Mast'Austino
e il venerabile fratel
Gregorio Wendelin
Buhl a Torre
di Peppe Durzo
In realtà si
chiama Silvio Fornacetti (ed è nato in quel di Napoli in data 19.09.1901;
adottato in tenera età dalla
famiglia Sammarco di Torre
del Greco della zona Epitaffio in via Nazionale. La madre adottiva Anna
Guarracino lavorava il corallo per la suocera che aveva una fabbrica
dell’oro rosso. In famiglia veniva chiamato Agostino, da cui in seguito
”Mast’Austino”.
Ha frequentato le scuole elementari, indossando la divisa di balilla ed
avanguardista poi, a Ponte della Gatta. A, 10 anni, cominciando ad
imparare il mestiere di elettricista, lavoro da Vitello (materiali
elettrici); collaborò all’installazione dell’impianto elettrico presso
la chiesa di Sant’Antonio ed alla dovuta manutenzione a La Salle
(Congregazione dei fratelli delle Scuole Cristiane e qui conobbe
il
Venerabile fratel gregorio Wendelin Buhl,
il secondo beato torrese).
Chiamato a servire la patria, parte per il servizio militare di leva il
20.06.193l; viene inviato a La Maddalena (SS) per un corso
di elettricista; qui conobbe
Clelia Garibaldi (1867/l962) figlia
dell’”Eroe dei due Mondi”, il grande patriota e condottiero italiano
Giuseppe Garibaldi; in casa della signora Clelia vi si recò alcune volte
per vari aggiusti. Richiamato, fu inviato nelle lontane ed assolate
sponde dell’Africa, per la conquista di un ”posto al sole”.
Silvio
Fornacetti, detto ”Mast’Austino”
da militare (anno 1931- La Maddalena (SS)
Nel 1940 trasferitosi a Taranto, fu adibito al servizio fotoelettriche;
coinvolto nella terribile ”notte di Taranto”, quando la flotta
italiana concentrata nel suo porto, fu gravemente danneggiata (02.11.1940)
da aerosiluranti inglesi; nel corso della II guerra mondiale ebbe buoni
rapporti coi camerati tedeschi; vennero, poi, i tristi e caotici giorni
del dopo armistizio dell’8 settembre 1943; fuggi-fuggi generale con
totale sbandamento delle nostre Forze Armate; il primo pensiero di Silvio,
come i tantissimi ”sbandati”, fu quello di raggiungere casa; e così
fu; raggiunse Torre col treno; dopo il congedo militare, riprese
l’attività di elettricista, alternandosi con lunghi viaggi per
l’Italia a trasportare frutta con camion.
In precedenza si era unito in matrimonio in data 11.07.I942 con Maria
Maddalena Buovolo (classe 1922), sorella di don Andrea (prete). Il
matrimonio fu celebrato nella chiesa del Buon Consiglio in località
Leopardi; dalla loro unione sono nati Anna, Maria Luisa, Vincenzo e
Pasquale (entrambi bravi elettricisti) e in seguito, l’arrivo anche di
vari nipotini.
I Fornacetti hanno abitato per lungo tempo in via Nazionale alle spalle
del monumento dell’Epitaffio, e da cinque anni in via G. De Bottis n. 62
(’U vico ’dda croce) nel fabbricato, ricordato come, ”’U palazzo
'ddu caviciaiuolo” (Raffaele Raimondo).
”Mast’Austino è da considerare un nostalgico di quel ”ventennio” che, a
parer suo, diede lustro all’Italia; il fascismo, per lui, era una cosa
Le foto: coi nipoti (03-06-2003)
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II
Venerabile fratel Gregorio Wendelin Buhl
vissuto e morto a Torre del Greco
sacra e col suo avvento si misero a posto tante cose; Torre, che prima
sembrava terra di nessuno con molti delinquenti, fu risanata grazie alla
disciplina che smorzo molti animi bollenti; tutto filava abbastanza
bene.
Negli anni ’80 si recò a Roma dal papa Giovanni Paolo II per il
processo di beatificazione di padre fratello Gregorio Wendelin Buhl,
portandone testimonianze a suo favore. Fratel Gregorio, religioso della
Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, ha svolto il suo
apostolato, formatore e animatore di giovani orientati alla vita
religiosa; nato a Villingendendorf (Germania) il 13.09.1896, e morto a
Torre del Greco, il 11. l 2.1973 in concetto di santità; il 06.04. l995
è stato dichiarato venerabile.
