S. GIORGIO A CREM.
Fu Carlo III di Borbone
l'antesignano dell'arricchimento del territorio vesuviano, da S. Giorgio a
Cremano alle porte di Torre Annunziata. Nel 1739 fece costruire il Palazzo
Reale di Portici.
Man mano il lato costiero del Vesuvio fu un manto di ville. Oltre 30
trenta ne furono costruite lungo il Miglio d'Oro da Ercolano a Torre del
Greco e sono le ville che hanno fatto più storia.
Le Ville vesuviane della località S. Giorgio a Cremano sono molte perciò
mi limito a segnalarne l'ubicazione. Esse non sono d'eccezionale interesse
storico-architettonico come le consorelle del Miglio d'Oro, ma conservano
ugualmente la loro importanza.
Villa Avallone, via Pessina - Villa Bonocore, via Manzoni - Villa Borrelli,
Via Buozzi - Villa Bruno, via Cavalli di Bronzo - Villa Caracciolo, Via
Pessina - Villa Carsana, via Pessina - Villa Carafa Percuoco, Via Buozzi -
Villa Cerbone,Via Pessina - Villa Cosenza, via Cavalli di Bronzo - Villa
Giarrusso, Via Buozzi - Villa Galante, Villa Marullier Villa Righi, Villa
Jesu, Villa Leone, Villa Menalevia -Villa Olimpia, Villa Zampaglione tutte
a Via Pessina - Villa Lignola, Via Galante - Villa Marulli, Via Bernabò -
Villa Pignatelli, Largo Arso - Villa Pizzicato - Via Pittore - Villa
Salvetella, Via S. Anna - Villa Sinicopri, Via Pittore - Villa Tanucci,
Via De Gasperi - Villa Tufarelli, via Tufarelli - Villa Ummarino, Via
Antonio Gramsci - Villa Vannucchi, via Roma.
PORTICI
Per volontà, quindi, dei sovrani e delle famiglie gentilizie che volevano
villeggiare nel clima salubre e mite della costa vesuviana vantiamo ancora
oggi, in buona parte, uno dei patrimoni architettonici e storici più
importanti d'Italia. Le ville nell'aria porticese sono:
Palazzo Lauro Lancellotti, munito di
un mirifico parco fino al mare. Villa Menna costruita intorno al 1750 e
ristrutturata nel 1800. S'impone il vecchio androne gli magnifichi
stucchi, il cortile. Fu quasi distrutta durante l'eruzione del 1631. Fu
ristrutturata la facciata che possiamo ammirare ancora oggi. La villa
consente l'accesso alla spiaggia.
Villa Materi della Casata Carafa. E'
divisa in due strutture la villa col giardino "la comune
vecchia". La villa fu espropriata parzialmente per consentire la
costruzione di Via Libertà nel 1948.
Villa Buono del Principe Bartolomeo
della Ricca in località Riccia. Resta di questa struttura solo un rudere
dell'esedra con la cappella.
I bagni della Regina sono una villa
sulla costa presso la spiaggia. E' in realtà la Villa del duca d'Elboeuf
il generale di Carlo VI che fece costruire nel 1710. E' Una grande
struttura architettonicamente complessa ricca di reperti archeologici. La
villa è oggi quasi abbandonata.
Villa Orsini è a Bellavista e fu
della duchessa Elena. Comprende una Cappella interna.
Villa Maltese del Vaccaro, sulla
strada che porta ad Ercolano fu costruita nel 1730. Fu restaurata agli
albori del 1900 purtroppo tenendo poco conto della struttura originaria.
Si conserva ancora il giardino, una vasca e le statue di marmo. dedicata
alla santa Croce.
Infine a Portici ci sono altre piccole strutture inferiori un po' sparse
qua e là. |
ERCOLANO
Dicevamo che le ville di gran fattura architettonica sono quelle costruite
nel 1700 lungo il Miglio d'Oro da Ercolano a Torre del Greco. Una prima
visita a quelle di Ercolano: Una delle più famose è
Villa Campolieto, che fu residenza dei
nobili di Casacalenda. Dopo circa un secolo la Villa appartiene all'Ente
Ville Vesuviane ed è sede di convegni e concerti internazionali, di
manifestazioni teatrali di gran prestigio culturale.
Villa Favorita della casata Barretta,
fu in seguito acquistata dal Principe di Aci e Campofiorito. Fu infine
proprietà di Ferdinando IV di Borbone. La moglie di Ferdinando, Maria
Carolina d'Austria la denominò Villa Favorita perché le ricordava quella
di Schonbrun.
Villa dei Padri Barnabiti, oggi sede
del Comune è una villa neoclassica acquistata alla fine del 1800
per avere una prestigiosa sede comunale. La Villa ha una bellissima sala
consiliare e un'annessa Villa Comunale.
Villa Ruggiero fu proprietà barone
Enrico Petti intorno al 1730. Dopo l'unità d'Italia fu acquistata dai
Ruggiero. E' sede della Biblioteca Comunale. Villa Signorini è presso
l'antica Via Cecere. La Villa dispone di ampi saloni per convegni,
concerti, cerimonie, ecc. come la Campolieto.
TORRE DEL GRECO
Da Ercolano a Capo Torre incontriamo, dopo Campolieto e la Favorita, Villa
Matarazzo, la Villa Carmela abbattuta insieme a diverse altre, nonché
ville di minore interesse storico. Vediamo quelle importanti,
sopravvissute.
Villa delle Ginestre di proprietà di
Giuseppe Ferrigni che ospitò Giacomo Leopardi. Fu ristrutturata agli
albori del 1900 aggiungendo terrazzo e colonnato. E' risaputi che il poeta
qui scrisse "La ginestra" e "Il tramonto della luna". Villa
Prota, ampio il portale d'ingresso con due balconi laterali.
Dalla villa parte una stradina che conduce direttamente a mare.
Villa Aurisicchio-Cicchella di proprietà di
Giuseppe Aurisicchio, guardiacaccia di Ferdinando IV.
Villa Vallelonga del Vanvitelli
costruita nei primi del Settecento, ristrutturata poi nel 1843 cadde in un
pietoso degrado fino agli anni 80. Ancora ristrutturata è oggi sede della
Banca di Credito Popolare come Sede Centrale.
Villa del Cardinale voluta costruita
da Gennaro De Laurentiis nel 1744, fu subito proprietà del cardinale
Spinelli poi del cardinale Prisco.La villa comprende un ampio parco nella
parte posteriore.La struttura presenta nella facciata un busto di S.
Gennaro. Un ampio salone s'impone subito. Numerosi gli affreschi
settecenteschi di Giuseppe e Gaetano Magri.
Masseria di Donna Chiara, oggi in
completo abbandono fu della figlia di Carlo Invitti che nel Settecento
sposò Flavio Gurgo di S. Chiara. Villa S. Gennariello, è caratterizzata
dalla Statua di S. Gennaro in positura di protezione dall'eruzioni
vesuviane.
Villa Prota, ha un'enorme portale
sulla strada. Un lungo viale, quindi, che conduce alla villa propriamente
detta. E' una struttura interessante sia dal punto di vista storico che
architettonico.
Luigi Mari
|