EUTANASIA
DEL PIOMBO FUSO
La stampa offset e quella rotocalco, non altro che l’evoluzione
di due antiche tecniche in letargo. La cibernetica,
applicata ai sistemi planografici, trionfa vittoriosa,
ma preclude il lavoro a misura d’uomo. II cervello
umano viene in buona parte rimpiazzato. In più le
macchine-robot non sbagliano quasi mai, non si
angosciano, né, però, sanno amare. Lavoratore comune
non servi più, altri uomini fabbricano quanti ne vuoi
di te, meno costosi, per nulla esigenti in materia di
diritti. Sventurati artigiani in genere: ciabattini,
orologiai, sarti, falegnami, addio! Bottegai tipografi
campani, sopravviverete sostenuti solo dalla poesia
del piombo fuso e dal nostrano proverbiale nutrimento
d’aria, sole e canzoni? Care botteghe fuligginose,
adattate negli stambugi nascosti dei dedali mai
risanati della Napoli povera di delbalziana memoria, o
nei tuguri addossati nelle cupe traverse dei
numerosi centri urbani abbarbicati alle pendici del
Vesuvio, o quelli che vanno da Capo Miseno alla Punta
della Campanella, o altri ancora dell’entroterra,
fino al Casertano, all’Avellinese, al Beneventano,
addio! E’ destino che il popolo, altro che sovrano,
in ogni epoca debba subire nuovi malesseri? II
benessere edonistico dà
l’illusione di una migliore qualità della vita; in
realtà il consumismo coercizzato dalla «grancassa»,
alla quale le arti grafiche si asservono in misura
massiccia, risponde essenzialmente ad una inferma
domanda di dipendenza oggettuale-alimentare. Ma il
vero benessere, l’amore, cioè la salute mentale,
quale società, quale reame, quale cultura I’ha mai
garantita o la garantirà mai? Il domani, intanto,
viene deciso prima sulle nostre ginocchia di madri,
dalle nostre figure di padri.
Possibile che l’uomo non trovi una strada finalmente
idonea per scardinare l’antica angoscia del suo
insoluto esistenziale, vale a dire la devastante
consapevolezza del proprio destino di mortale,
narcotizzata, invece, con reazioni difensive
diversificate e contrapposte, dall’annichilimento
mistico alla
criminalità?
Luigi Mari |