Anno IV
Gennaio-Marzo 2004 
n. 1- 3

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A colloquio con Michele Giordano
Vicedirettore del giornale “Metropolis”, Direttore responsabile Giuseppe del Gaudio, direttore@metropolisonline.it - Redazione e Amministrazione corso Alcide de Gasperi 169, 80053 Castellammare di Stabia - Tel. 0818713790 - fax 0813914840 - Editore Stampa Democratica ‘95 scrl.
di Vincenzo Riccio

Giornali, informazione locale, editoria. Tra le testate locali della provincia di Napoli, il settimanale Metropolis è uno dei giornali che ha conquistato in pochi anni un’interessante fetta di mercato. E ora si prepara a una nuova sfida: dal 24 marzo, infatti, Metropolis diventa quotidiano, con una diffusione in provincia di Napoli, nell’agro Nocerino-Sarnese e in Costiera amalfitana. Del bilancio dell’attività del settimanale e delle prospettive di Metropolis Quotidiano ne parliamo con il vicedirettore Michele Giordano.
Metropolis tra chiari e scuri: fate un’ottima informazione, ma anche molto sensazionalismo, titoli “urlati”, molto spazio alla “nera” e alla “giudiziaria”.
“Il successo del settimanale conferma che quella di Metropolis è una formula giusta: il giornale fa informazione a 360 gradi, quindi non solo politica, sport o attualità ma anche la nera e la giudiziaria. Per quando riguarda i titoli urlati, si può dire che è una caratteristica della stampa più aggressiva, di denuncia, senza censure o autocensure”.
La questione della committenza: a che pubblico si rivolge la vostra pubblicazione?
“Finora il settimanale si è rivolto ad un pubblico che cercava notizie esclusive, inchieste, approfondimenti. Con il passaggio al quotidiano, il lettore tipo sarà il cittadino che conosce dalla tv e dai grandi giornali tutto quello che accade nel mondo ma vuole sapere anche che cosa succede nel suo paese, nella sua città, un lettore che vuole approfondire le tematiche e le notizie che lo toccano da vicino”.
Può tracciare sinteticamente la storia della sua testata?
“Metropolis nasce come mensile dell’area stabiese-torrese e nel 1995 diventa un settimanale gestito da giornalisti professionisti, cogliendo successi di anno in anno, fino a diventare in Campania il settimanale locale più venduto nelle edicole”.
Che messaggio cercate di veicolare con la vostra pubblicazione?

“Il lettore vuole essere informato, noi gli offriamo notizie e servizi, elementi per valutare la realtà”.
Come s’inserisce Metropolis negli equilibri editoriali e politici dell’area in  cui si rivolge?
“Siamo decisi a conquistarci il nostro spazio editoriale, grazie ad un marchio, ad una testata già nota e apprezzata. Per quanto riguarda la vita politica continueremo a raccontarla nei suoi aspetti positivi e negativi, senza privilegi per nessuno”.
La formula proprietaria della cooperativa giornalistica come funziona?
“L’editore sono i giornalisti stessi, che possono così essere più liberi: non ci sarà mai un editore che ti impone o suggerisce una scelta”.
Metropolis come palestra di giornalismo: moltissimi giovani muovono i primi passi nel mondo dell’informazione con voi: come li seguite?
“Diversi collaboratori sono diventati giornalisti professionisti. Una buona redazione è come una buona bottega artigianale: esperienze e una dura selezione”.
Se dovesse indicare una specificità della sua testata, quale sceglierebbe?
“I lettori si attendono da noi sempre qualcosa di esclusivo, di inedito, 

cerchiamo di essere all’altezza di queste aspettative”.
Che diffusione ha il vostro giornale e qual è la sua tiratura?
“Il settimanale è diffuso in provincia di Napoli e Salerno e tira oltre 10 mila copie a numero”.
Oggi molto spesso al giornale si uniscono supplementi, gadget, libri, Dvd per incrementare la vendita, che ne pensate?
“Possono sostenere le vendite, ma non fanno miracoli”.
Informazione e pubblicità: quanto dell’una e dell’altra in un periodico ottimale?
“Certamente i lettori comprano un giornale, non un depliant pubblicitario, quindi l’equilibrio è necessario. Però non bisogna dimenticare che la pubblicità rende indipendente un’iniziativa editoriale, l’aiuta a vivere, specialmente nel caso di una cooperativa”.
Un timore, un augurio, un sogno per la sua testata?
“Temo che qualche lobby di potere accoglierà con ostracismo la nascita di una nuova voce. A Metropolis Quotidiano, alla nostra cooperativa, auguro gli stessi successi del settimanale. Il sogno? Diventare un riferimento certo per migliaia e migliaia di cittadini delle province di Napoli e Salerno”.