "segmento" di vita in omaggio alla maneger Immacolata
Palomba, un "angel" dal volto pieno di umana bontà. I suoi "primi
quarantanni" sono trascorsi in un percorso di vita dedicato all’altrui
solidarietà, ed i prossimi?!? Sicuramente saranno pieni di filantropica
felicità e forieri di maggiori successi e gioie interiori, che andranno
ancor di più ad arricchire il ricco bagaglio spirituale di una donna
indomita, tenace ed incline al bene, quel bene che oggidì sembra
scricchiolare, ma, grazie a persone come la nostra "dolce" Imma, continua
a regnare e a sovrastare le tante cattiverie, i soprusi, le nefandezze e
le arroganti infamie in ogni dove della terra.
Le foto: Immacolata Palomba ("Imma") a due anni ad
un varo di un moto peschereccio nel cantiere navale Palomba (anno:1967); due immagini del presente; interno del Cantiere in via Spiaggia
del fronte (settembre 2001).
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