Tobia
Polese
di Peppe d’Urzo
Tobia
Polese, persona cordiale, garbata, sciolta e conversevole, dai modi
disinvolti e gioviali, era una figura alquanto nota e molto popolare in
tutti gli ambienti cittadini; sempre si guadagnò la stima, il rispetto e
l’affetto per la nobiltà dei suoi sentimenti. Fu sempre vicino, in modo
concreto, a tutte quelle iniziative promozionali, rivolte soprattutto alle
persone più bisognose che tanto aiuto e ai giovani. Si meritò
l’appellativo di mecenate della cultura torrese, patrocinando
manifestazioni teatrali, sportive, canore e di arti figurative.
Era un uomo del popolo e per il popolo. Un suo slogan di grido era
"Migliorare il paese, contribuendo con modestia ed onestà". Uomo dai
sani principi e di vecchio stampo morale, austero e bonario coi figli,
sempre cortese e disponibile nei rapporti con la gente e la vasta
clientela, proveniente anche da fuori Torre. Viveva per il lavoro, la
famiglia e la città.
Egli, fra i decani commercianti, operando nel
settore dell’arredamento, era nato a Torre del Greco il 09.10.1932 ed
ivi deceduto giovedì 09.11.2006, da Vincenzo originario di Castellammare
di Stabia, combattente su vari fronti nella grande guerra del ’15/'18,
commerciante di salumi con locale in via Salvator Noto e, prima, tr. S. Noto, e da
Maria Iengo, casalinga. Originario di via C. Battisti, sin da ragazzo fece
il salumiere ed in seguito si cimentò nell’attività di mobiliere
(fabbricante, venditore di mobili, manufatti di legname, con parti o
organi di collegamento metallici, anche con imbottitura o copertura di
stoffe, cuoio o altro, che servono per l’arredamento della casa). Il
primo negozio fu ubicato in Piazza S. Croce, alle spalle degli attuali
giardinetti – in un tempo che fu, qui c’era un gazebo con cassa
armonica per l’esibizione di varie bande musicali, ed una grande fontana
circolare – e, in seguito, in via G De Bottis (”’U vico ’dda croce”),
in via Calastro, in via Nazionale (zona Leopardi, prima del Santuario del
Buon Consiglio) e a Pesaro (fabbrica di mobili).
Cresciuto tra le file dell’Azione Cattolica sotto la guida spirituale
dello zio canonico Don Ciro Polese, iniziò politicamente nel partito
monarchico col Com.te Achille Lauro (Piano di Sorrento (NA) 1887 –
Napoli 1982; armatore e uomo politico; dal 1957 sindaco di Napoli;
deputato e senatore); fu poi, tra i fondatori del P.S.D.I. (sigla del
Partito Socialista Democratico Italiano, sorto dopo la scissione
socialista nel 1947 ad opera di Giuseppe Saragat, 1898-1988, presidente
della Repubblica dal 1964 al 1971) nella nostra città, unitamente al
compianto G.ppe Russo (della stirpe de ”I marmulari”) ed altri. Fra
gli anni ’80 e ’90 uomo politico fra i banchi dell’assise comunale.
Consigliere delegato ai servizi cimiteriali e giardini pubblici del Comune
di Torre del Greco, compiti cui si dedicò con amore e diligenza. Si
candidò, nel corso del tempo, alle provinciali e regionali, ma non fu
eletto. Negli ultimi anni passò nelle file di Forza Italia.
Fu, inoltre, socio onorario
del circolo professionisti, presidente onorario dell’ H.C. Olimpia La
Salle (società di pallamano torrese dai nobili trascorsi), presidente
onorario del C.R.A.P. (Club regionale Amici del Palato), vice Presidente
effettivo dello ”Sporting Club”, patrocinatore della rassegna
Regionale di Pittura Estemporanea, organizzata dall’U.C.A.I. (Unione
Cattolica Artisti Italiani), Presidente che
tempo fa, organizzò per alcuni anni, ”La più bella letterina a Gesù
bambino” per bambini, con regali a tutti i partecipanti; la commissione
era presieduta dal carissimo prof. Aristide Conte ed altri noti esponenti
locali del Circolo Professionisti.
Nelle
vesti di Presidente del Centro Commerciale Torrese coordinò una gradita
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iniziativa con estrazione finale di una autovettura, una Fiat Panda.
