Il magazzino di
"Ciro 'o Pagliaiuolo
di Peppe D’Urzo
Nei
"souvenirs de la memoire" giusta menzione spetta a Ciro
Sorrentino, detto "’o pagliaiuolo" (Torre del Greco,
1895-1970). La madre, Luisa Acampora, detta "'a purcara" aveva
una beccheria in via A. Luise (di fronte alla Banca di Credito Popolare).
Lui, ex marconista marittimo, emigrato negli Usa, lavorò nel ristorante
di un fratello a Newark (New Jersey). Coniugato con Salvatrice Baraonda
(Torre del Greco, 1902-1978) e padre di Antonietta (deceduta), Luisa,
Anna, Isidoro (1938) e Mario (1945).
Ciro Sorrentino aprì agli inizi degli
anni ’30 un negozio "’o magazzino" di legumi e mangimi
(crusca, avena, paglia ...) per animali in via Circonvallazione al n. 36
(72 nuovo). Il locale, allora di proprietà Carbone come l’intero
stabile con altro ingresso in via G. Marconi, attuale sede della Banca
Monte dei Paschi di Siena (ex sede dei giovani universitari torresi, ex
sede dell’Ente Assistenza Marittimi, con al piano terra le sempre
sorridenti sorelle Noviello), condotto in prevalenza dalla moglie "'a pagliaiuola" ed in seguito dai figli Isidoro (ex calciatore, bravo
centrocampista, allenatore, tuttofare della "Libertas" e dirigente della
Turris in C2 nel
1983-84) che si trasferì in via Circonvallazione n. 44 (deposito
alimentari), attualmente pensionato e Mario
(affettuosamente chiamato "spaghetto") che l’ha tenuto in vita sino alla
metà degli anni ’80.
Oggi, Mario continua l’attività come per tradizione familiare; infatti
gestisce, unitamente alla moglie, l'esercizio in via Circonvallazione n. 79
dopo la caserma dei |
Le
foto: Sorrentino Ciro, detto "’o pagliaiulo; la moglie Baraonda
Salvatrice (1971) ed il figlio Isidoro (stagione calcistica 1958-’59).
Carabinieri ex clinica di ginecologia e ostetricia del dr. Bonanno, da cui l’omonimo parco, odierna via delle
Forze Armate). Nel settembre 1943 quando ci fu il tremendo bombardamento
aereo americano sino alla chiesa di S. M. del Principio e attiguo ospedale
"Maresca", il piccolo Isidoro si trovava sul lastricato del
fabbricato di proprietà Altiero in via Vittorio Veneto (ove abitava il
dott. Francesco Coscia, detto "Cicciotto") insieme ad una
sorella ed altre signore intende a stendere i panni, quando si accorse che
in cielo transitavano gli aerei (i Lightning) che sganciavano bombe a
grappoli. Poi un boato... Un’altra incursione distrusse lo stabile di
fronte di proprietà de "'I cavallari".
Via Circonvallazione
(anticamente denominata Via Nova) vide anche il passaggio delle truppe
alleate, provenienti dalla vicina Torre Annunziata e dirette al capoluogo
partenopeo. Qualche ora prima nei pressi del negozio transitò una moto
con sidecar con a bordo due soldati tedeschi in fuga.
La polizia americana
(Military Police) alloggiò in via V. Veneto di fronte all’attuale cine-teatro Oriente e i soldati inglesi nella scuola elementare "Giovanni
Mazza". Nel marzo 1944 (eruzione del Vesuvio) Isidoro fu prelevato
dalla madre presso il doposcuola della signorina Marchetti al corso Avezzana
(palazzo dell’ex salumeria Paudice). Poi col padre si allontanò da
Torre. Si recò a Castellammare di Stabia da alcuni parenti. Famoso
cliente dei negozio fu Aniello Veneziani (nonno del dr. Nino), detto
"Zi Aniello", il quale prima di acquistare, selezionava sempre la
merce; egli, in gioventù, ebbe l’onore di conoscere il generale
Giuseppe Garibaldi (1807/1882) nella stazione ferroviaria di Torre del
Geco, mentre si recava a Napoli per questioni politiche... Frequentatore,
anche,
il giornalista Rai, Enzo Aprea, che spesso si intratteneva di sera a
scambiare qualche opinione con Isidoro. Quest’ultimo "allenava" Carlo
Oriente (portiere di "Turris", "Sessanta", ecc.)
nel portone attiguo il locale; il giovane Carlo giocava nel
"Vesuvio", squadra della zona della Vesuviana, iscritta al
Campionato C.S.I. (Centro Sportivo Italiano).
Altri negozi in zona: il ristorante "Stefano" oggi "Le Acacie", la
salumeria con vendita di frutta di Serafino Austa, gestita in precedenza
dal suocero; il buon Serafino (classe 1918, nato a Costigliole d’Asti/AL,
militare a Torre durante la II Guerra Mondiale, unitamente ad Adriano
Tazioli, detto "'o modenese", grande tifoso e cuore corallino), di ritorno dalla
"sua" Alessandria, continuò a Torre l’attività
familiare; sposò Candida Giannone, una torrese dipendente FS; attualmente v’è una agenzia immobiliare. |