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Maria Marasco

di Peppe D'Urzo

La sua storia, oltre a riassumersi in una vita dedicata alle canzoni, manifestazioni di piazza, feste popolari, sceneggiate ed altro, è la storia di una "piccola grande donna" che si è fatta largo nella vita, a suon di sacrifici e rinunce... Sarà sempre grata ai genitori adottivi, dai quali ha ricevuto i giusti valori umani per condurre avanti un’esistenza di onesta madre e lavoratrice. Nasce il 5 aprile 1940 a Torre del Greco col cognome di Barone; in età fanciullesca viene condotta al convento di Santa Geltrude in quel di Napoli; a sei anni viene adottata da una famiglia torrese, originaria di vico Orlando, anticamente detto "Rint ’u vialone sponta sponta", che da via Diego Colamarino immette in via Costantinopoli (con scalini di pietra viva, al presente ancora esistenti, del tipo "grariarelle", più stretti di via Gradoni e Canali di una volta) e viceversa.
Pasquale Marasco (rigattiere) e Maria Esposito (casalinga) furono i suoi amati genitori che la presero con loro, unitamente ad altri già dieci figli...; andarono ad abitare in Largo Costantinopoli n. 6 (ex civico 9), altrimenti ricordato come "Mmiez ’a Santa Maria", per l’antica chiesa dedicata a Santa Maria di Costantinopoli.

        Con Little Tony al Ristorante "Le Ginestre"

Il tempo non le ha fatto dimenticare quei terribili bombardamenti aerei sulla città e capoluogo partenopeo; come si attivavano le sirene e gli allarmi per le incursioni aeree, le suore portavano le fanciulle nei sotterranei del Convento, per ripararsi da eventuali crolli e pregare il Signore per gli scampati pericoli; si era in guerra, quella seconda guerra mondiale che vide Napoli e le province bersagliate da più di cento bombardamenti fino alla liberazione totale delle città.
Maria era a Torre, quando nella nostra città v’erano ancora gli alleati, gli anglo-americani che distribuivano fette di pane bianco ed altri viveri... Sin da ragazza, ma con una forza d’animo di un’adulta, aiutò i genitori nell’attività lavorativa e contemporaneamente, nacque in lei la spontanea passione per il canto e la sua dolce ed intonata voce cominciò a diffondersi per le strade, piazze e locali vari (tipo ristoranti e affini). Si unì in matrimonio con Giuseppe Marasco (16.12.1936 Torre del Greco 7.7.1990), dapprima marittimo e, in seguito, antiquario, deceduto a 54 anni per infarto.

               Con la cantante Maria Nazionale

Dopo il matrimonio riprese a cantare nei ristoranti, alle manifestazioni all’aperto anche fuori Torre; lavorò in varie compagnie, tra cui quella del compianto Peppe Russo. Si è esibita in alcune sceneggiate quali "Bambinella ’e ncopp ’i quartieri", a Salerno e al cine teatro "Oriente" di Torre del Greco; ha cantato con Mario Merola, Pino Mauro ed altri, in qualche fuori programma al "Corallo" in Villa Comunale ed altri importanti palcoscenici.
La canzone che lei considera il suo pezzo forte è la classica e leggendaria "’A tazza ’e cafè", poi "’Nu poco ’i sentimento" e "Vierno", altre canzoni, raccolte in circa dieci album sono: "Sempre io", "Striggneme forte", "Dimane chissa", "Bugiarda", "Brutta" e "’E ’ngiuciesse ’ddo quartiere", quest’ultima dedicata alla gente di Largo Costantinopoli; un invito d’amore e di civile convivenza a tutti quelli che la conoscono e la stimano, lei porta tutti nel profondo del suo cuore. E’una grande organizzatrice di spettacoli sonori e cantati; ne ha organizzati più di cinquanta nel cine

 
  

