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Ogni dieci artigiani che chiudono bottega dovrebbero essere sostituiti da un centro di formazione professionale; questi, invece, non solo non si moltiplicano, ma tendono a calare e ad impoverirsi strutturalmente. I tipografi artigiani vecchia maniera, dunque, sono ancora i soli, autentici sostenitori della romantica tradizione gutemberghiana; singolari superstiti e testimoni veri della riproduzione veloce degli scritti, quindi della diffusione della cultura e quel che di benevolo, egregio, propizio essa ha dato all’umanità. Il lavoro artigiano, se pure meccanizzato dal secolo scorso, era nella vita. La cibernetica sa di robotica extraterrestre, non ha nulla di umano come le cellule. Conciliare il micro col macrocosmo e una grave castroneria dell’uomo.

 

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ALFABETO,GRAFIA E STILI IERI E OGGI
Tentiamo ora di focalizzare bene 1’argomento relativo agli stili grafici. L’alfabeto adoperato a tutt’oggi in occidente e quello derivato dal Romano maiuscolo, divenuto minuscolo successivamente. Chi ha avuto modo di osservare il carattere Romano su riproduzioni di documenti antichi o sulle insegne romane attraverso il cinematografo, può notare come i tratti spigolosi, nel passare degli anni, abbiano preso forme sinuose, allo scopo di poter scrivere più rapidamente. Solo il gotico rimane, per così dire, la pecora nera degli stili. E’ palese che il gotico tedesco sia la scrittura più difficile da scriversi e da leggersi. Tutti i caratteri usati nel mondo occidentale prendono la denominazione di Antiqua in contrapposizione al Gotico e ai suoi derivati, sebbene (e qui il paradosso) il gotico non è altro che un forma esasperata dell’alfabeto latino.
Oggi la bella scrittura come materia didattica è stata soppressa. Il lettore dalla chioma canuta rammenterà quante rigate nel palmo delle mani ha patito, da scolaro, quando veniva imputato di sgorbiare il proprio scartabello.