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E col finanziamento del Ministero dei beni culturali, con la direzione del dott. Mario Pagano, riprendeva lo scavo concentrato nell’area già da tempo nota dalle piante e manomessa. La villa 4 originariamente del sec. I a.C., ristrutturata nel Sec. I d..C. ed. ha murature in opera quasi reticolata, reticolata e mista reticolata e laterizia. Seguendo la nuova pianta generale disegnata questa volta dall’arch. Ubaldo Pastore della Soprintendensa, si osservano nelle parti in nero (mentre quelle in bianco sono andate distrutte) la grande sala absidata in reticolato e laterizio rimasta salva e restaurata nelle strutture.



Planimetria generale  della villa Romana torrese in contrada Sora (Arch. U. Pastore). I ruderi visibili  o rimessi in luce nel 1989-90.




                Affresco parietale delle stanze. 


 Pavimento stanza 2 in marmo giallo e nero (1989).

 
               Affresco parietale delle stanze.

In prosieguo di questa, tre stanze già scavate in epoca borbonica e poi interrate: la N.2 dalle dimensioni di circa m 4x7 che presenta due livelli di pavimentazione in mosaico bianco e nero e un terzo in marmi africani gialli e neri a disegno geometrico ed è decorata alle pareti con affreschi del III stile pompeiano a fondo rosso,con miniature di animali fantastici quali pantere che azzannano cervi, grifi affrontati, cavalli alati., leopardi., cigni svolazzanti, teste di Medusa, pesci uccelli, motivi vegetali; la N.3 affrescata in IV stile con pannelli in azzurro e contorni rossi, due tonfi raffiguranti maschere teatrali, erme di sileni pantera e cigno, un pavimento marmoreo analogo a quello della stanza precedente.