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Aniello 'u Mezzone
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di Peppe D'Urzo


Aniello Avvinto, alias " ’U mezzone" (storica famiglia di via Libertà della zona mare ed imparentata coi famosi venditori di olio, Francesco, deceduto ed Aniello, con locale in piazza L. Palomba) è nato a Torre del Greco il 26.11.1941, da Antonio, marittimo (addetto all’argenteria) con la società di navigazione "Italia", e da Anna Maglione, casalinga e titolare di una salumeria nei pressi della propria abitazione.
Figli otto (quattro femmine e quattro maschi). Aniello ha aperto gli occhi in un vecchio fabbricato (tuttora al suo posto) che si "affaccia" sui binari della ferrovia dello Stato, definita da Raffaele Raimondo: "’A strada ’e fierro" nella sua opera "Itinerari torresi" del 1977; infatti, questa linea, definita il terzo tratto della ferrovia Torre del Greco – Torre Annunziata -Castellammare di Stabia, fu inaugurato il primo agosto del 1942; quando il treno attraversò l’abitato della nostra città, erano quasi le ore 18.00... Il transito ed il fischio del treno nelle due direzioni di marcia verso Napoli e Salerno, fanno parte dei suoi ricordi di fanciullezza e che lo hanno accompagnato alla maggiore età.

 

       Con la maglia della Loreto Storace anno 1958
 

Dopo le scuole elementari presso le suore Battistine e a Santa Rita e le medie al V.le C. Colombo, si diploma geometra nell’anno scolastico 1967/68 con gli esami tradizionali in tutte le materie, prima della riforma.
I primi inizi calcistici lo vedono nella "Stella del mare" (chiesa di Portosalvo) nel ruolo di ala destra; gli allenamenti si effettuavano al mitico campo "Fienga" sotto la guida di Mario Passero. Dalla Loreto Storace, ove disputa campionati giovanili a livello C.s.i. e F.i.g.c., passa alla Fortitudo Audace, il cui presidente era Tonino Garofalo ed il tuttofare Isidoro Sorrentino. La Fortitudo prenderà, in seguito, il nome di Audace e Limonappia Audace con la "L" sulle azzurre magliette con bordo rosso; questo sponsor (bibite) cominciò a svilupparsi agli inizi degli anni ’60 e fu uno dei primi ad apparire sulle maglie di squadre di calcio...
Il mister era Catello Carubbi ("Lilly") e l’instancabile Ciro Raiola ("Ciro ’a vecchia") curava il settore giovanile. Compagni di squadra di Aniello furono i vari: A. Paduano, S. Marigliano, R. Capano, A, Scognamiglio, L. Madonna, A. Avenia, G Cimmino, A. Sorrentino, C. Rivieccio (Lumumba"), S. Colantuono (’U marziano") ed altri coi quali ha disputato campionati di II e I Divisione; chiuderà la carriera in I Divisione col Real Portici; poi tantissime partite e partitelle in tornei ed amichevoli con gli amici all’ex Fiorelli, Deriver, Aura Sport, Camaldoli, ecc...
In una gara di campionato contro la Juve Agerolina (fuori casa) realizzò cinque reti che non furono "gradite" dai tifosi locali che fecero invasione di campo. A ventanni, nel pieno del suo vigore psicofisico, ebbe un serio infortunio in una partita disputata al "Liguori" dall’Audace opposta ad una squadra di Pompei; in uno scontro con l’avversario cadde con la testa sul terreno di giuoco; andò sotto shock, ma riuscì a riprendersi; questo incidente calcistico lo tenne lontano dai campi per qualche anno.
Aniello, veloce ed intelligente ala dal buon dribbling, era ben stimato dall’allenatore Carubbi che vedeva nei giovani il futuro calcistico torrese; accadeva, però, che lo lasciava fuori quando i campi erano pesanti, schierando Paduano e Colantuono, altra brava ala destra, provvista di verve e di mobile dinamismo; "’u marziano" era nato a Torre del Greco il 4 giugno 1943 ed è deceduto il 10 dicembre del 2000.

