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Salvatore Porzio
la fisarmonica di Montevergine
di Peppe d’Urzo

Una famosa canzone degli anni ’60, interpretata da Gianni Morandi cosi recitava: "La fisarmonica suona per noi per ricordarci un amore, uno dei tanti anni fa... la fisarmonica suona per noi...". Questo strumento musicale formato da tasti ed azionati dal suonatore (inventato dal viennese Damian nel 1829) è stato e continuerà ad esserlo la "veritable affection" di Salvatore ("Tore") Porzio. Egli è sempre riuscito a farla suonare per sé e per gli altri con amabile leggiadria ed elegante professionalità. Un vero, gaio, dilettevole ed esperto maestro...
"Tore" nasce a Torre del Greco il 02.12.1930, da Aniello (pescatore e poi marittimo, detto "Aniello ’u pagliaccio" e da Maria Levante, casalinga, ricordata come "’A mastifesta"; deceduta a settembre del 2002. Otto furono i figli (cinque femmine e tre maschi). Originario di via Agostinella ("’U palazzo ’i Martello"); frequenta le scuole elementari al corso Garibaldi, al corso V. Emanuele (palazzo Vallelonga) e le scuole E.n.e.m. all’aperto (Ente nazionale educazione marinara) come motorista navale. A dieci anni comincia a lavorare come panettiere "Rint ’u furn ’i Fiocco" (proprietà Falanga in via Agostinella, attuale "Il forno" di Antonio Savastano) e presso Garofano, Frulio "Papariello", Raffaele Di Luca e Figliolini (in via D. Colamarino).

     
                                Mast'Aniello

Durante il periodo bellico della 2^ guerra mondiale i suoi ricordi vanno a quella tragica e sanguinosa vigilia di Pasqua del ’43 (mese di aprile). Era di notte e dormiva placidamente nel suo letto, dopo una laboriosa giornata di lavoro (impegnato nella preparazione delle classiche "pastiere" pasquali), quando improvvisamente la madre allertata dagli allarmi aerei, lo svegliò unitamente agli altri componenti della famiglia, e si corse tutti nel ricovero antiaereo in via XX Settembre sotto "’U palazzo ’dda passerella"; la famiglia fu salva, ma tanti furono i morti nella circostanza. Il 13 settembre dello stesso anno su Torre caddero numerose bombe che causarono morte e rovine al corso V. Emanuele. Salvatore si trovava in via Beato Vincenzo Romano a comprare un po' di farina presso il locale di Ausiello; i suoi occhi di giovane innocente tredicenne, furono, purtroppo, attirati dai numerosi carretti che trasportavano corpi di persone decedute e dirette mestamente al cimitero. Poi vennero gli anglo/americani, le forze interalleate con la presenza di numerosi soldati di varie nazionalità nella nostra città; il "black market" si sviluppò in poco tempo e quel poco che si riusciva a trovare costava un occhio della fronte. Accadde che un notevole carico di farina bianca fu trafugato e non si seppe mai da chi; tutti i ragazzi (compreso "Tore") della zona furono presi e condotti sul lastricato di un palazzo in via Agostinella; qui, ogni fanciullo e scugnizzo, in preda ad una tremante e paurosa "cacarella" fu interrogato circa il furto,
considerato dagli alleati ben organizzato; si temette il peggio, ma poi prevalse il buon senso e i "boys" furono rilasciati.
Militare in Esercito (Distretto militare di Nola), poi congedato; nella vita civile prese la "via del mare" come marittimo in qualità di panettiere con le società di navigazione "Italia", "Costa" e "MSC" (Mediterranea Shipping Cruises); ha viaggiato in lungo e largo per il mondo; ha avuto la possibilità di trovarsi in luoghi meravigliosi del nostro pianeta tranne che in Alaska (penisola abitata da eschimesi ed indiani all’estremità settentrionale dell’America, divisa dall’Asia dallo stretto di Bering). Gli sono rimaste nel cuore New York city, Miami, i Caraibi ed il Brasile; tante le crociere con vari spettacoli a bordo dei transatlantici; caroselli napoletani, classiche ed allegre canzoni del repertorio napoletano, balli e tarantelle. Fra i passeggeri ha incontrato Nino Benvenuto, il noto pugile Istriano (1940), campione mondiale dei medi


Le foto: Salvatore Porzio al presente; anno 1980 Montevergine - "Tore" con la fisarmonica e il cantante Mario Tucci; "Mast’Aniello Renzullo il fuochista della Madonna; il complesso musicale di "Tore Porzio" (1956
).

