"'U salone
'du
balcuncino"
Vincenzo Mennella
di Peppe D'Urzo
Fra i famosi "coiffeur pour homme" di Torre del Greco vogliamo
qui ricordare, per rispetto ed onor di memoria, la cara figura di Vincenzo
Mennella e del suo locale al corso Avezzana n. 46, simpaticamente ricordato
come: "'U salone 'ddu balcuncino", in quanto un caratteristico
balconcino si affaccia sulla via Circonvallazione (ad angolo verso
l'incrocio con via G. Marconi).
Nato nella nostra città, detto "Enzo", il 31/01/1897 ed ivi
deceduto il 14/12/1978, da Ciro, agricoltore, deceduto in gioventù, e da
Maria Laira di origine calabrese; originario di via Sedivola. Da ragazzo
lavorò in una compagnia teatrale (Cafiero/Fumo), poi, cominciò a fare il
barbiere, lavorando in vari saloni a Torre e a Napoli.
Capo operaio in un salone a via Salvator Noto di un certo "Mimì"; era
il più bravo; dopo il titolare veniva lui. Verso la metà degli anni '20
aprì una bottega di parrucchiere per donne al corso Avezzana, angolo via
Circonvallazione (poi, fotografo "Rocco" e biancheria-abbigliamento
"Venerato"), frequentata dalle migliori famiglie torresi
(Costabile, Bossa, Ventimiglia, Magliulo, ecc.) che ancora oggi serbano di
lui un buon ricordo per la sua bravura, simpatia e diplomazia. Durante il
fascismo (politicamente era dissidente col regime), suo cliente era il
podestà di Torre, comm. Grand'Ufficiale Gaetano Longobardi, varie autorità
e gli abitanti della zona alta della città. Il secondo conflitto mondiale
lo vede "richiamato" nella Regia Marina. Prestò servizio presso
il Distretto Militare di S. Lucia a Napoli, in qualità di barbiere.
Uomo di bell'aspetto, gaudente, "viveur", gli piaceva ben vestire
e frequentare le migliori sartorie di Napoli; provvisto di
fascino e e "savoir fair", spirito di avventura, gli piaceva viaggiare in
lungo ed in largo per l'Italia. Ben
stimato da quanti lo conoscevano ed in special modo dai colleghi (Ipri,
Iacomino ed altri); molti gli amici coi quali si usciva e si mangiava in
vari locali cittadini e non. Vincenzo ha continuato a lavorare con esperta
maestria fino al 1963 unitamente ai figli Giovanni e Ciro che dal 1968
conducono il famoso salone al civico 46 di corso Avezzana; un altro
fratello, Arturo, ex dipendente Atan deceduto.
Attualmente il locale è denominato "MG&C"(Mennella Giovanni e Ciro) ed è molto
accogliente, massima forbitezza e lindezza con sotto fondo musicale; una volta
si regalavano, in occasioni festive, mini calendari osé (profumati) per
clienti affezionati. Per quanto riguarda la clientela, si ricordano i
"vip" che, provenienti da fuori Torre, vengono dai due fratelli,
artisti del capello, solo ed esclusivamente per il taglio della
capigliatura: il maestro Salvatore Accardo (grande violinista), Deodori,
Direttore Generale Banca d'Italia, da Roma; Russo, ex Bcp, da Messina;
Gennaro Gentile, da Avellino; Cesare Rivieccio ("Champagne"), da
Londra; Siervo da Londra; Giancarlo Liguori da Cosenza e tanti altri...
I clienti locali, inoltre, sono tantissimi; ci sono anche quelli della Napolibene.
Negli
anni '60 Gianni Mennella classe 1941, lanciò il "taglio scolpito al
rasoio";
fu additato come fra gli uomini più interessanti dell'epoca al pari del
dott. Cicchella, Tucci Vitello e Rotondi.
Persona scherzosa ed incline alle
"mattizzie", ebbe quale "acerrimo" nemico, rivale per la
leader ship di "mattofuttuto", il divertente compianto Giovanni
Ascione, detto: Giuvanni Schizzaviento, classe 1943 e
deceduto qualche tempo fa, provveditore navale, grande cuore
"corallino"; il soprannome l'ha ereditato per tradizione familiare
(la sua famiglia era originaria della zona mare); era un tipo simpaticamente
imprevedibile; alitava e spifferava come il vento, un po' di qua e un po' di
là ...; arguto e brioso; genio della burla alla "Amici miei" (films
in tre atti di Mario Monicelli e Nanny Loy; 1975, 1982 e 1985). "Schizzaviento"
spesso, libero dagli impegni d'ufficio, si recava nel salone di "hair-cut" dei
f.lli Mennella, per effettuare "raids" finalizzati a sottrarre pettini,
rasoi, forbici e spazzole, con i clienti che assistevano esterrefatti.
Gianni e Ciro hanno i loro fidati clienti; non esistono per i due segreti di
capelli ed affini; sono profondi conoscitori ed artisti del mestiere. |
Le
foto: Vincenzo Mennella (anni 70); Bruno Di Cristo (collaboratore); Gianni,
Ciro e Vincenzo Mennella (anno 2002); Vincenzo Mennella (al centro) con
amici al ristorante "Stefano" (anno 1964); Gianni Mennella mentre
taglia i capelli al maestro Salvatore Accardo (fine anni '70).
A tal proposito si narra che i famosi
riccioli di Giancarlo Pulitelli (classe 1946, nato a Roma; attaccante della
Turris nelle stagioni: 70/71 e 71/72) passarono alla storia! Infatti il
buono
Giancarlo, preoccupato per la sua folta
chioma di capelli a riccioli, non riusciva a trovare nessuno capace di
soddisfarlo...; ma quando ebbe la fortuna di conoscere i Mennella, dai quali
si sentì dire: "Noi non siamo barbieri, ma siamo artisti", si tranquillizzò
e si affido alla loro arte... I riccioli furono salvi... Tifosi della
Turris e fans di Alfredo Ballarò (1943, nato a Reggio
Calabria; difensore della Turris dal 67/68 al 70/71; successivamente
allenatore) e molti altri giocatori "corallini" hanno frequentato
il salone... Altri collaboratori di Gianni e Ciro, quest'ultimo detto
"'U barone" per taluni atteggiamenti e movenze da nobile, classe
1947; sono: Bruno Di Cristo e Ida Oliviero che rappresenta il "touch of
class" del locale; infatti ella cura il beauty estetismo dei clienti.
Anche i figli di Gianni hanno imparato l'attività artistica del taglio dei
capelli. Vincenzo lavora col padre e Franco ha aperto un salone al corso V.
Emanuele (Via Anzio) da circa tre anni.
Il tempo passa, ma "'U salone 'ddu balconcino", come altri locali
della zona, e cioè il circolo della Libertas (gestito fa Francesco Mucci,
detto: "Ciccillo 'u ferracavallo",1931/1997; attuale
"Afrodite", caffetteria paninoteca, "'I tappezzieri",
l'ex scuola media "D. Morelli" ecc., è rimasto e rimarrà negli
storici "ricordi" di Torre del Greco.. |