Luigi
Borriello, vigile
di Peppe D'Urzo
Luigi
Borriello era nato a Torre del Greco il 16.03.1920 ed ivi deceduto il
04.01.1996, da Giovanni, padrone marittimo; combattente nella guerra italo-turca e in quella del 15/18; richiamato dopo la conquista
dell’Impero in Eritrea (1936), ebbe il comando del gruppo dragamine
“32” in quel di Brindisi,
ove per un certo periodo abitò con la famiglia, e da Maria Felicia
Bottiglieri, casalinga. Tre furono i figli: Luigi, Giovanni (1922),
presidente dell’Ass. Combattenti e reduci sezione di Torre del Greco e
Mario (1923, poi deceduto; militare in Marina a Livorno; incisore di cammei,
marittimo e dipendente dell’Italsider a Brindisi).
Originario di via Gaetano De Bottis n. 53 (“’u vico 'dda croce”),
dopo le scuole elementari e d’avviamento, nel 1938 si arruola volontario
nella Regia Marina, andando a Pola (allora italiana) per un corso di
segnalatore (marinaio addetto a servizi di vedetta e segnalazione); viene
inviato nel 1940 a Tobruck (Libia) per imbarcare sulla nave militare “San
Giorgio”, ove trovò la morte Italo Balbo (1896/1940), il governatore
della Libia, nell’abbattimento
del suo aereo per errore della contraerea italiana. Dopo la disfatta
italiana con la ritirata dalla Cirenaica e Tripolitania, imbarcò sul C/T
“Vivaldi”. Si incontrò nel giugno del ’43 a Napoli col fratello
Giovanni, anch’egli sotto le armi come radiotelegrafista in Marina;
imbarcato sulle corvette “Antilope”, “Artemide” e “Persefone”;
su quest’ultima fece una missione “top secret” da Gaeta a Ventotene
nella notte fra il 27e 28 luglio 1943; da qui a Ponza ove fu condotto in
esilio S.E. il cav. Benito Mussolini, l’ex capo del fascismo.
Luigi fece ritorno a Pola per un altro corso in s.p.e. (servizio permanente
effettivo) sempre come segnalatore, e, da 2° Capo doveva avere i galloni da
maresciallo. Dopo i primi giorni dall’annuncio dell’armistizio dell’8
settembre ’43 in cui tutto si collassò con il totale sbandamento delle
Forze Armate italiane, fu preso a Venezia dai tedeschi e condotto in un
campo di prigionia in Germania. Rientrò in patria a fine guerra nel 1945.
Riprese servizio a Roma al Ministero Marina fino al congedo avvenuto nel
1951. Ricevette una croce d’argento dal Ministero della difesa Marina per
anzianità di servizio (anni 16) e al merito di guerra: “Al 2° Capo Luigi Borriello, per il secondo ciclo della guerra 1940/43, imbarcato per tredici
mesi su nave ausiliaria, disimpegnava con coraggio il suo dovere; da
febbraio 1941 a maggio 1942 – Roma, 13 luglio 1955”.
Entrò nel Corpo dei Vigili Urbani del nostro comune in data 01.09.1952,
fino alla pensione avvenuta il 01.04.1978 (con medaglia d’oro - ricordo).
Si unì in matrimonio nel 1943 a Torre con Rosa Linterno; figli: Rosa
(coniugata Cuciniello), Giovanni (prof. di matematica), Maddalena (coniugata
A. Mellone), e Patrizia. Abitazione al c.so V. Emanuele, di fronte la Villa
Comunale. Don Luigi era una persona alquanto precisa, dal carattere forte e
deciso sin da giovanotto; riusciva sempre ad imporsi e a volerla vinta.
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Sempre ligio al dovere durante le ore di servizio, spesso intransigente ed
inflessibile.
Una volta fu costretto ad elevare una contravvenzione ad una zia, di nome
Carmela, che lavando il balcone di casa, fece cadere giù dell’acqua.
Lo ricordiamo negli ultimi anni di servizio al C.so V. Emanuele/ang. Circonvallazione
(“abbasc 'addu Cianfrone”), dirigere con determinazione ed
autorità il traffico ed elevare multe al Codice della Strada agli
automobilisti indisciplinati, con quella “sua” penna un po' lunga ed
“affioccata” all’estremità. Era una vera istituzione per l’intero
Corpo dei VV.UU. locali; era un uomo tutto d’un pezzo ed apparteneva alla
“vecchia guardia”. Era solito intrattenersi coi colleghi coi quali
aveva trascorso molti anni lavorativi al servizio della cittadinanza: S.
Abilitato, A. Zeppetella, Vitello, F.Palumbo (“Ciccio l’acquaiuolo”),
ecc. Appassionato di sport (calcio) e TV (telegiornale); nel tempo libero
scendeva un po' in villa comunale o andava a trovare la figlia che aveva una
pasticceria in via Nazionale (zona Sant’Antonio).
Salutiamo con affetto e
stima il genero Antonio Mellone (classe 1948), anch’egli Vigile Urbano del
nostro comune (ex marittimo), in servizio dal 08.02.1979 e pensionato dal
01.11.2005 ed il cugino F.sco Giovanni Bottiglieri (classe 1949), detto
“’u brindisino”, ex dipendente dell’Alfa Sud.
Le foto: Luigi Borriello prima del decesso; in divisa da militare
(Taranto anno 1941); con alcuni colleghi VV.UU. nella sede di via Falanga;
in una befana del Vigile (anno 1956), è a destra della pedana.
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