 

junior, ai tempi incui si recava in America per il titolo contro E. Griffith; Wilma Goich ed Eduardo Vianello (sulla M/N "Raffaello"); Mino Reitano e i sette fratelli (di Fiumara/RC), Walter Chiari, Ugo Tognazzi, Albano e tanti altri. 40 anni di lunga ed onorata navigazione su quasi tutti i mari del mondo.  Sin da ragazzo, come si è già in precedenza narrato, appassionato della fisarmonica.
A 20 anni formò un gruppo musicale (il "complesso musicale di Salvatore Porzio"), i cui componenti, oltre a lui, erano: Sebastiano Manzo (tromba), Fiorentino Trotti (batteria) e Tammaro Maione (chitarra), accompagnando vari cantanti, fra cui: Mario Tucci e Antonio Silvestre ("Menecone"). Successivamente si esibì da solo in special modo in gite turistiche in tutt’Italia, recandosi spesso ai santuari di Montevergine, Padre Pio, ecc. Attualmente suona per passatempo ed animato sempre da un passionale ed ardente sentimento per la musica presso il Centro Sociale Anziani in via Purgatorio, unitamente a Luigi Vitello (componente della banda musicale di Torre del Greco) al sax e Sebastiano Manzo alla tromba; qualche spettacolo all’ex O.n.p.i. e per i sofferenti dell’Unitalsi.
Coniugato con Maria Renzullo, casalinga; residente a "via che mena a Santa Croce" dal 1961; tre i figli (due maschi ed una femmina): Gerardo, ex attore teatrale, marittimo con la Soc."Ligabue", Aniello, bravo tastierista, cantante e "showman" sulla T/N "Lirica" (della MSC); ex componente del complesso "Emergenza"; al presente ha un suo gruppo musicale, denominato "Nello’s band", ed Assunta.
Salvatore, al presente gioviale e brioso pensionato, è una persona giuliva ed allegra; gli piacciono le barzellette e gli scherzucci; bravo ballerino (amico di un certo "Vicienzo ’u ballerino"); da sempre tifoso della Turris; ha sempre dato il meglio di sé quando ha suonato per le tante platee che lo hanno sempre applaudito; in un locale nelle lontane terre

argentine, ai tempi delle lunghe traversate oceaniche, ottenne un notevole successo con tanti applausi da parte dei connazionali, commossi per l’esibizione musicale; sei sono i nipoti che lo circondano con affetto e gioia.
Il fratello Antonio ("’U presidente"), classe 1933, dipendente PP. TT. pensionato, è il presidente del Comitato di quartiere "Il Progresso" con sede in via Fontana e poi al corso Cavour; uomo combattivo e coriaceo, impegnato da molti anni a tentare di risolvere gli annosi problemi della zona mare. Un ricordo particolare, inoltre, va al suocero: Aniello Renzullo, il fuochista della Madonna di Montevergine; costruttore navale, era detto "Mast’Aniello ’u nasillo", deceduto, classe 1896; da più di 60 anni si recava al Santuario tre o quattro volte all’anno alla guida di un folto gruppo di pellegrini torresi. Nelle grandi festività della Madonna e di San Guglielmo non mancava mai di far esplodere i sonori colpi di mortaretti e di granate; commovente era la sollecitudine con cui raccoglieva sul piazzale i fedeli e li preparava al grande incontro con la Madonna.
La più bella "batteria" è stata la sua morte.
Con la sua bontà, con la sua rassegnazione alla volontà di Dio, con il suo tenero e filiale amore alla Vergine Santa, che ha voluto testimoniare fino agli ultimi giorni della sua vita, proprio qui ai piedi della sua Mamma Schiavona, il "fuochista della Madonna" ha siglato con uno splendido "finale" la sua vita di onesto e santo operaio.
Anche "Tore" si è recato spesso al Santuario avellinese, allietando il viaggio dei fedeli, partiti da Torre del Greco, con la sua inseparabile fisarmonica; arrivato, poi, sul piazzale antistante il tempio sacro, prima e dopo i riti religiosi, suonava e cantava inni sacri che coinvolgevano anche altre persone in visita; era sempre un tripudio con sentiti e commossi applausi; per questo fu definito la "fisarmonica di Montevergine".