
Il muro sinistro in opera
reticolata dalla sala
absidale della Villa,
com'era nel 1955.
(Foto C. Di Cristo).
Ha compilato una ”Carta Archeologica" della contrada Sora con
rilievi effettuati in situ, ha scattato fotografie e creato una
documentazione d'archivio ha organizzato mostre, conferenze, incontri,
visite guidate miranti a sensibilizzare l'opinione pubblica, la, stampa
e le Autorità. Ha inoltre pubblicato a stampa nel 1978, col contributo
dell’Amministrazione Comunale, l’Opuscolo ”Reportage archeologico
- Antiche strutture romane: Villa. Sora” Che fa un'analisi documentata
dei resti della villa nella condizione di quel tempo. Tra il materiale
raccolto si segnalano frammenti di affreschi parietali, di pavimenti in
signino con tessere bianche disegnanti croci svastiche, di lucerne e
orli di vasetti. in terracotta comune, un grosso blocco di marmo bianco
parte di un architrave, tessere di calcare bianche e nere e colorate di
pasta vitrea. Nel 1981, in un fondo sito in contrada Scappi, lungo la
Cupa Vecchia Falanga, individuava, fra strati di cenere e lapilli, una
casa o villa rustica di età repubblicana, con due ambienti pavimentati
in cocciopesto. |

Frammento di pavimento in signino
dalla ”Vila
Sora" rinvenuto dal Gruppo
Archeologico. (Reportage Archeologico-1978).
Da essa si recuperarono travi carbonizzate, tegolame, frammenti di
ceramiche a vernice nera, due fondi di dolii, due pesi di telaio, un
elemento di macina in piperno, frammenti di intonaco dipinto e di
mosaico in bianco e nero. Fu informata la Soprintendenza Archeologica di
Pompei e fu pubblicato il relativo opuscolo. Era ancora notata, in in
fondo di proprietà dei PP. Redentoristi ai Camaldoli, una villa
suburbana con muri in opera reticolata e pavimento in mosaico bianco e
nero. Anche la dott.ssa Lucia Amalia Scatosa Horicht, docente 5i
Antichità Pompeiane ed Ercolanesi alla Facoltà di Lettere
dell’Università, ”Federico II” di Napoli, pubblicava nel 1985
nella Rivista ”Cronache Ercolanesi” l’articolo ”Ville nel
territorio ercolanese”nel quale con vera dottrina esaminava, tra gli
altri, resti archeologici torresi con inedite e interessanti rivelazioni
derivanti da personali ricerche. Su tali. premesse interveniva la
Soprintendenza Archeologica di Pompei, competente per territorio, e il
Dott. Baldasarre Conticello dichiarava la Villa, di Sora una delle più
notevoli del territorio ercolanese.
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