Il Brancaccio, nato a Torre del Greco nel 1837, fu
valente medico, coscienzioso e generoso verso i poveri e gli, ammalati,
secondo i principi della morale cristiana e la deontologia professionale,
valori scomparsi in diversi medici d'oggi, essendo cattolico fervente e
pio, filantropo di insigne modestia.
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Fu direttore dell’Ospedale Succursale degli
Incurabili di Napoli sito al Miglio d'Oro al posto della Chiesa S. Maria
del Popolo, in anni tormentati da eruzioni vesuviane (1861 e 1872) e dal
colera (1865 e 1884).
Patriota liberale, eloquente oratore, fu in politica sindaco saggio e
onestissimo (1864-66 e 1879) e consigliere comunale per un continuo
quarantennio; deputato provinciale a Napoli per oltre un trentennio.
Tra i fondatori, nel 1878, della "Scuola d’Incisione sul Corallo e
di Disegno artistico Industriale” (attuale ”Istituto Statale D’Arte”),
fu membro del primo Con sesso Amministrativo e dal 1888 Presidente del
Consiglio ai Amministrazione.
Cittadino prediletto, assommò in se le doti più nobili e fu insignito
delle onorificenze di Cavaliere dei SS, Maurizio e Lazzaro e di
Cornmendatore della Corona d’Italia.
Morì. per un male incurabile alla gola il 9 Marzo 1899, fra il compianto
generale della cittadinanza nella sua villetta sopra Via Sedivola.
A lui il Comune ha dedicato un busto bronzeo che è ora nella Villa
Comunale e ha intitolato la strada dove sono la Chiesa di S. Antonio e la,
sua villetta, fra la Via Marconi e la Via Beneduce (ex via Tironcelli). |