Vincenzo Di donna
Le opere di questo solerte sacerdote, come quelle degli altri
personaggi illustri sono già contemplate nella nutrita bibliografia
torrese di questo sito.
”L’Universita della Torre del Greco nel secolo XVIII” (1912);
”Il Riscatto baronale della città di Torre del Greco e sua comarca”
(1914) da non confondersi con quello di Enrico De Gaetano.
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Il ”Vocabolarietto delle denominazioni locali di
Torre del Greco” (1925).
Nacque nell'aprile del 1879. Canonico della Collegiata di S. Croce.
Scrisse diversi canti religiosi l’”Inno del Congresso Eucaristico”
il ”Tota pulchra” che si canta per la Festa dell’Immacolata;
”Com’e bello quel Bambino ..!”. delizioso canto del periodo
di Natale.
Le opere di Vincenzo Di Donna sono determinanti per conoscere i trascorsi
torresi. Fu un serio cultore di cose cittadine. Meticoloso e profondo
scrittore fino alla pedanteria indagava sui toponimi torresi: da quelli di
origine latina.
Scrisse una piccola storia della "Parrocchia" per
antonomasia: ”Origini e vicende della parrocchiale chiesa dal titolo
Invenzione della Croce in Torre del Greco” (1927). Poi ”Foris
flubeum territorio plagiense” del 1939. Uno studio sulla plaga
vesuviana dal 79 d.C. Ancora una serie di libretti che rimando alla
bibliografia tra cui ”L’ortolano, 1’aroplano e il centro di
Ercolano”, del 1943.
Mori a ottant'anni nel febbraio del 1959. |