Ubaldo Nardi,
il "gentleman"
di Peppe D'Urzo
Sullo
sfondo della vita, come percorso di sentimenti, riscopriamo quei valori
profondi che ogni uomo porta con sé e la ricchezza morale che ogni uomo può
trasmettere a chi lo frequenta. Di questo patrimonio di equità interiore,
Ubaldo Nardi ne ha fatto una ragione di vita. Nato a Rocca d'Aspide (SA) nel
1916, da Michele Arcangelo e Vincenzina Punzi (cugina del Cav. Avv.
Ferdinando Punzi, Podestà del Comune di Torre del Greco con R.D. del
17.12.1936). I suoi genitori, nel 1926, vennero ad insegnare nella nostra
città presso scuole elementari; abitavano al Corso Vittorio Emanuele di
fronte all'Istituto San Geltrude. Sette furono i figli (5 maschi e 2
femmine, di cui uno deceduto sotto le armi). Sotto le armi Ubaldo si arruola
nei paracadutisti.
Ufficiale del terzo Battaglione "Folgore", dal probabile invio in
Africa Settentrionale, viene impiegato sul fronte dell'ex Jugoslavia
(Croazia). In seguito ad un corso di marconista passò alla
"Nembo" al comando di vari gruppi. Giovane dai trascorsi sportivi,
fu bravo calciatore nel ruolo di ala sinistra. Giocò nella squadra del
Liceo Scientifico che frequentò a Napoli. Nel dopoguerra si laureò in
Matematica-Fisica ed Ingegneria e si diplomò in pianoforte al
Conservatorio di San Pietro a Maiella. Insegnante di Matematica e Fisica al
mitico Istituto "E. Pantaleo" sin dai primi anni di fondazione e
assistente alla Facoltà di Agraria, Presidente dell'Unitalsi e amico di
Enrico De Nicola (1877-1959, dal I° gennaio all'11 maggio 1948 primo
Presidente della Repubblica Italiana), ebbe altre soddisfazioni sotto
l'aspetto professionale che ottenne all'estero, in particolar modo in
Africa.
Insegnò per nove anni a Il Cairo (Egitto), ove divenne Preside e
Supervisore di tutte le scuole inferiori, medie e superiori. In Somalia
fondò la prima Università di Agraria e divenne l'esperto per i paesi in
via di sviluppo nelle scuole italiane per i locali somali. Si recò, dopo un ritorno a casa, in Nigeria presso
l'Eni.
Gli inizi politici lo vedono impegnato ne "L'uomo qualunque", movimento
politico fondato a Roma nel 1944 (detto anche qualunquismo) dal
commediografo e giornalista Guglielmo Giannini (1891-1960). Ubaldo ne istituì
una sede a Torre del Greco alle spalle del cine-teatro "Garibaldi". Poi passò
nella Democrazia Cristiana quale indipendente; con i suoi meritevoli
trascorsi di consigliere ed assessore fu eletto Sindaco del Comune di Torre
del Greco il 25 giugno 1956 (si dimetterà l'8 marzo 1957).
Nella storica circostanza fu accompagnato dalla sede comunale alla propria
abitazione in via Circonvallazione n. 130 dal Comandante Enrico De Gaetano e
dal Corpo dei Vigili Urbani della città. Durante il percorso fu acclamato e
complimentato dai festanti cittadini che furono ben lieti della sua nomina a
primo cittadino.
Il 1956 fu, purtroppo, un anno "tragico" per la tradizione marinara
italiana e torrese; infatti il mattino del 26 luglio '56 alle ore 10,09
locali, dopo circa undici ore di agonia affondava nelle acque del Nord
Atlantico presso l'isola di Nantucket (a quasi 160 miglia da New York), la
T/N "Andrea Doria" (vanto della Marina Mercantile italiana) a
causa della sventurata collisione con la nave svedese "Stockholm".
Nell'occasione il neo sindaco diede disposizioni affinché l'Ufficio Postale
in via Vittorio Veneto (inaugurato l' 11.12.1955, ex palazzo di proprietà Lubrano) fosse aperto per l'intera notte per la ricezione di messaggi e
notizie da parte delle Autorità e dai numerosi marittimi torresi imbarcati
sul transatlantico italiano, per i quali agli inizi di settembre (ritornati a casa) si attivò con concreti aiuti, finalizzati a migliori condizioni
lavorative.
Coniugato con Carmelina De Cuocis, nata a
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Le foto
mostrano Ubaldo Nardi (Il Gentleman") in una Immagine del 1997 e nel
settembre del 1958 a Palazzo di Città insieme coi naufraghi
dell' "Andrea Doria"
Napoli nel 1921 da Luigi
(rappresentante di una ditta di stoffe) e da Ida Solini (originaria di Fermo
e vissuta a Milano), il cui zio Eduardo fu Generale di Divisione (deceduto a
89 anni nel 1964), ottimo Ufficiale, molto buono, intelligente, sincero, leale,
buono a
tutto, un grande lavoratore, profondo conoscitore di uomini e cose,
pluridecorato con le seguenti onorificenze: Croce di Cavaliere dell'Ordine
militare di Savoia, dei Santi Maurizio e Lazzaro, Commendatore dell'Ordine
della Corona d'Italia e dell'Ordine coloniale della Stella d'Italia, Croci
al merito di guerra.
L'antico fabbricato di proprietà "De Cuocis" attualmente è
ubicato in via G. Beneduce, 2 confinante con la villa Nardi (costruita nel
1928; ex discarica, ricordata come "'u fuosso 'ldda Nunziata", poi
vallata con giardini e frutteti; confinante coi binari della Circumvesuviana
che transitava, in via Martiri d'Africa) in via Circonvallazione fino al
civico 120.
Dall'unione con Carmelina sono nati Enza (1949) che vive a Roma
e Luigi (1959), esperto in terapie "naturali". Quando Ubaldo si
dimise dalla carica di primo cittadino, ci fu un certo malcontento in città
ed uscirono dei manifesti da parte di gruppi di cittadini che a chiare
lettere così recitavano: "Vogliamo il sindaco galantuomo".
Difatti egli era una persona perbene, signorile, ricco di finezza e
correttezza di costumi e modi: in poche parole un vero "gentleman", un
aspetto che lo ha sempre contraddistinto. Suoi fratelli: Enrico (1918),
dottore in Giurisprudenza, dopo la licenza liceale, si arruolò in Aviazione
(Corso Allievi Piloti a Pescara) con destinazioni Caserta e Forlì.
Dopo
l'armistizio dell'8 settembre 1943, fu fermato dai tedeschi a Cassino, ma
con un lasciapassare firmato dal Generale Albert Kesselring(1885-1960) riuscì
a raggiungere Napoli. Ritornò a Forlì poi a Roma.
Aderì alla Rsi (Repubblica Sociale Italiana) agli ordini del Maresciallo
d'Italia Rodolfo Graziani. Combatté da Ufficiale le lotte partigiane in
provincia di Varese; si trovò a Milano quando a piazzale Loreto furono
esposti i cadaveri di Benito Mussolini, Claretta Petacci ed altri gerarchi fascisti
(Aprile 1945). Si congedò
col grado di soldato semplice.
Matteo, Procuratore della Repubblica a
Potenza, deceduto nel 1980; ex combattente, Ufficiale dell'Esercito,
impegnato sul fronte di Cassino.
Mario, Capo dell'Archivio Notarile a S.
Maria Capua Vetere (CE), deceduto. |