Cento anni di felicità
"Chiarina a mare"
di PEPPE D'URZO
Una vecchia locandina pubblicitaria del 1951 recitava così: "Da Chiarina
a Mare ristorante-pizzeria, spiaggia della Scala, Torre del Greco;
diretta dal Comm. Salvatore Palumbo. Grandi locali con vedute
incantevoli, discesa a mare accessibile a tutti i convitati, massima
pulizia, trattamento familiare. Un'ora di gusto e cento anni di felicità
sempre da Chiarina a mare".
Questo famoso e conosciuto (anche oltr'Alpe) locale, è sorto alla fine
del secolo scorso e precisamente nel 1898 in via Calastro n. 28 e
confina con la storica struttura dell'ex macello comunale. I suoi
titolari furono Chiara Vitiello (detta "Chiarina"), donna dalle mille
risorse, abile tuttofare ed abbastanza scherzosa, deceduta nel 1945, ed
il marito Gaetano Palumbo, combattente della grande guerra (1915/18),
appassionato di barche a vela, deceduto nel 1944.
Il suolo su cui è stato costruito il ristorante è testimonianza di
colate laviche, di varie eruzioni del Vesuvio, che sporgono sulla
sottostante e magnifica spiaggetta con la sabbia di quel suggestivo
colore nero che è caratteristico di tutto il litorale torrese. Il buon
Gaetano perì nel 1944 a causa di bombardamenti aerei che distrussero
parte del "restaurant". Infatti, dopo la venuta degli alleati nella
nostra città, alcuni soldati americani, che erano soliti gustare il buon
cibo di "Chiarina", verso sera stavano mangiando all'interno dei locali,
quando all'improvviso caddero dal cielo alcune bombe (forse per la
presenza della jeep parcheggiata fuori la locanda), probabilmente di
origine tedesca.
L'affabile Chiara, spesso vestiva i panni della
burlona.
Si narra che un villeggiante del lido "La Scala" si fosse recato da lei
per chiedere un po' di prezzemolo, che si trovava ben lavato e tagliato
su di un tavolo da cucina. Lei, sorpresa e non sapendo di cosa si
trattasse, rispose di non averne; il tutto fu poi chiarito con la
spiegazione dialettale di "petrusino" in prezzemolo...
Una volta passò un aereo da turismo in zona che buttò giù un biglietto
per una prenotazione; |
questa si tramutò in un evento concreto; dopo un po' di tempo si presentò l'autore del "volantino" con la sua famiglia a mangiare le specialità della casa. Ne
rimase
affascinato e soddisfatto. Il locale passò in seguito alla figlia
Principia, coniugata con Giorgio Accardo (cameriere), coadiuvata dallo
zio Salvatore Palumbo (marittimo).
Attualmente è gestita dai figli: Ciro (1947) e Gaetano (1955), col
prezioso ausilio delle sorelle. Da ricordare, inoltre, una validissima
collaboratrice, Anna Vitiello, detta "'a zia piccirella", cuoca soprana
ed esperta in zuppa di pesce. Un articolo di giornale datato 1959,
incorniciato ed appeso all'ingresso, così riporta: "I reali di Svezia e
Danimarca, ospiti da "Chiarina a Mare" in forma strettamente privata; il
re Gustavo di Svezia, la regina di Danimarca, la principessa Margarétha
ed un personaggio della corte svedese, mr. Axel Brochins, dopo aver
gustato le specialità della casa, apponevano, su gentile richiesta del
proprietario, comm. Giorgio Accardo, le loro firme nell'album degli
ospiti d'eccezione; la soddisfazione dei reali fu immensa".
Tale album è gelosamente custodito come una reliquia dagli attuali
titolari. Altri illustri ospiti sono Totò, i De Filippo, Renè Claire
(regista francese), Lina Vertmuller, Roberto De Simone e tante comitive
(compagnie varie e pellegrini). Nel 1998 ci fu anche la presenza del
premier della Costa D'Avorio.
Oggi è rimasta immutata l'atmosfera ed il
fascino di un tempo, il cibo è sempre ottimo ed i complimenti si
sprecano. "Chiarina a Mare" è un'istituzionale garanzia; ma ciò che ti
prende dentro più di ogni altra cosa, è l'aria che si respira ed il
panorama che si presenta agli occhi di chiunque si affaccia da una
finestra di questa trattoria, che è diventata uno dei più famosi
ristoranti d'Italia.
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