Vittorio
Quartuccio e la
passione per l'arbitraggio
di Peppe D'Urzo
Per
un appassionato, diremo "Patuto" di calcio come lui ed in particolar modo,
del mondo arbitrale, parlare di avvenimenti calcistici è un vero piacere. Si
tratta di Vittorio Quartuccio, nato a Torre del Greco il 19.01.1947, da
Antonio, dipendente dell'ex pastificio Landolfi in via Circonvallazione, e
da Carmela Spagnolo, casalinga. Antonio, nativo di Torre Annunziata,
militare nella Regia Marina, imbarcato, fu fatto prigioniero durante la
seconda
guerra mondiale dai tedeschi; fece ritorno a casa nel dopoguerra; deceduto a
50 anni.
Ebbero cinque figli, quattro maschi ed una femmina. Vittorio, originario di
via Purgatorio n. 14, poi in via G. Bottis e via D. Colamarino, effettuò gli
studi alla "Nazario Sauro" e al "Cristo Re" di Portici. Sin da ragazzo
imparò il mestiere di pittore-imbianchino, iniziandosi con "'Mastu Luciano"
(Luciano De Filippis) e Raffaele Di Maio; in seguito, si mise in proprio
fino alla pensione, anno 2000; da ricordare una parentesi lavorativa di
circa tre anni come operaio presso il pastificio Landolfi. Bravura,
professionalità e serietà sono state le prerogative della sua attività
artigianale; i lavori da lui portati, con la dovuta precisione e abilità, a
termine, sono sempre stati apprezzati dalla vasta clientela cittadina e non.
L'amore per il calcio l'ha avuto sin da ragazzo; quel calcio incontaminato
di una volta che appassionava e coinvolgeva tanti giovani che, rincorrendo
un pallone, sognavano di diventare qualcuno nel mondo della "pelota".
Era tifoso
della Fiorentina, con nel sangue strati di color "viola" e simpatizzante di Kurt Hamrin (nato a Stoccolma/Svezia il 19.11.1934), famosa ala destra,
detto "L'uccellino", proveniente dall'A.I.K. di Stoccolma, che ha militato
nella Juventus, Padova, Fiorentina (dal 1958/59 al 1966/67), Milan e
Napoli; altri giocatori "viola" che gli sono rimasti nel cuore sono
Giancarlo Antognoni e Daniel Batistuda.
Ricorda con orgogliosa commozione
gli organici della Fiorentina, campione d'Italia nella stagione 1955/56:
Sarti, Toros, Magnini, Cervato, Batoli, Chiappella, Rosetta, Segato, Orzan,
Scaramucci, Julinhe, Gratton, Virgili (detto "Pecos Bill"), Montuori, Prini,
Bizzarri, Mazza, Carpanesi; allenatore F. Bernardini; e nella stagione
1968/69: Superchi, Logora, Mancin, Esposito (il buon "Ciccio", allenatore
anche della Turris con promozione in C/1 qualche anno fa), Ferrante, Brizi,
Rizzo, Merlo, Maraschi, De Sisti, Amarildo, Chiarugi, Stanzial, Pirovano,
Concetti, Danova, Mariani, Bandoni; allenatore B. Pesaola ("Il petisso").
Più di una volta si è recato allo stadio comunale di Firenze a vedere gare
dei "viola", specialmente, quando il Napoli vi si recava in trasferta.
Rivolgiamo un omaggio ad altri tifosi, oltre a Vittorio, della
Fiorentina: E. Adami, M. Brancaccio, i f.lli G. e S. Colantonio, C. D'Auria,
G. Finali e figlio, A. Fusco, R. Raiola, R. Roma, F. Scognamiglio, Giannini,
G. Tesoriero, ecc. .
Altra squadra di cui è tifosissimo è la Turris, e non poteva essere
diversamente; la segue sin dai mitici anni '60; erano i tempi del campionato
di promozione e serie D.
Vittorio ha dei trascorsi calcistici come
attaccante nelle giovanili dell'Alba Primavera, dell'Audace, De Nicola
(anche il fratello, detto "Tattà" vi ha militato come terzino dx.) e Kurt
Hamrin (campionato c/o i Salesiani a villa Favorita in Ercolano) coi vari
C. Scognamiglio ("Otello"), S. Langella, E. Ercolanese, D. Campaniello, G. Di
Salvatore, M. Ascione, G. Formicola, D. Esposito, C. D'alessio, C. Ciliberti,
G. Oliviero e C. Noviello. Verso la metà dei pionieristici anni '60, animato
da una forte volontà e fiammeggiante desiderio per il calcio, si iscrisse
ad un corso per arbitri della F.i.g.c.; alcuni suoi colleghi furono i vari
Picardi, Cataldo, Cantalamessa, Loffredo, Di Donna (il compianto "Tore
Facchetti"), ecc.