Proverbiale era la disponibilità ed il senso di amicizia che aveva con il
prossimo. Stimava molto il maestro artista Aldo Gambardella, Maria
Marasco, ”Tonino” Garofalo, Mario Auricchio col quale fu anche vice
sindaco, Ciro Sorrentino, vari uomini politici, il cantante lirico Nunzio Todisco,
artisti, eruditi, indottrinati e gente comune che si rivolgevano a lui
anche per un aiuto morale ed economico.
Durante le festività natalizie, Presidente onorario della rassegna d’Arte del fanciullo
Torrese, Patrocinatore della manifestazione dedicata al M Peppino Raiola (”Raimir”, 1897/1982, poeta, scrittore e musicista, nato,
vissuto e morto nella nostra amata città), Presidente del Comitato
organizzatore del ”Festival regionale della canzone Campania”. Nel
1986 per far fronte alle numerose ed impellenti esigenze dei diversamente
abili ed in proiezione futura delle cosiddette ”barriere
architettoniche”, ideò e creò dal profondo del suo cuore e sorretto da
una grande ed emotiva sensibilità, insieme col figlio Pasquale,
l’Associazione ”Insieme” per le famiglie portatrici handicaps, con
sede al I° vico Abolitomonte, il cui testimone è passato a Raimondo Di
Donna.
In questo ambito, per allietare un po' le condizioni di chi è affetto da
inabilità fisica e motoria, il buon Tobia organizzò varie manifestazioni
e spettacoli teatrali e musicali in alcuni ritrovi e locali, fra cui il
ristorante ”Elisabeth” in via Litoranea. Molti gli ospiti fra cui: il
grande Roberto Murolo (amico di famiglia), Nunzio Gallo, Gigione, R.do
Solvetti (comico), Nino D’Angelo e la sua compagnia, le nipoti Ivana
Piro, figlia di Alberta e Peppe Piro, Alberta Izzo figlia di Concetta e
del compianto Ciro (1951/2004), bravissima interprete di ”Grease" e
”Tutti insieme appassionatamente”. Appassionato di calcio e
sostenitore della Turris; Presidente negli anni ottanta del
”Salottificio 2P” in II categoria.
Il giorno dopo il terremoto del 23 novembre 1980 che sconvolse
l’Irpinia ed altri centri della Campania, si attivò in modo concreto
con coperte e viveri per i residenti di Largo Costantinopoli (”Mmiez
’a Santa Maria”) che avevano trascorso, come gran parte dei torresi,
all’aperto ed in strada o nella piazza Santa Croce. Fu un atto sentito e
dovuto in special modo per i più bisognosi. Ai tempi in cui la sede del
partito era ubicata in via V. Veneto n. 21 (palazzo attiguo all’attuale
pizzeria ”La roccia due”, ex pizzeria ristorante di Gaetano Fornito),
vi furono molte iniziative in particolar modo per i giovani;
manifestazioni sociali, teatrali e musicali (fra i graditi ospiti, il
grande e indimenticabile ”Marcantonio” Izzo). Ecco descritti in parte
gli omaggevoli ricordi di Tobia Polese, un uomo semplice, un maestro di
vita, dalle infinite risorse umane, sempre tenace nei suoi propositi,
dagli occhi profondi e sereni, consolidato e sensibile, dal temperamento
orgoglioso, altruista e benevolo, un uomo del popolo che si è sempre
battuto per la vasta problematica della città che ha sempre amato.
Altro "mercato del Mobile” in via Nazionale n. 700 (località Leopardi),
presenti attualmente sul territorio: Mobilificio ”Duepi Polese dal
1976” in via Nazionale n. 347/349 (zona Lava Troia) e Polese ”Canale
05” al Corso V. Emanuele n. 42 (verso Santa Teresa).
Si unì in matrimonio con Maria Cira Oriente (vivente) sei figli, quattro
maschi e due femmine; i maschi Vincenzo, Pasquale, Gianni e Angelo con
la sorella Concetta hanno intrapreso l’attività commerciale dei mobili,
mentre Alberta dirige il ristorante ”La Baia Imperiale” in via Pagliarelle n. 37 (Leopardi) nell’incontaminato
verde delle nostre ancestrali pinete; venti nipoti e vari pronipoti,
molti dei quali, ovviamente, col nome del diletto nonno.
Le foto: Tobia Polese
(”Tubia”) negli anni novanta; al sesto anniversario
dell’Associazione ”Insieme” il 29.11.1992; una storica locandina del
dicembre 1979; l’esterno di "2P Polese" in via Nazionale
n. 3 47-349 anno 2000; Polese Canale 05 al C.so Vitt. Emanuele n. 42, anno
2001.
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