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Agostino Lombardo,
bravo artista decoratore

 
L' arte della decorazione (atto, effetto del decorare; insieme di ornati ed elementi architettonici di un edificio o di una sua parte, che per ritmo, colore, rilievo concorrono ad abbellirlo) l'ha acquistata come un novizio apprendista dell'eccellente maestria ed esperienza del padre Carmelo Lombardo (cognome di origine siciliana), da tutti conosciuto e ricordato come "Carmelo 'u pittore" (23/11/1916 - T/Greco - 11/02/1996), decoratore/scenografo (sale, chiese, scene teatrali, 4 Altari, e progettista (con torrette) di luminarie. Militare in Esercito; padre di otto figli, di cui Agostino è il primo.
Agostino è nato a Torre del Greco il 04/04/1942; originario di C/so Cavour, dopo le scuole dell'obbligo, frequenterà l'Istituto d'Arte in piazza Luigi Palomba ("'mmiez a Torre") fino al quarto anno. Sin da ragazzo, attratto dall' "ars" pittorica, aiuta, con la dovuta e spontanea naturalezza e col piglio dell'espressione del bello, il diletto genitore nei suoi impegnativi e solenni lavori, addottrinandosi con abilità negli accorgimenti, metodi e tecniche del mestiere.
"Tale padre, tale figlio".  È l'unanime parere di molti addetti al lavoro.
Pioniere dell'arte altaristica tradizionale. Ha esteso con continuità, promulgandolo nel tempo, il "filone" dei grandi maestri Nicola Ascione ("Niculino"), Enrico Taverna, Di Maio, Sammarco, ecc. Ha realizzato vari Altari per la nostra festa tradizionale, i cui logistici preparativi su grandi tele, montate poi su voluminose impalcature, lo hanno visto impegnato, come gli altri artisti partecipanti, a dipingere, una quindicina di giorni prima della festa, in ampi locali del tipo palestra scolastiche cittadine e gli ex Molini Meridionali Marzoli. In gioventù ha partecipato a varie manifestazioni e mostre a Torre, in Italia e all'estero. Iscritto all'U.C.A.I. (Unione Artistica Cattolica Italiana) "Beato Angelico" con sede in via S. Noto n. 5, da circa vent'anni.
Agostino realizzò nel 1991 un carro dell'Immacolata per la consueta e classica festa che si celebra l' 8 dicembre di ogni anno con processione per le strade cittadine, dal titolo: "Siamo tutti fratelli". I "characters" sul carro furono madre Teresa di Calcutta, che, inginocchiata guardava la Madonna, due giovani, uno bianco e l'altro nero, e bandierine in gran pavese di molte nazioni, fra cui quella russa tradizionale (coi simboli della falce e martello). Ci fu meraviglia ed inaspettata sorpresa fra la gente, fu un grosso successo; la fratellanza ed il bene fra gli uomini non avrà ostacoli e barriere; fu un accorato messaggio proiettato nell'attuale globalità di oggidì sul pianeta terra. Ha realizzato, con perizia e conoscenza, anche presepi.
Nel 1997 ne realizzò uno di grande dimensione, stile '700 della scuola napoletana, alla Mostra Nazionale dei "Cento presepi" (vi partecipò pure il nostro Vincenzo Garofalo). Ci fu nell'occasione il dovuto riconoscimento del papa Giovanni Paolo Il. Inoltre, agli inizi degli anni '90, prese parte ad una mostra presepiale organizzata dall' U.C.A.I. di Torre, denominata "I scuoglieri" (presepi più piccoli), creando come scenari, alcuni luoghi caratteristici torresi; ci fu una notevole affluenza di pubblico che gli tributò il dovuto "hommage". Ebbe, altresì, un'esperienza lavorativa come marittimo, imbarcando sulle navi della mitica società "Italia" in qualità di marinaio.
Una volta a bordo di una nave passeggeri in navigazione, durante uno spettacolo, organizzato dell'equipaggio del Circolo Mare, intervenne il compianto Nino Taranto, il quale, dopo essersi esibito alla sua maniera per il folto e caloroso pubblico, recitò "A Livella" del grande Totò. Agostino si attivò per dipingere una scena, adattandosi coi colori che riuscì a trovare a bordo; eseguì nella circostanza uno scenario ritraente un cimitero con viali e cipressi dell'effetto luce con bagliori luminescenti e infrangibili; riuscì a creare un ambiente "noir" dal vivo; l'esibizione del componimento poetico sortì un notevole successo fra gli uomini dell'equipaggio e dei passeggeri che andarono in visibilio; tanti furono i complimenti al progettista dello sfondo artistico.
Il Lombardo è una persona schietta, lineare, naturale e schiva. Si definisce un artista/pittore autodidatta, spontaneo ed autonomo. Predilige i dipinti di paesaggistica (pittura che ha per oggetto la natura, sviluppatasi nel rinascimento italiano e fiammingo, nel '600, nel '700 e largamente coltivata nel XX secolo con ricerche di nuove forme espressive) e nature morte che realizza con raffinata sensibilità ed uno stato d'animo liricamente commosso. Molte le recensioni sul suo filone pittorico da cui si evince che la sua arte, improntata ad un chiaro realismo, fa si che l'osservatore si trovi immerso, in paesaggi o scene di genere prettamente torresi, o di fronte a "nature morte", i cui oggetti possono toccarsi con mano. Innamorato com'è dei luoghi della sua adolescenza, Agostino sa cogliere l'opportunità di ritrarli in tagli di luce che, con personali giochi di plastico cromatico, gli offrono l'occasione di trascinare lo spettatore a godere sensazioni

che, purtroppo, nella vita moderna, vanno vieppiù spegnendosi.
"Amo la mia città, e, non potrebbe essere diversamente - conclude l'affabile e cortese maestro Agostino - in passato si viveva meglio e non c'era il consumismo di oggi. La nostra indole di dire spesso 'Abbuò nun fa nient,' difficilmente ci farà cambiare.
Il cambiamento radicale alla nostra città l'avrebbero dovuto dare i tanti marittimi torresi che hanno girato il mondo, attingendo il meglio di quanto hanno visto e vissuto negli anni di lunghe esperienze lavorative, toccando con mano, le altrui civiltà, culture ed usi e costumi."
Ha sempre cercato coi suoi quadri di creare delle occasioni per vedersi, incontrandosi e socializzare. "Mi piace vedere e far vedere la nostra città attraverso i miei quadri con occhio benevolo... ed è per questo motivo che il mio percorso pittorico negli ultimi anni mi ha portato a vederla sotto una luce diversa e in momenti diversi, dall'infanzia a quella attuale. E c'è sempre qualcosa d scoprire, perchè il mio paese è il più bello del mondo; mare, monti e colline, clima perfetto, tutto questo, quando entra nelle case attraverso le mie sensazioni, sviluppate pittoricamente, è per me fonte di piacere, perchè vuol dire che sono riuscito ad instaurare un rapporto col prossimo." (Da: Mostra d'arte di Agostino Lombardo: U.C.A.I. T/Greco - dal 9 al 17 novembre 2002). Ad majora a questo figlio d'arte che si è istruito da solo; lode e complimenti al suo virtuosismo, valore ed abile perizia nel progettare ed eseguire scenografie (Altari), macchine da festa e carri trionfanti.