Arbitrò col giusto piglio; fu intransigente e dalla
facile espulsione, decretando molti calci di rigore. Rimase nella famiglia
arbitrale (con sede in via Circonvallazione e poi a Ercolano) per cinque
anni fino alla prima categoria.
Fra le tante gare arbitrate sugli infuocati campi della Campania, ricorda
quell'Alba Goriziana-San Giuseppese in quel di Arco Felice a Pozzuoli;
annullò un gol su segnalazione del guardialinee (attuale assistente) con
conseguente fuga negli spogliatoi. Molto richiesto per vari tornei,
(aziendali, enti comunali, VV. UU., sulla spiaggia, ecc.). Da qui, gli prese
dentro la passione per l'arbitraggio, seguendo le "gesta" di arbitri famosi
tra cui il nostro Concetto Lo Bello che ha simboleggiato l'Italia su quasi
tutti
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Le
foto: Vittorio Quartuccio in divisa da arbitro; il figlio Antonio (anno
2003); l'arbitro internazionale Concetto Lo Bello in Russia-Germania
(semifinale Campionato del Mondo in Inghilterra, anno 1966); l'ala destra Kurt Hamrin con la maglia della Fiorentina (1965/66).
i
campi d'Europa. Vittorio lo ha sempre considerato il migliore, anche a
livello internazionale; l'ha conosciuto di persona all'hotel "Royal" a
Napoli. L'onorevole Lo Bello, sempre
garbato e signorile, è deceduto nel 1993; altri, arbitri internazionali
Ortiz De Mendebil (spagnolo), Klain (israeliano), Kohl (austriaco), Vautrot
(francese), Linemayr (austriaco) e Pilotai (ungherese). Fra gli italiani
Barbaresco,
Denegali, Agnolin, Collina e Trefoloni.
Gli è rimasta scolpita nella mente una gara di serie D, girone "G" nel
campionato 1969/70 della Turris sul difficilissimo campo di Pagani, in cui
il sig. Cespites di Lanciano Terme continuò la gara pro-forme con un gol
fantasma dei locali ai 75' del secondo tempo con le reti di recinzione
divelte dagli inferociti tifosi della Paganese; la Turris vinse la partita
per 0/2 a tavolino; sul campo finì 1/1; era domenica del 19.04.1970. Per i
campionati di serie D e C, il buon Vittorio conosceva tutti gli arbitri
impegnati che scendevano su difficili campi, spesso polverosi ed in terra
battuta... Altri "malatoni" del calcio di allora con l'hobby di "savoir" gli
arbitri, sono stati S. Passerella e M. Panariello; per loro non v'erano
"segreti" nel vasto mondo arbitrale italiano.
Vittorio, coniugato con
Raffaella Accardo (dipendente dell'ist. "Don Orione") ha un figlio, Antonio,
tifoso del Napoli e della Turris; frequenta la scuola professionale "Degni";
vorrebbe diventare attore e gli piacerebbe entrare nel cast di "Un posto al
sole".
Al nostro ex imbianchino ed arbitro piacciono molto i Kolossal cinematografici di una volta: "Quo vadis?", "I dieci comandamenti", "Il re
dei re", "Ben Hur", unitamente ai classici western coi grossi calibri del
tipo di J. Waine, G. Kooper, B. Lancaster, K. Douglas, G. Peck, C. Eastwood, D.
Martin, L. Cleef, E. Wallach, Lee Marvin, H.Fonda C. Bronson ed altri; tante
le pellicole di storie fra romani e greci che andavano per la maggiore con
le mitiche figure di Maciste, Ursus, Spartacus, ecc. Oltre al calcio e gli
arbitri famosi, segue la box (Mazzinghi, Benvenuti, Clay, Loy) ed il
ciclismo (Anquetil, Van Loy, Gimondi, Adorni, Motta, Merx. Segue sempre la
Fiorentina e del mondo calcistico attuale non è tanto entusiasta. "Il calcio
moderno -afferma- sta andando alla rovina, meglio quello di prima".
Abitualmente frequenta "Capo Torre", ove si intrattiene a discutere di
calcio ed altro con gli amici di sempre... |