Del complesso, già molto più ampio restano oggi
sulla spiaggia del Cavaliere, dov'era il Ponte Rivieccio, appena
tre nicchie del piano inferiore squassate dai treni che ’vi passano
quotidianamente sopra e battute dai marosi.
Dalla lava fangosa i soci del ”Gruppo Archeologico" dedicato poi
al Novi, hanno recuperato grossi cardini di porte frammenti laminari,
pezzi di pertiche carbonizzati, come quelli che si rinvengono a Ercolano
e perfettamente conservati, chiodi spalettati e uncinati, monete di bronzo
con facce molto consunte e soprattutto, nel marzo 1983 a un blocco di
dura lava fangosa, fortuitamente franato presso la tema una colomba di
bronzo, intatta e di grandezza naturale, finemente lavorata nel disegno
e ne1 piumaggio, con le zampe sospese e l’impronta di un dito sul
capo, per cui doveva essere tenuta in mano o sul braccio sinistro da un
putto o un amorino (amorini e colombe erano simboli di Venere, dea dell’amore),
come in analoghe statuette di putti e amorini, in bronzo o in marmo, di
arte ellenistica, rinvenute a Pompei e ad Ercolano, si vedono un oca o
un delfino.
Consegnata alla Direzione degli Scavi di Ercolano, si trova ivi
registrata col N. 3063, Gli stessi soci hanno inoltre individuato nel
Museo Civico di Baranello (CB) costituito nel 1897 dall'ing. Giuseppe
Barone diversi reperti da questi acquisiti durante lavori di
sistemazione della ferrovia presso la terma: statuette bronzee di
Ercole, frammenti pavimentali in opus sectile, chiodi di bronzo
spalettati e uncinati come i precedenti citati, un mosaico di pasta
vitrea con figure geometriche, un frammentodCi affresco col Ratto di
Europa, pannelli con frammenti di affreschi, stampigli su fondi di
ceramica sigillata, un cardine di porta simile ai precedenti, fistule di
piombo, frammenti di legno.

La colomba bronzea appena rinvenuta
presso la terma-ginnasio. |

Pianta e sezione della
terma-ginnasio disegnata
dall'Ing. Ruggero Manna Roncadelli (1898).

La colomba restaurata.

Particolare della testa
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