                               Con Mario Merola

teatro "Corallo"; ha lavorato con gente del calibro di Mario Da Vinci (" ’O miraculo ’e Napale"), Mario Merola, Pino Mauro ("Grazie Maria" famosa sceneggiata), Mario Caputo, Tonino Apicella, Antonio Bonomi, Nino D’Angelo, Carmelo Zappulla, Gigi D’Alessio e altri. Fra gli spettacoli più importanti: "U presepe" di Mario Trevi; lo "show" sempre sul modello della sceneggiata riscosse notevole successo, con gli spettatori ancora in piedi ad applaudire i protagonisti.... Maria, persona solare, altruista ed incline al bene, parlando del mondo della canzone napoletana e della sua diffusione in ogni dove del pianeta terra, afferma: "Per me la canzone napoletana è tutto, è la forza vitale per andare avanti. Mi ricorda la mia sofferta infanzia; ho composto una dozzina di mie canzoni, dalle quali provo e ricevo fortissime emozioni..."
In "Canzone mia" e "Voce ’e mamma" ella avverte i brividi del passato...; la voce di una madre non si può dimenticare e lei non ha mai potuto ascoltare, poiché la prima mamma morì a 27 anni, quando mise al mondo ’na bella bimba di nome Maria... Negli anni ’80 volle cimentarsi in politica; si candidò nelle liste del partito del sole nascente (il P.s.d.i.) alle comunali torresi; il suo voleva essere un impegno nel sociale per la gente del suo luogo natio; ebbe 380 preferenze, ma non fu eletta.
Tifosa della Turris e dei torresi Elio Polimeno, Gianni Pernice e Lucio Beffi. Ebbe una parte nel film di Giacomo Rondinella girato in casa del padre e si è esibita come comparsa nello sceneggiato TV "All’ombra del Vesuvio" di qualche tempo fa... Di Largo Costantinopoli ricorda: "A marchesa" (forno, pane e "semolelle"), l’ex caserma dei Regi Carabinieri (poi sede dell’Istituto Nautico ed Ufficio tecnico comunale), la storica struttura del mercato del pesce, Tobia Tarantino (salumeria), " ’U palazzo ’i l’acquavitaro", "Marittella 'a sargente", venditrice di castagne e pullanghelle", Mariuccia ’i Angelo" (castagne "allesse"), ecc...; imparentata coi Marasco, vecchi rigattieri ed in seguito esperti antiquari con locali in zona; altri antiquari i Torlo ("Chilli ’i Pepe") in via Costantinopoli.
Di Maria Marasco, madre di cinque figli (tre maschi e due femmine) è nonna felice di nove nipoti, tutti a lei cari, riportiamo un suo pensiero: "Le classiche e antiche canzoni napoletane non sono altro che autentiche poesie cantate; esse mi prendono dentro e mi fanno sempre sognare; sono intramontabili e non possono morire nel tempo; sono sempre attuali e piene di significato; le canzoni del presente, del nuovo "soul" napoletano mi dicono poco o nulla; da esse non si percepiscono quelle autentiche emozioni come quelle di una volta..."

La squadra "corallina" trasformò le parole de "’A tazza ’e cafè", in occasione di una festa in piazza Luigi Palomba.



       Tonino Apicella, Gloriana (sceneggiata "Aiello
   Salvatore" al Corallo di Torre del Greco anno 1982)


Ricorda lo sciopero dei marittimi che scatenò tumulti in piazza Santa Croce nel 1959. E’ una grande ammiratrice di Sophia Loren che stima tanto come donna e attrice. Le piacciono le pellicole dei film di una volta e al nostro cine teatro "Garibaldi" ne ha vissute tantissime.
Ha conosciuto vari personaggi quali l’on. Longo, l’attore Terry Savalas (il tenente Kojak), Angela Luce, Giacomo Rondinella, Alberto Amato, Sergio Bruni, Francesco Ricci, Mario Abbate, Aurelio Fierro, Nunzio Gallo, Roberto Murolo, ecc.



     
    Col marito Giuseppe Marasco e Mario Trevi
                al Ristorante "Casina Rossa" anni ’80