Ewergreen
Gennaro Vanacore
di
Peppe D'Urzo
Spunta,
sul palcoscenico della vita, un altro "character" da mettere nel
novero dei personaggi della nostra versatile e multicolore città: Gennaro
Vanacore, fine affabulatore e spedito oratore di questioni calcistiche e
non; lo potremmo definire un "mixed" alla Italo Cucci e Gianni
Mina... Nasce a Torre del Greco il 16/02/ 1947 da Aniello, falegname, e da
Teresa Ruocco, detta "’A sarnesella" (famiglia paterna
originaria di Sarno/SA).
Il padre, militare nella Regia Marina, fu fatto prigioniero durante l’ultimo
conflitto mondiale e condotto in Germania; a liberazione avvenuta fece
ritorno a casa; emigrò nel 1946 in America; appena sceso dal "Conte Biancamano", attratto dal "sogno americano" decise di
rimanervi, lavorando come cameriere/interprete al Consolato spagnolo in
quel di New York. Gennaro, figlio unico, si è diplomato ragioniere al
mitico "E. Pantaleo" di via Cimaglia nell’anno scolastico ’70/71 (corso "E"); militare in esercito, specialità Genio (Btg.
Minatori, incarico 45); dopo il C.a.r. ad Arezzo, destinazioni: Udine e
Cerveteri (Roma). Ha giocato nelle file della gloriosa Loreto Storace nel
ruolo di mediano; sin da ragazzo ha avuto la passione per il calcio; la
sua prima gara vista al "Liguori" fu Turris – Ischia: 1-2 (13’
Di Meglio (I), 22’ Polese (T) su punizione, 27’ Formisano (T),
autorete) nella stagione: 1959/60, I ctg. "B". ? un evergreen
d.o.c. (di origine "corallina") ed ha sempre seguito, con pause
legate agli altri e bassi, la Turris.
Quel rammarico intriso di lacrime sulle tribune dello stadio Flaminio a
Roma in Turris – Sorrento del 02/06/1969 per il passaggio in serie C,
difficilmente lo potrà dimenticare..., come a Perugia in data 26/06/1994
in Turris – Sora, con i "ciociari" promossi in C/1 (dopo i
calci di rigore); nella circostanza radiocronò la gara come
commentatore/opinionista); insieme ad Antonino Odore. Molti i calciatori
in casacca "rosso corallo" che ha conosciuto: Marchitelli,
Battimiello, Cenci (coniugato con Enza Vitale, torrese), Arbitrio e
Sassanelli, un ragazzo per bene, umile, leale ed un vero atleta.
Fra gli allenatori: De Grandi e Maurizio Bruno, buon conoscitore di calcio
ed un uomo "di cultura umanistica e sportiva"; Losi ("Er core
de Roma"); essendo il Vanacore, un "sacchiano" convinto, stima molto
il nostro A.nio Merolla.
Gennaro è una persona provvista di notevole senso
critico; folkloristico, umoristico, scherzosamente pungente e sarcastico.
Spesso nelle discussioni più accese sulla "mattizzia" (burla,
scherzo), per mitigare gli animi, è bravo ed abile nel cogliere il
momento ed il lato comico, nel carpire "l’attimo fuggente" con la
facile barzelletta di circostanza...
"La mattizzia non è altro che il mostrar gioia dei
difetti altrui – come egli afferma – senza malizia e cattiveria,
riconoscendosi in essa". Coniugato con Anna Maria Abbagnano; quattro i
figli maschi: Aniello ("Nello"), Paolo, Mauro e Antonio. Serba
un ottimo ricordo di Catello De Rosa ("Catiello"), definito a
giusta ragione "La storia della Turris", un mancato attore
"scarpettiano" che passava dalle lacrime al sorriso con vivo "chaleur",
e, del grande maestro Franco Mannino ("Franchino ’a patana"),
il Gipo Viani di Torre del Greco. Premiato, unitamente ad altri
appassionati e tifosi, "Corallino d.o.c.", nei locali del Circolo
Nautico nella stagione: 1999/00; il premio fu istituito dall’ottimo
organizzatore Enzo, dott. Palomba, in collaborazione con Tele Torre. Come
opinionista della Turris, ha partecipato a "Giovedì Sport"
(condotto dal Palomba) e a "Telecapri Sport".
