32 Ad una ragazza Se possedessi il tesoro, se avessi la magica bacchetta, se tornassi indietro, Ti sognerei e t'inviterei a volare per i turchini cieli. Non ridere ma ascolta: Io per tutta la vita l'amore ho cercato ma non l'ho trovato Perdonami per il prestito della mia mente. T'abbraccio sorridente il tuo amore nullatenente. 33 Il mare Guardo e scruto l'orizzonte e ammiro il mare e il monte. Alzo gli occhi al Creatore: Tu sei l'infinito amore. Respiro ampiamente. E' l'ora del tramonto: l'astro solare si nasconde una dolce brezza m'inonda e par che il mare l'inghiotta suonando la chiesetta. Le barche son tornate dopo il lavoro usato. Io sentendo l'Ave Maria m'avvio verso casa mia. 34 Occhi spenti Occhi di malinconica dolcezza di un fascino di giovinezza, malgrado l'età che corre, la bellezza ti soccorre. Mi guardi muta e spenta, e mi indichi il tramonto. Amore mio, tesoro lontano, stringiamoci la mano. La tua esistenza è tribolata e lontana da me la tua vita: Spero che domani ritrovi l'amore Nel ricordo del verde cuore. Vivono nella stanca mente i tuoi occhi di tormenta. 35 Palomma nera Me passe pe nnanze senza parlà, te dumando pecchè vai a ccà e a llà. Si 'n'anima triste e senza pace, me sumiglie, pecchè stongo 'ncroce! Stu core mio sbatte penzanno! Tu sbatte, palomma, vulanno! Dico 'nu nomme e te ne vaie. Era 'na reliquia: addò staie? Palummè, dimme 'a verità, dimme addò vaie, dimme addò sta! 'Nu tiempo 'e viecchie dicevano: "Si si bona nova, statte; ma si si mala nova, vattenne!" E 'a palomma sbattette 'e scelle e se ne jette. 36 Italia Italia, Italia mia, ricca di storia, faro di civiltà per le genti, quanti dolori hanno imperato. Di lauro sei sempre coronata. E i prodi guerrieri fan festa. Nel mondo ora sei calpestata. Italia, Italia mia, Patria mia, non rattristare la tua sorte. L'onnipotente veglia su di te. Dio, che la Patria risorga e sia di monito ai forestieri, forte, grande come l'antica, sventoli ancora il tricolore e sia fonte di amore. 37 Il genitore riposa All'ombra dei cipressi sussulti e palpiti in viali in fiore il dramma della vita, prezioso d'ogni cosa con lacrime e rose. Sotto la quercia la tragedia: un marmo e una poesia. Qui il genitor riposa Nell'eterna casa: "Ossa delle mie ossa Soffrite o gioite?" per baciare la terra. Silenzio ammonitore. 38 7 maggio 1954 In una corsia, a manca, chinò la testa stanca: il mio genitore si segnò e il suo mondò crollò.> L'onestà d'intenti che l'avea guidato lasciò nella tormenta all'alba di un sabato. Il figlio sapeva nulla della fatale novella. Parlai al mio cuore e mi rassegnai. La ruota gira e non si ferma mai. 39 Il giorno Dietro le valli in fiore L'alba vedo spuntare. Il sole copre il pastore, il fattore inizia il lavoro,§ la massaia prepara la fornace: regna l'armonia e la pace. Ma l'uomo poverello uccide il bello! Volge al desio l'ora, le barche scivolano sul mare. Le onde s'infrangono sugli scogli e sulle banchine. E tutti ringraziano il Signore e s'avviano al focolare. 40 Nu suonno Stammattina me so scetato tutto curiuso e strano, che suonno! APermesso? È trasuta essa. Aggio risposto: ATrase, chesta è sempre casa toia. Morta quattro anni fa, m'è comparsa davanti e mi dice: AComme staie, Pepè? -Tiro nnanze: è na vita e niente!- AIo sto bbona, all'ato munno si sta bene. Si gode buona salute, tu sbatte d'a matina a sera. ASi sora mia, so quatt'anne ca si morta, so cagnat 'e tiempe e nu sacco e cose -Te faie abbraccià?- Me rispunnette: AA chi vuò abbraccià, io nun tengo corpo, volo pe 'llaria, cu nu permesso speciale. Che suonno strano. Scumparette comme a niente! Ed io alluccaie: AVieneme a truvà. |
41 Alla Madre Divina Eccelsa dei cuori, Madre d'amore, le speranze raccogli il grido accogli. Il canto eleviamo e così ci innalziamo. Tu dall'alto dei cieli prega il tuo Figliolo che la peste annienti il mondo ammorbante. E dia pace al perverso nel grande universo. Ascolta le preci. Rinnovaci la Fede. 42 Fiore ingiallito Fiore ingiallito, fiore spento, sei come le foglie al vento. Sei crudele, spietato, ma il destino è segnato. Gli uomini ti calpestano, le donne ti straziano. È suonato il tempo, per te non c'è scampo. È notte, notte fatale, dà l'addio al male. All'alba cadono le stelle. Il tempo non è bello: le tue scarne mani abbracciano solo ricordi 43 Strada di notte Alle prime luci del tramonto i bagliori che incanto, e la mia strada a colori io la vedo. Che incanto la sera quando sento cantare la canzone dell'amore. Appare una figura: ecco il mio tesoro. Che attesa stasera, io mi sento inebriare. Strada di notte, non sei un deserto, ma piena d'amore. 44 Tranquillità Tra la valle in fiore Scende il Rio Con le acque chete. Tra il sussurrar dei ciottoli Si abbevera il gregge Belando e scampanando. Guida il fido cane Che fiuta tra gli armenti Se manca una all'appello Del pastore Che invita a proseguire Il duro cammino della vita.. Il campanile della chiesetta Annunzia l'ora dell'Ave Maria. 45 Il sentiero Scende il ruscello con acqua di cristallo e mormorando dice con molta pace: Ah Vieni, viandante, Vieni alla fonte! I fiori, il verde silvano esaltano il Creatore. Il cocchiere da una frustata sull'acciottolato: la carrozza s'avvia lentamente nell'oblio lungo la salita rocciosa della vita. 46 Il tempo Il pendolo segna mezzanotte! Se vegli nella notte, pare eterno il domani. E come un battimani l'orologio scandisce le ore i minuti i secondi e divora il tempo che è breve: gli anni volano da Eva. Gioventù e amori sono un racconto. Il pendolo segna mezzanotte intanto! Il tempo inesorabile non perdona. Avanza deciso, non sente ragioni. Ci scuote continuamente intensamente per avvicinarci all'eternità. 47 Notte nostalgica Nostalgici dì, Nostalgiche notti Tutto è perduto: I verd'anni Gioventù passata. Notti insonni Notti nel vuoto Tempo inesorabile distruttore di vanità di piacere e di amore di morte di vita di resurrezione. 48 Il bocciolo falciato Il mostro stringe la morsa, la bimba grida e piange. Le lacrime sono un lago: la virtù è perduta. E così falcia il bocciolo del fiore, al volo. Se il divino è irato, non colpisce il forsennato? A guardia dell'Acheronte affonda la barca Caronte nella tenebra eterna dove non c'è lucerna. Ma chiedo per vital ragione di evitarmi malate visioni. 49 Oblio Che silenzio la via del passato mio, tra alberi in fiore che ridevano d'amore. "Dimmi tu platano, le ombre volavano?" Una sera d'inverno che mai più ritorna, Tra foglie al vento l'incontrai piangente. Passa la primavera, passa il mio amore ma il cuore invecchia con l'oblio nello specchio.
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