Mastu
Peppe i Caivano
di Peppe D'Urzo
Anche se è nato in quel di Caivano (comune – 35.752 ab. – della
Campania in Provincia di Napoli a 27 mt.s.m.; importante centro per la
produzione della canapa) si sente del tutto torrese. Giuseppe Giulivo,
detto "Mastu Peppe ’i Caivano", di professione muratore
("fravecatore"), è nato a Caivano il 22.02.1929, da Giuseppe,
contadino, e da Maria Grazia Chianese (parente del grande maestro della
canzone napoletana Sergio Bruni) casalinga, della stirpe dei "Pazzaralli"
(tipi maneschi).
Sin da ragazzo impara i lavori nei campi, alternandoli con quelli di
muratore. Dopo le scuole elementari, passa nelle terre private a
raccogliere la canapa (pianta delle Moracee a stelo dritto fino a cinque
metri, coltivata per le fibre tessili, usate per tessuti e cordami), che
veniva battuta nella "macendola" (maceratore). La sua famiglia
era composta da altri sette figli, tre maschi e quattro femmine; si
trasferirà, poi, in Francia, e precisamente a Fontaineblue, vicino
Parigi.
In
divisa da militare con un commilitone ad Arezzo
(anno 1950)
La guerra
del 1940-45 passò anche per il piccolo centro caivanese; la cittadina
subì pochi danni e molte bombe, cadute dal cielo, si riversarono nei
dintorni limitrofi. Durante quel tempo bellico, ricorda Giuseppe, appena
quattordicenne, un carro armato tedesco del tipo "tigre" che si
fermò, in avaria, nei pressi della sua abitazione. Qui un soldato tedesco
gli spiano il mitra contro; quella scena lo terrorizzò.
In seguito ad un bombardamento aereo notturno causato dagli americani,
ci fu un rastrellamento da parte germanica in città.
Mastu Peppe oggi |
Giuseppe
Giulivo, alias "Mastu Peppe ’i Caivano"
in età giovanile
I militari arrivarono a casa dei Giulivo; dopo aver bussato alla
porta, la sfondarono; partirono anche
dei colpi di arma da fuoco che arrivarono sul lettino ove Giuseppe
dormiva; egli, poco prima, era scappato con la madre che era anche incinta e
con un
fratello più piccolo, da un’altra porta....
Al
mattino, quando si fece ritorno a casa, ci fu la terribile sorpresa di
trovare i bossoli sul letto. Molte persone rastrellate furono prese e
condotte nei campi di lavoro in Germania. Poi, arrivarono gli alleati,
accolti da una folla festante e giubilante....
"Mastu Peppe"
servì la patria sotto le armi nel 1950 in Esercito (Fanteria) a Firenze.
Dopo il servizio di leva riprese l’attività di muratore, cominciando a
lavorare a Torre. Si comprò un ciclomotore (marca "Litom"),
pensando di migliorare le condizioni di viaggio da Caivano alla nostra
città e viceversa. Dopo cinque giorni dal fatidico acquisto, ebbe,
purtroppo, in data 28.08.1954, un incidente stradale con un filobus a
Portici ("Abbascia ’dda Reccia"). Fu condotto all’ospedale
torrese ubicato nella villa comunale, alquanto malconcio, e per tre giorni
non arrivò alcuna notizia di quanto accadutogli a casa dei suoi genitori a Caivano.
Ebbe delle serie ferite al capo e fratture alle costole; rimase in
ospedale per 43 giorni...
Ritornò nel campo dell’edilizia; fu impegnato
nella ricostruzione dei fabbricati in via Nazionale a Torre del Greco, in
qualità di capocantiere. L’appaltatore era un torrese, un certo
Francesco Visciano, ricordato come "Mastu Ciccio ’i Spettinecchia"
ed anche "Ciccio ’u mericano" (per i suoi vissuti in America).
Giuseppe si unì in matrimonio il 29.04.1956 con Rosa Formisano; il rito
religioso fu celebrato nella chiesa di Cappella Nuova (SS. Crocifisso) e la
santa messa fu officiata da don Natale Borriello.
La moglie Rosa, casalinga, originaria di un tratto di via Lamaria
(confinante col colle Sant’Alfonso), appartiene alla stirpe dei "Vessicchio"
(ampolla di intestino di maiale, contenente lo strutto, alias "’a nzogna").
Cinque i figli, due maschi e tre femmine.
I Giulivo abitano dal 198l in
via Ruggiero, alle falde del Vesuvio, immerse in un suggestivo e naturale
circondario di verde, splendido panorama della zona alta della nostra
città...; questo incontaminato luogo campestre confina con il famoso
incrocio di "’Ncopp ’i tre vie" ed è meglio conosciuto come
"'Ncopp ’adda nuje", come riferisce il figlio Pasquale,
geometra al nostro Comune.
Grazie a questo personaggio che continua a comporre e a declamare tutto
quello che gli viene spontaneo e dal cuore.
Mentre
si esibisce al ristorante "4 Jolly"
a Boscotrecase (anno 2000); al presente
col figlio Pasquale
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