|
E'
stato conduttore di Radio Antenna Torre con ospiti in studio, fra
cui: Filippi (giocatore del Napoli), Orsi (Turris), Strino, Lopez
(allenatore) e l’ing. Gaglione (presidente); di "Giovedì Sport"
con Mario Carotenuto, de "Il minestrone" al sabato pomeriggio, con
Franco Toraldo; programma socio culturale e musicale e semiserie varie; di "Greatest hits" di domenica mattina, con Franco Gallo,
dedicati al talento di Elvis Presley, ed "Incursioni notturne" con
poliedrici personaggi, in collaborazione con Giulio Mazza. Un altro
personaggio a lui caro è il grande Donato Diario, etichettato come "Simply
red" (semplicemente rosso), grande anima e cuore
"corallino", intenditore di Turris in ogni stagione e ricordato
come "Matticari" (ex attaccante torrese).
Altre passioni:
cinema, teatro classico, ballo, canzoni, e da quel buon tempone che è, le
gag dell’umoristico contorno; attori preferiti: De Niro, Al Pacino,
Nicholson, Redford, Hoffman, ecc.; cantanti: E. Presley, Beatles, Queen,
Humpherdink, Sinatra, Dean Martin, B. Bucarach; la sua canzone preferita è
"My way", scritta da Paul Anka e di dominio della
"voice"; fra i cantautori italiani: Dalla, De Gregori, Venditti,
Zero e De Andre.
Gli vengono in mente i bei tempi dell’ "African
bar" e del lido "Miramare" in quegli incontaminati anni ’60
e ’70. Al "Miramare" si andava a ballare e si sono esibiti
alcuni cantanti fra cui: G Meccia, N. Fidenco, N. Soprano, ecc. Per molti
giovani di allora questo lido balneare costituì il trampolino per altri
palcoscenici del tipo Positano, Rimini, Viareggio e similari. Altro suo
grande amore l’Inter del mago Helenio Herrera. Nel ’64/65 si recò a
Milano in pullman con l’Inter Club di S. Maria a Vico (CE) per la finale
della Coppa dei Campioni fra i nerazzurri ed il Benefica; 1/0 per l’Inter
(’42 Jair) in una magica notte piovosa. Questa grande Inter fatta di
grandi uomini e campioni era planetaria ed avrebbe potuto conquistare
anche la luna...
Da attento osservatore ed ex attore di filodrammatica
(con Eduardo Pisapia) sui mali sociali nostrani, il coriaceo Gennaro si
auspica una rinascita della nostra città con il coinvolgimento di tutte
le forze sane; nello sport, con le dovute strutture logistiche a supporto,
e con il giusto piglio manageriale, con un marchio cittadino, magari
"corallino", bisogna investire sui giovani ed invogliare le
famiglie ad andare allo stadio...
La Turris la porta sempre nel cuore; quante gare fra le mura amiche ed in
trasferta, campionati, finali varie, ecc.; ricordi e ricordi...; la prima
squadra cittadina è un certificato di fede; "La Turris è una grande
incompiuta – conclude il Vanacore - mi auguro che le cose miglioreranno e
che non venga abbandonata al suo destino. Onore e merito a tutti quelli,
fra presidenti, dirigenti e tifosi che l’hanno portata a certi livelli;
un grazie particolare ai fratelli Acampora che hanno dato lustro e virtù
alla compagine "corallina". Spero che altre forze produttive
presenti sul territorio diano una mano all’attuale società per farla
ritornare grande e disputare campionati degni di nota"
Le
foto: Gennaro Vanacore (anno: 1980); mentre riceve il premio
"Corallino d.o.c. (29/12/1999) dal capitano della Turris V. Manzo; la
Turris al gran completo nella stagione 1993/94 (C/2"C"),
allenata da Antonio Merolla; una formazione dell’Inter. |