L'unico
ipertesto del cartaceo sono le neglette note a pie di pagina.
Con ipertesto si intende indicare un qualunque documento che consenta,
mediante artifici vari, oltre alla lettura sequenziale (dall'inizio alla
fine), una lettura logica in cui le varie parti del testo possono essere
visitate secondo gli schemi previsti dall'autore (es. per argomenti,
temporale etc.)
Antesignani degli ipertesti sono gli indici per argomenti tipici delle
enciclopedie, le bibliografie considerate come rimandi ad altri documenti
correlati, i libri-game per ragazzi in cui le risposte fornite in certi
punti rimandano il lettore a parti diverse del libro modificandone cosi'
la trama.
La diffusione del personal computer ha creato i presupposti per lo
sviluppo di software dedicato all'ipertesto, inizialmente come corredo dei
pacchetti di informatica personale (help in linea) e successivamente come
prodotto disponibile per qualunque necessita' di documentazione.
Naturalmente il computer ha notevolmente espanso le capacita' di
strutturare i documenti, due gli elementi fondamentali: semplicita' di uso
ereditata dalle moderne interfaccie grafiche (utilizzo del mouse per
operare sul computer senza dover conoscere i comandi del sistema
operativo), capacita' di integrare testo, immagini e suoni creando il
concetto di ipermedialita'.
Sono stati proposti molti linguaggi per costruire
ipertesti, per quanto riguarda Internet lo standard e' costituito da HTML
(HyperText Markup Language) oggetto di questo manuale.
L'ipertesto e World Wide Web
World Wide Web o WWW o semplicemente Web e' un progetto
nato al CERN di Ginevra in risposta alla necessita' di rallentare
l'entropia del sistema Internet, l'aumento a ritmo esponenziale dei
documenti disponibili pone inevitabilmente il problema della ricerca. Per
fare un paragone e' un po' come disporre di una biblioteca con milioni di
volumi disposti alla rinfusa sugli scaffali e senza il titolo sulla
copertina.
I precedenti sistemi di classificazione dei documenti (Gopher, Veronica)
che pure forniscono un metodo di ricerca, non erano adatti ad un pubblico
eterogeneo ed abituato agli ausili delle interfaccie grafiche e non erano
in grado di fornire strutture di ricerca sufficientemente elastiche, da
qui l'idea di utilizzare il concetto di ipertesto esteso alle risorse
della rete mondiale di computer che costituisce Internet. Il progetto e'
divenuto immediatamente lo standard di documentazione piu' diffuso sulla
Rete. In pratica l'operazione, tuttora in corso su scala mondiale, prevede
la riorganizzazione dei documenti in giganteschi ipertesti che guidano la
consultazione mediante rimandi (link).
Come si intuisce l'incremento delle capacita ipertestuali e' stato enorme:
qualsiasi documento presente sulla Rete (sono milioni tra testi, immagini,
suoni, filmati etc..) puo' essere linkato da un'altro documento, cio' fa
si che, nel preparare una particolare documentazione, chiunque possa
servirsi di documenti sparsi nel mondo oltre che dei propri. Per usare
ancora l'esempio della biblioteca e' come se tutte le biblioteche del
mondo fossero state riunite in un solo luogo facilmente accessibile da
chiunque.
Il progetto WWW ha, in sostanza, definito un protocollo di trasmissione
(HTTP - insieme di regole con cui i computer si trasmettono i dati), un
linguaggio (HTML) ed ha creato un consorzio (W3 Organization) con il
compito di governare lo sviluppo futuro dello standard.
Per poter consultare i documenti in formato HTML occorre uno specifico
programma (browser o |
navigatore) in grado di interpretare correttamente la
sintassi del linguaggio, compito del browser e' leggere gli ordini
contenuti nel documento e impaginare sul monitor il documento stesso cosi'
come lo ha ideato l'estensore. (esempio di documento impaginato)
L'aderenza di questi programmi allo standard e' fondamentale per una
corretta rappresentazione dei documenti, quindi ogni volta che lo standard
subisce modifiche, i browser devono essere corretti per allinearsi alle
nuove specifiche.
Puo' capitare che navigatori diversi rappresentino in maniera diversa sul
monitor lo stesso documento, questo puo' dipendere da una diversa
interpretazione della sintassi, da errori presenti nel browser, dal
mancato allineamento dello stesso allo standard. Come detto sopra i
browser sono in grado di rappresentare correttamente informazioni di tipo
diverso ad esempio una immagine o un suono purche' il computer usato
possegga le necessarie caratteristiche (monitor a colori, scheda sonora
etc.) sono comunque in grado di usare altri programmi specifici per
rappresentare informazioni espresse in particolari formati
(videoscrittura, fogli elettronici etc).
Multimediale
Per multimediale si intende un 'medium' in grado di
proporre contenuti utilizzando piu' canali di percezione sensoriale. Il
concetto non e' recente, sono multimediali anche gli antichi codici
miniati, ma e' in epoca moderna che ha subito una grandiosa evoluzione,
cinema e televisione ne sono i pricipali fautori.
In campo informatico il termine e' attribuito al software che utilizza
messaggi visivi (testo e immagini) e sonori per produrre contenuti. In
realta' sono gia' in produzione sistemi evoluti di realta' virtuale che
utilizzano anche le sensazioni tattili (data gloves) e caschi con visori
stereo per ricreare la realta'.
Interattivo
E' interattivo qualsiasi strumento che risponda alle
azioni di un operatore con una appropriata reazione. Ci sono gradi diversi
di interattivita', una lavatrice ha anche essa un grado minimo di
interattivita': premedo un bottone si accende, ma, spostandoci nell'ambito
informatico, il concetto ha trovato grande spazio applicativo nei giochi
per computer progenitori di avanzate simulazioni, ad esempio, nel campo
aereonautico. La ricerca si e' spinta velocemente alla ricerca di
strumenti per l'interazione: mouse, joy stik, trak ball, tavolette
grafiche sono potenti strumenti che semplificano il colloquio tra umano e
computer.
Cara vecchia posta cartacea
addio!
La produzione di carta e buste sottili di
posta aerea
è cessata a danno
di cartiere e cartotecniche.
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