Via Teatro
"Aret 'u Triat"
di Carlo Boccia
"Scusate, dov'è via Teatro?", domandò un uomo ad una persona del posto; "qua
dietro" fu la risposta, poi aggiunse "Qua è tutto 'nu triato". La strada
prende il nome dal teatro "Aurora" fondato nel 1849; dopo il 1860 con
l'unità d'Italia, fu cambiato il nome in onore a Garibaldi, diventando anche
sala cinematografica, purtroppo non si sa chi fu l'architetto. All'entrata
di questa strada (fino a poco tempo fa) dalla via Beato V. Romano, c'era in
alto una struttura in ferro battuto che si abbassava azionando una corda
dove si applicava il cartellone pubblicitario del film in visione (vedi
disegno grafico dimostrativo). Entrando nella via, dopo un breve percorso,
si arriva in uno slargo (via Giardini gradini a teatro) sulla sinistra c'è
un porticato; in fondo a destra vicino all'entrata di un edificio c'e uno
stemma nobiliare, e in fondo a sinistra delle gradinate che portano al corso
Umberto I. Continuiamo per la via e ci troviamo in una piazza, dove al
mattino si svolge il mercatino rionale; due targhe varie indicano il luogo
come 1^ Trav. Teatro e 2^ Trav. Teatro. La piazza non ha nome. Questo è
dovuto al fatto che in questo luogo esisteva il vecchio teatro Aurora, poi
Garibaldi funzionante fino a gli anni 50; il 4 aprile 1964 crollò, e
diventato un rudere fu abbattuto alla fine degli anni 80 perché pericolante.
Ma la toponomastica è rimasta invariata. Questo teatro è stato per 100 anni
il centro della vita artistica di Torre del Greco, ed era molto carino, fu
costruito con vero amore artistico ed i torresi erano orgogliosi di esso;
aveva i dipinti di tela sul soffitto, quelli del sipario verticale e il
telone con soggetti rnitologici, decorazioni dell'arco del proscenio,
poltrone tappezzate ed in legno. Sui parapetti dei palchi c'erano i ritratti
di grandi artisti, da Mimì Maggio padre dei fratelli Maggio, Giuseppe Pica
padre di Tina Pica, Elvira Donnarumma, Armando Pasquariello, Gustavo De
Marco da cui Totò copiò le movenze del corpo, il maestro E. Tagliaferri
direttore d' orchestra, il violinista Landi, padre del coreografo della TV,
Gino Landi, nonché la diva Tina Di Lorenzo che qui debuttò a 13 anni e che
mai dimenticò. Ancora pochi passi e ci troviamo in una vasta area, a destra
c'è il 2° vico Orto Contessa che con dei gradini portano al corso Umberto I,
a sinistra c'e un rettangolo di giardino recintato con cancellate di ferro,
un edificio con una torre merlata, sotto una meridiana con la scritta 'Tempo
vero", e una bella loggia con pergolato. Sembra di stare un luogo
rinascimentale, dei tempi di Giulietta e Romeo, ma la realtà quotidiana del
mercato le sue voci, rumori e problemi lo fa passare inosservato. Questa
zona era chiamata "U largo 'i Barzinetto", una storpiatura del
cognome Pansinetti, un incisore di corallo, che qui venne da Roma, agli
inizi del '800, che insieme al padre adottivo Filippo Gagliardi diventarono
padroni di un intero quartiere. (Continua)
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LE FOTO: LARGO DOVE
C'ERA IL TEATRO - FACCIATA TEATRO GARIBALDI- PIANTINA DEL TEATRO - Prp.
VILLANI, TORRETTA E MERIDIANA - DISEGNO DIMOSTRATIVO DEL CARTELLONE.
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