             
       Aniello Avvinto, detto "’U mezzone" al presente

Il calcio dei suoi tempi era puro e dilettantistico in tutto e per tutto; la rivalità sportiva sfociava in genuini sfottò verso i "nemici" del De Nicola e Pro Ina del duo E. Marino e R. Borriello (ed in seguito V.zo Torrone).
Si finiva sempre a pizza e birra, panettone e colomba... Le dispute calcistiche erano veramente sentite e si vivevano intensamente; pur di scendere in campo si facevano sacrifici e salti mortali; in trasferta si andava a bordo di pulmini presi in affitto e già in divisa da calciatore sotto la tuta, quella semplice tuta di pesante felpa che andava bene sia d’inverno che nei periodi caldi.
Oltre al calcio il buon "Mezzone" ha svolto attività di atletica leggera sempre con l’Audace; specialità 1500 mt; molte le gare studentesche a Torre e a Napoli con buoni piazzamenti. Un particolare ricordo va al circolo della Limonappia Audace al c.so V. Emanuele, di fronte la villa comunale (attuale Ciliberti regali), il cui custode era un certo don Salvatore, detto "'U mericano", un tipo simpaticamente burbero.

 

  All’arrivo di una gara di atletica leggera allo stadio
          comunale "A. Liguori" di Torre del Greco

Qualche anno fa c’e stata una "rentrer degli amici dell’ex circolo che si sono rivisti per rimembrare il passato, quel passato che li aveva accolti ed assimilati in un contesto di vita associativa, foriera di ideali e belle speranze per il futuro...
Ci siamo riabbracciati (c’era anche lo scrivente, in quanto frequentatore dei locali del "club") e con un pizzico di commozione, seduti ai tavoli di un ristorante locale, abbiamo rinverdito i "nostri" ricordi: le partitelle a carte, bigliardino, ping-pong, escursioni varie, mostre, incontri amichevoli di calcio, manifestazioni e mattizie varie. L’Audace, il cui presidente era il compianto Tonino Garofalo, chiuse i battenti, e sotto il nome di "Orizzonte" si trasferì nell’ex sede della S.p.c.t. (Società pugilistica e culturale torrese) ed in seguito al c.so V. Emanuele nei pressi del negozio di Mario Bono. Molti di noi hanno continuato a frequentarsi nei locali del Dopolavoro Ferroviario e poi ognuno per la sua strada...; qualcuno è in pensione ed ha anche nipotini.

Nel maggio del 2001 in un secondo incontro fra gli storici amici, il caro Peppe Di Salvatore (roccioso difensore della Brancaccio) cosi volle "immortalare" l’avvenimento: "L’amicizia è un sentimento che non costa, ma curarla a volte chiede qualche sacrificio. Per noi che siamo legati da decenni è solo un piacere. Gli amici degli anni ’60 e ’70 della Limonappia Audace. Torre del Greco 19.05.2001".
Era dovuto l’omaggio ad Aniello Avvinto, geometra di vecchia cultura scolastica, persona cordialissima, altruista ed incline al bene; amico di tutti, uomo di fede e della massima disponibilità.
Le sue origini appartengono ad una delle più belle, antiche e storiche zone della città; quella zona mare, una volta abitata da gente di rilievo: corallari, marittimi, padroni di barche ed esperti pescatori e personaggi che la nostra storia, non si può dimenticare: "Mitilde ’a vaccara", "Musullino", Piripi", "’A fungella", "Ciro ’u ciclista", "Purpetiello", "Michele ’a Sampdoria", "Don Luigino Acampora", "Migni Migni", "’A furnara", "Alfonso ’u mutilato", "Vottafuoco" e tanti tanti altri.

 
        In una formazione della Limonappia Audace,
                       metà anni ’60, è il capitano