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Mario 'u sarto
di Peppe D'Urzo


"Ago forbici e tanta fantasia. Sono le armi del sarto, un artigiano specializzato nella produzione di abiti su misura per donne e uomini: dal Tailleur all'abito da sposa, dai pantaloni alla giacca, al cappotto per l'inverno alla camicia stravagante per il cocktail e la cena con gli amici. Un lavoro creativo e ben remunerato che soffre, però, di un vero e proprio ricambio generazionale".
                   da: II Gran Maestro dell'ago e del filo (sarto)

Mario Vitiello "festeggia" i suoi cinquanta anni di sarto, un'attività fra le più antiche e nobili nel mondo artigianale. Ne e molto fiero... In essa vi ha riversato tutte le sue energie e quella passione innata di chi comincia sin da ragazzo, intravedendo, magari, un roseo futuro per il tempo che verrà... E senza alcun dubbio il tempo gli ha dato ragione; infatti oggidì continua, anche se con ritmi piu blandi, a praticare questo mestiere antico e mai scomparso del tutto. E' stato sempre in grado di realizzare abiti, in tutti i loro passaggi: dal modello al taglio della stoffa, dalle misurazioni e correzioni alla cucitura, rifinitura e stiratura; inoltre esperto dell'eseguire vari tipi di orli, tasche, colli, maniche ed asole, assemblare e confezionare le diverse parti dell'abito. Mario 'u sarto, cosi chiamato e conosciuto, è nato a Torre del Greco il 06/04/1942, dalle parti di Cappella Nuova (ncopp 'u monte), da Francesco, marittimo/fuochista, e, da Eleonora Costabile (della stirpe "I sasana"). Cinque figli: 3 maschi e 2 femmine (Rosa e Maddalena, decedute). Aveva circa 2 anni quando il padre nel marzo del '44 osservava la lava del Vesuvio dal tetto di casa, per poi decidere eventuali spostamenti della famiglia sul Colle Sant' Alfonso. Mario, che per linguaggio familiare paterno vien detto anche "u pateterno", frequenta le scuole elementari nell'ameno verde delle ridenti zone natie... Coi coetanei si correva e giocava nei viottoli di campagna e nelle terre adibite a frutteti, ove spesso si trovavano residui della II Guerra mondiale, del tipo bossoli di proiettili, quelli grandi in cui si conficcava un chiodo dentro, e, con lo spago, si facevano strofinare al muro. . . Dalla metà degli anni '80 fino alla pensione è stato operatore scolastico c/o il quinto Circolo didattico "Nicola Giampietro" (direttore: Gioacchino Raiola) in via Nazionale. Sin da ragazzo, grazie al padre , si dedicò all'attività di "tailor", lavorando nella sartoria di Raffaele Sorrentino al C.so Umberto I ("' mmiez a San Gaetano), carpendone i più reconditi segreti.. . Verso i 19 anni aprì un piccolo laboratorio iniziando con vestiti, soprabiti e cappotti maschili e qualcosa di femminile, con vetrinetta sulla strada in via Crocifisso, attiguo alla sua abitazione. Erano i tempi della beata gioventù. L'acquisto della prima vespa "150" con l'amico P.le Sorrentino (Pascale 'u biondo e figaro) con lunghe traversate sulla costiera sorrentina ed amalfitana. I primi balletti a casa di amici... e alla fine la madre di Pasquale preparava qualcosa da mangiare al ragazzi sul tardi dopo le dilettevoli note musicali con piacevole dancing... Mario, persona moderata, discreta e modesta, dai 22 al 28 anni ha avuto momenti difficili nell'attività, sacrificandosi giorno e notte. Un suo amico sarto, dietro compenso, dopo le sue ore lavorative, gli dava una mano nelle ore serali e notturne. Un lavoro il suo come quello del marittimo che, per esigenze di copione, si assenta dalla vita. . . Solo con un ardente inclinazione e grande attaccamento è riuscito a raggiungere 50 anni di onorata operosità. Non si è mai lodato o esaltato del suo artistico operato, sono gli altri, ben stimandolo, a parlare per lui. . . Vasta è la clientela che frequenta il suo atelier, ove ha iniziato con una classica "Singer", pagata un poco alla volta e gelosamente custodita; attualmente ha una "Necchi" per cucire. Tutti lo apprezzano per le sue capacità creative e professionali. La sua è stata una passionale missione... Al presente si "gusta" la vita con partitelle di carte (tresette) con gli amici; fa coppia con l'ing. Nino Battiloro; segue i programmi TV, quelli di salotto; molte gite anche all'estero con l'amico G.nni Garofalo (furmecone). Tifoso del Napoli e della Turris che ha seguito sino alla serie C.
Coniugato con Maria Micora, casalinga, i figli: Francesco, ufficiale dell'esercito, spesso in missione oltr' Alpi. Nel 12 Novembre 2003, quando avvenne l'attentato di Nassirya

 

 

LE FOTO: INTERNO DELLA SARTORIA Di RAFFAELE SORRENTINO AL C.SO UMBERTO I (MARIO E IL SECONDO DA DX ANNO 1995 - ESTERNO DELLA STESSA SARTORIA ANNO 1958 - NEL SUO PICCOLO LABORATORIO IN VIA CROCIFISSO (FEBBRAIO 1998) - IN GITA ALL'ESTERO
 

(Iraq) ove perirono 19 italiani e 9 iracheni, era da poco uscito dalla base "Maestrale" per pattugliamento con altri militi quando un carnion suicida esplose sul cancello d'entrata; e Gaetano, ingegnere. Una nipote: Vera (figlia di F.sco)."La mia immensa ed intima soddisfazione - conclude l'affabile e garbato Mario - è quando vedo entrare nel mio locale, un vecchio cliente. . . E' qualcosa di indescrivibile che nessuno può capire: solo gli artigiani del ramo . . ." E' questo un tangibile e chiaro esempio di una occupazione lavorativa che, nella scala dei valori etico-sociali si è rilevata per lui, preziosa, riguardevole e di grande rilevanza