Quelle vetrine di
una volta
di Peppe D'Urzo
Durante
la Festa dei Quattro Altari e quella della Immacolata, fino a qualche tempo
fa nella nostra città era in voga un famoso concorso sponsorizzato dal
Comune e dall'Associazione commercianti. Si trattava del concorso "La
vetrina più bella". Spesso il primo premio era conquistato dai F.lli Garofalo, gioiellieri di via Beato Vincenzo Romano. Un tratto di strada che
appartiene alla storia di Torre del Greco che ha visto transitare, alla
fine del settembre 1943, le truppe alleate provenienti da Salerno e dirette a
Napoli.
Molti negozi hanno contribuito a dare lustro e popolarità a questa zona, prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Fra i più famosi da ricordare: G. Blanco (bar-gelateria), Raffaele Ascione ('a vuzzolosa", salumeria),
Apreda (ferramenta), Mattia Mazza (cartoleria), F. Carbone (pasticceria), Salerno
(Tutto per tutti), "Tore 'u giurnalista" (venditore di giornali),
B. Vitiello ("'u pannezzare"), Scarfogliero (lana), Palomba Villano
(antica ferramenta), Cuomo (radio-tv), Quagliarini (radiotecnico), 'u
cambiamonete (diventato poi pompe funebri Quattruramello), 'a Cardinale (bar-gelateria
di F. Sorrentino), lacomino (macelleria), Reccia (ottico), Albanese
(maglieria), i "Banchi dell'acqua" agli angoli di via Gradoni e
Canali, e via Gradoni e Cancelli, M. Garofalo (orologeria-gioielleria) fra i primi
gioiellieri torresi unitamente agli Ascione, Rivieccio e Mancuso, Sequino (prima cappelleria
e poi abbigliamento uomini), Romito (bar prima dell'ex sede della Banca di
Credito Popolare) ed altri che sì sono susseguiti.
Corre l'obbligo di ricordare e "omaggiare" l'epica ed umana figura
del comm. Michele Garofalo, splendida figura di galantuomo il quale iniziò
l'attività commerciale nel 1931 in via Fontana, nel 1939 in via Comizi
(attuale "La Fedelissima" istituto di vigilanza privata) e nel
1940 in via Romano (odierna pasticceria di Michele Ripa). Fu allestito un
altro esercizio quasi di fronte (attuale "Evergreen Casual Collection")
al civico 35, per la vendita di orologi e poi di tessuti. Il negozio fu
condotto dai figli tutti ormai in pensione: Raffaele (che aprì un negozio di
gioielli e coralli a Lacco Ameno), Aniello (vive a Prato ma viene spesso a
Torre), Vincenzo (artista di presepi in coralli e affini).
L'altro figlio, Bartolo (morto a febbraio del '95) aprì una gioielleria in
via Vittorio Veneto, gestita attualmente dai figli. Tale attività finì
nel mese di aprile 1983, calando il sipario sui
simpaticissimi ed affabilissimi fratelli che si |
ritirarono in buon ordine.
Fu una grossa perdita per i cittadini del luogo.
Il
nome del comm. Michele è ricordato, a mo' di stampa, nell'orologio del
campanile della chiesa di S. Croce. L'allora parroco don Stefano Perna volle
commissionare un orologio da installare nel campanile e si rivolse alla
ditta dei F.lli Garofalo che, per onor di memoria, vollero che fosse inciso
il nome dell'illustre fondatore, appunto, Michele cui, in seguito, per i
suoi trascorsi sportivi, e promotore di tante iniziative, furono dedicati
alcuni tornei cittadini di podismo su strada che ottennero lusinghieri
successi.
Ma fra i tanti ricordi che i Garofalo conservano, il più significativo era
costituito dal concorso delle "vetrine più belle". Una passionale
ed emotiva competizione che coinvolgeva i commercianti torresi, impegnati ad
allestire le vetrine dei propri esercizi. Più volte il primo premio era
vinto dalla ditta Garofalo, grazie alle artistiche ed inventive virtù di
Vincenzo. Concludendo, molti torresi ricorderanno con simpatia, un orologio
("Tecnos") collocato all'esterno del negozio. Era un riferimento
orientativo per coloro che vi transitavano innanzi. Da menzionare, inoltre,
che i Garofalo sono stati grossi appassionati e tifosi della Turris sia dai
tempi del campo "Fienga". Attualmente seguono con interesse le
sorti della squadra "corallina".
Vincenzo è stato dirigente della
Camaldolese nella metà degli anni '70.
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