Un eruzione dell'epoca ai tempi di Antonio
Luisi
ANTONIO LUISI Letterato di chiara fama scrisse nel 1831
"Satire" in latino e in italiano, a dispetto dei
corrotti, dei dispregiatori della lingua latina, degli ipocriti, degli
adulatori, dei medici incompetenti, ecc.
Morì il 4 settembre 1841.
Poi il ”Dies irae”, in versi latini, anticlericale contro il
preti corrotti che commettevano peculato e concussione.
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Nel 1834 uscì i ”Carmina”, con versi latini
sulla Religione Cristiana; la Storia della Bibbia ed un'apologia della
Vera Religione; le ”Rime accentate”, del 1841 trattava
l'argomento della depressione, opera difficile a leggersi, tediosa, visto
l'argomento. Fu membro dell’Accademia Pontaniana e dell’Accademia
Tiberina.
Il sacerdote Antonio Luisi nacque nel 1774. Letterato filosofo e poeta. Un
antesignano della satira contro le malefatte del potere corrotto anche
nella plaga vesuviana, e malgrado questo senso di rettitudine e giustizia
si racconta un aneddoto. Nel 1796 il card. Zurolo fondò la collegiata
torrese e furono nominati canonici anche ignoranti. Egli fu escluso
perché istruito.
Allora affilò tulle le sue lame del sapere e si scagliò letteralmente,
con degli ”Epigrammi” latini, contro quei privilegiati. Mondo era, mondo è.
Antonio Luisi fu e resta un grande uomo di penna con una cultura vasta ma
non purgata da filtri settoriali di appartenenza. La strada torrese
dedicata a lui sta tra Via Felice Romano, Corso Umberto e Via Gradoni. |