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A scuola ci hanno insegnato a differenziare lo scritto dall'orale, a usare
un registro linguistico basso nella parola parlata, e una terminologia più
sofisticata e ricercata per lo scritto. Dico "fare" e scrivo
"effettuare", o addirittura "implementare". Ma sul web
come funziona?
La rete si riempie di parole e di informazioni e il tono e la scrittura
sul web sta acquisendo peculiarità e specificità, legate alle modalità
di utilizzo di questo strumento, molto più simili alla comunicazione
orale e informale rispetto a quella scritta e formale.
Tra le regole della comunicazione una in particolare acquista maggior
valore: scrittura reader oriented. Un grande esperto di Direct Marketing
degli anni Ottanta scrive «Stop thinking of your product, thinking of
your custumers». Applica questa regola anche quando ti trovi davanti ad
una tastiera e con una pagina Web da scrivere.
Per approfondimenti rimandiamo alla Guida al Web Writing e alla sezione
Web Writing di PRO.HTML.itScrivi Chiaro
Usa periodi brevi: un periodo è troppo lungo se non riesco a pronunciarlo
con un'unica espirazione, come già diceva Cicerone. Senza cadere
nell'eccesso opposto, sono molto utili a questo proposito le formule di
passaggio e conjunctions.
Parole semplici e comuni: parliamo e scriviamo con parole semplici e
comuni, riduci quindi i tecnicismi e le parole straniere. La domanda da
porsi è se quello che sta di là capisce o non capisce il mio messaggio.
Usa la forma attiva per aumentare l'assunzione di responsabilità.
Soggetto - verbo - complemento è uno schema utile per gratificare se si
tratta di un merito per colpevolizzare se si tratta di una colpa.
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Usa il passivo solo quando serve, per metter in risalto
l'oggetto di un'azione.
Riduci la forma impersonale: in Internet il rapporto è sempre personale
da uno a uno. Dimentica i "SI INFORMA che…", "il Sindaco
ORDINA (perché fa delle ordinanze) che in caso di…"Scegli la
concretezza e le espressioni dirette
Scrivi per punti: esistono elenchi democratici, egualitari, con bullet e
trattini, e elenchi gerarchici con numeri e lettere. I numeri sono una
grandissima risorsa attenzionale, se usati con effetto.
Evita le costruzioni linguistiche complesse e l'utilizzo di modi come il
congiuntivo, in linea di massima sconveniente per la comunicazione diretta
di Internet
La sintesi: stop a libri e pagine troppo lunghe
«Vi scrivo una lettera lunga perché non ho tempo di scriverne una breve».
Ha dell'assurdo l'affermazione di Voltaire? No, perché è molto più
macchinoso scrivere testi che racchiudono in poche frasi tutto il
significato rispetto alla semplicità di un testo spontaneamente prolisso.
Pensa ad una scultura: nel blocco di marmo la statua c'è già e l'arte
sta nel togliere, come nella fotografia il bravo fotografo è capace di
selezionare e inquadrare. Nel blocco di marmo Michelangelo vedeva già la
statua, eliminando prima con grandi colpi e poi con lo scalpellino
otteneva un capolavoro. Così devi fare tu, soprattutto se scrivi sul web.
Nel testo devono rimanere quelle parole che catturano l'attenzione del
lettore, le cosiddette parole lampo, i ganci linguistici. Queste possono
venire offuscate se permangono alcune parole lucciola a distrarre il
lettore.
Se vuoi far arrivare prima un concetto al lettore spostalo all'inizio. Una
prima frase ad effetto provoca una reazione di allarme e l'attenzione
viene usata come gancio.
Quanto agli aggettivi, Flaubert sosteneva che esiste una sola parola che
esprime il concetto che voglio dire, non c'è nessun bisogno di aggiungere
nulla.
Usa pochi avverbi: sono le parole più subdole della lingua secondo una
definizione di Stephen King nel suo On Writing: modificano la parola alla
quale stanno affianco, inquinandola. Hanno un effetto cacofonico,
soprattutto in italiano perché finiscono in mente.
Non è detto che sia necessario togliere le introduzioni per essere più
sintetici. Per convincere il lettore dobbiamo creargli noi stessi alcuni
bisogni, e non è sempre vero che sul web si debba andare subito al sodo,
alle volte è meglio iniziare con una presentazione introduttiva che
coinvolga il lettore. |