Della sua lunga permanenza presso ”La Salle” a Torre si ricorda che era solito raccogliersi in giardino e pregare; nei suoi
appunti scriveva quattro esse appuntate che significavano: Santità,
Santità, Solo, Santità; viveva intensamente il mistero della messa.
Mentre
bacia la mano al papa. Giovanni Paolo II
in occasione della beatificazione di Padre Buhl
Conobbe il podestà cav. Gaetano Longobardi (1895-Torre del Greco
1986), in carica dal 1927 al 1936 (sostituito da Fernando Punzi, altro
podestà, ed alcuni capi della M.V.S.N. Milizia Volontaria, tra cui
”Tatonno Centrillo” (A.nio Esposito ispettore tranviario); tra i soci
fondatori del nascente M.S.I. (Movimento Sociale Italiano) con la sede
intitolata ad Ettore Muti in piazza S. Croce.
A tal proposito il 23.03.1987 fu premiato con medaglia ricordo e diploma
come fedelissimo del partito. La Federazione regionale di Napoli del M.S.I
D.N. consegnò a Silvio Fornacetti un diploma dal seguente tenore: ”In
ricordo dei 40 anni di militanza politica nel M.S.I.,
testimonianza
di fede in un partito, simbolo di sane tradizioni e al tempo stesso di
moderne e legittime
volontà politiche di riscatto sociale e
civile. Firmato On. Antonio Mazzone e On. Giorgio Almirante”.
A "Mast'Austino" sembra che il presente non gli vada a genio.
”Ormai -afferma- il mondo è malato... come stanno le cose attuali è
difficile uscire da questo pantano! La TV poteva e doveva essere
educativa, ma non lo è stata”. Dei cittadini di Torre del Greco ha
grande stima, a suo parere sono ingegnosi e veri artisti e non sono
secondi a nessuno sia nelle attività a terra che a mare. Dell’ultima
guerra mondiale è convinto che si sono avuti anche buoni momenti, però
quando se ne esce sconfitti è sempre ”malamente”;
Cine-operatore presso i cinema e teatri ”Vittoria” e ”Garibaldi”,
amico di Salvatore Mazza (”Don Salvatore ddu cinema Garibaldi), altro
nostalgico di ”quando i treni arrivavano in tempo”. Ricorda, come se
fosse ieri, la nascita di Cinecittà, la città del cinema, insieme di
edifici ed impianti per la produzione industriale di film industriale di film sorta nel 1937
(in piena era fascista) sulla via Tuscolana a Roma; tanti
i
film che gli sono rimasti ”dentro”; fra tutti ”II segno della
Croce” di Cecil B.De Mille del 1932 con Fedric March che fu un vero
trionfo; un Kolossal di sensualità e misticismo, di fascino della
decadenza ed eroismo dei martiri nella Roma di Nerone.
Amico dei f.lli Fienga, il cui padre era il proprietario
dell’omonimo campo e dei f.lli Gaetano e Mario Martinez (iniziali
titolari della casa del Combattente, sorta nella villa comunale nel l925),
possidenti di ”Capo Torre” nei pressi del ”Gran Caffè Palumbo”.
Dirigente all’8^ Trofeo di Tennis ”La Salle”, Città di Torre del
Greco, dal 23 al 31 maggio 1981; ”A Mastro Agostino con infinita
riconoscenza, il Presidente Giovanni Bove”. Ex socio combattente della
sezione di Torre del Greco.
Tra i tanti lavori, inoltre, si è impegnato in molte feste di Piedigrotta
e in molte feste ”laurine”. Ha avuto il piacere di conoscere l’on.
Giorgio Almirante (l9l4/l988), segretario del M.S.I. dal l969 al 1988,
definito un vero italiano e dal suo camioncino Almirante si è esibito in
vari comizi politici-elettorali, attirando a se folle di gente in diverse
piazze italiane.
Concludendo lancia un appello a Torre: ”Oggi per Torre
del Greco tutto è difficile... ci sono stati molti errori di base...
mancano gli uomini; ci vuole l’impegno di tutti per rimboccarsi le
maniche e recuperare il terreno perduto”.
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