Parrocchia S. Cuore
Capp. Bianchini


   Parrocchia Sacro Cuore - Cappella Bianchini

Cappella Bianchini
originariamente prende il nome dal conte Bianchini . Il conte Epofrodisio Bianchini originario di Chieti il 28-6-1917 comprava dai fratelli Cristofaro e Giovanni Perrone una masseria di moggia 50 compresa la parte boschiva e la parte agricola.
La. Contea Bianchini era compresa limitatamente dalla zona a monte della parrocchia compreso la zona interessata al presepe vivente ove esisteva una costruzione del 700 adibita a Chiesa nel 1750 (oggi civile abitazione) con intitolazione alla Immacolata Concezione. Nell’anno 1916 del mese di maggio e del giorno otto la sig.ra Maria Battaglia vedova del sig. Giuseppe Izzo fu Nicola con atto 21/59 del Notaio

Ludovico Sorrentino donava alla comunità il suolo per edificare una nuova chiesa (cappella rurale) con inizio dei lavori nell’anno 1123-1935.
Il giorno 25/04/1944 la chiesa ( cappella rurale) diviene parrocchia affidandone la conduzione al mons. Carmine Apice fino all’1-12-1983 data del suo decesso.

Al mons. Apice vi succede come amministratore parrocchiale il sac. Giuseppe Sorrentino che ne ottiene il possesso il 04/05/1985 officiato da S. E. Cardinale Corrado Ursi allora arcivescovo metropolita dl Napoli. .
Nell’anno 1990 il gruppo giovanile parrocchiale con la collaborazione del comitato di quartiere "Torre nord" organizza la prima edizione del "presepe vivente" durante l’amministrazione retta dal prof. Antonio Cutolo sindaco di Torre del Greco, il Comitato organizzatore del presepe vivente composto dai gruppi parrocchiali giovanili, ministranti, volontari e componenti il comitato Torre Nord, chiese ed ottiene dall’amministrazione comunale il patrocinio includendo il presepe vivente nei pro- grammi annuali delle manifestazioni natalizie.
Già dai primi anni la manifestazione ha riscosso l’attenzione della stampa richiamando pubblico anche dalle regioni vicine come Lazio, Basilicata e Puglia.
L’organizzazione intende valorizzare ulteriormente la manifestazione per attirare un pubblico più numeroso da tutte le province e comuni della Campania.