S. Maria di Costantinopoli
La chiesa dei marinai, la più legata al popolo torrese in
prevalenza di pescatori prima ancora che di marittimi. Fu Cappella
patronale dei Carafa. Serviva ad accogliere la famosa statua della
Madonna con Bambino.
Si racconta che il torrese Andrea Maldacena, famoso per la pesca del
corallo, sulle sponde dell'Africa, "soffiò" ai turchi una
nave intera ed ivi recuperò la statua lignea della Madonna con Bambino.
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Altra versione dei fatti vuole che durante la pesca
del corallo i marinai scorsero una donna su di un isolotto che faceva
segnalazioni facendo garrire un indumento. I marinai qui trovarono la
statua. La leggenda continua con il trasporto della Madonna a Torre.
Sulla nota salita del Barbacane la statua acquisì un peso tale che la
rese intrasportabile dai forti e nerboruti nostri marinai. Quasi, forse,
un rifiuto divino dell'essere stata sottratta dai luoghi d'origine. Fu
lì collocata.
La Chiesa fu costruita da quelle parti nei pressi della prima Cappella
che ospitò la Statua. Nel 1674 fu ceduta al Pio Monte dei Marinai già
esistente dal 1615 nella Chiesa Madonna delle Grazie. Non si trattava di
una vera e propria Confraternita, ma una sorta di associazione per scopi
di assistenza ai pescatori bisognosi.
Furono proprio i contributi di questi soci ad ampliare la Chesa alla
fine del XVII secolo. Corsi e ricorsi della storia: il Pio Monte cessò
di esistere alla fine del XIX secolo. La Chiesa versava in serio
degrado.
S. Maria di Costantinopoli ha beneficiato solo nel 1997 di un restauro.
Molti tesori d'arte sono stati recuperati.
Il quartiere S. Maria è uno dei pochi che non ha subito mutazioni
architettoniche nell'arco degli ultimi due secoli.
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