DECORI  ARCHITETTONICI  TORRESI  - Legenda  


LEGENDA a cura di Peppe D'Urzo

Battente:
martello (in ferro o in altro elemento metallico) per picchiare all’uscio; anello metallico di varia foggia (modo in cui Qualcosa è fatta, aspetto in cui si presenta, guisa) fissato alla porta di una casa, per bussare; martelletto di ferro o di bronzo di varia forma, che, fisato a un portone o a un uscio, serviva a battere per chiamare; in dialetto napoletano: “Vattente”, ”Vatteta”, ”Vattiporta da:”Vattere”: verbo trasitivo = battere (bastonare); bastonare nel senso d.i: ”Sunà”, ”Tuppettà,”, ”Tuzzà”; ”Tuzzuliature” da: ”Tuzzuliata” = picchiata, bussata;

Anello metallico:
cerchio di metallo; tutto ciò che ha forma circolare o che si dispone a cerchio intorno a qualche cosa; cerchio di metallo, strumento o dispositi forma di anello; all’interno di palazzi e ville (sec. XVII, XVIII, XIX) erano collocati sulle pareti adiacenti stalle e cantine; serviva per legare (o attaccare) le”briglie”(= finimenti che si mettono alla testa del cavallo (ed. anche bue) e comprende testiera morso, redini e filetto); i cavalli ed i buoi vengono ad essi legati, per poi essere puliti e dati a magiare; gli animali riposavano in stalle/dormitori; negli atri dei fabbricati entravano con carrette e carrozze; v’era personale addettoalla cura dei cavalli, ecc. Questi esemplari si trovavano (e si trovano) anche nei macelli per 1a lavorazione delle carni; vi si legavano i ”pezzi” cavalli, buoi, maiali, ecc ), e, nelle banchine portuali per fissare barche e natanti; questo anello metallico e definito in dialetto:”’U cateniello”; U capizzo, o ‘A canizza: imbracatura, legatura a duplice corsa di fune e a cappio per cavalli.

Fonderia:
Arte e tecnica di fondere e colare i metalli e le loro leghe. Nel XVIl secolo le fonderie servirono principalmente alla fabbricazione delle armni; nel secolo scorso, vi si lavoravano sia i metalli ferrosi (ghisa, acciaio), sia quelli non ferrosi (bronzo, rame); nel 1920 la grande espansiome delle industrie automobilistiche e aerenautiche determinò un incremento anche delle fonderie delle leghe leggere e superleggere. Insieme delle operazioni di fusione dei metalli e della loro colatura in ”forme” dove solidificano asaumendo la forma voluta; si distinguono; fonderie di ghisa, acciaio, rame,metalli leggeri, ecc ; secondo la utilizzazione: fonderie d’arte, d’ornamenti, di meccanica industriale, ecc; la fonderia più imyortante è quella della ghisa che si compie in forni a manica, a cupola, a riverbero, a crogiuolo; anche 1’edificio dove si compiono dette operazioni

Stampo:
forma usata in fonderia quando si debbono fondere molti pezzi tutti uguali fra loro; gli stampi possono 

essere semplici o doppi (in questo caso la parte superiore si chiama stampo, quella inferiore controstampo; si differenziano dalle matrici in quanto il metallo non li occupa completamente; nella lavorazione plastica dei metalli è il modello con l’impronta e le dimension ni del mezzo o dell’oggetto che si vuol ottenere, mediante magli, presse, ecc.; gli stampi sono costiutuiti generalmente da due elementi uguali e sovrapposti secondo un piano orizzontale. Conio in senso figurato. Utensile di alluminio o di altro metallo(più raramente di plastica, terracotta o altro) in cui si versava un composto ealdo o fredd.o che doveva raffreddarsi nella forma desiderata; in senso stretto: organo fisso, montato sull’incudine del maglio, la cui parte centrale presenta 1’impronta corrispondente alla forma del pezzo da stampare a caldo.

Stampino:
Piccolo stampo per ottenere figure, disegni specialmente in rilievo.

I battenti erano fissati a forme metalliche, raffiguranti in genere: teste di leonj. ”’A capa ’i lione”), altri tipi di animali, teste egizie, maschere, ecc.; erano collocati sui portoni d’ingreeso; facevano parte del decoro architettonico dell’intero fabbricato o manufatto; al di sopra dei portoni d’ingresso v’erano anche gli stemmi gentilizi delle famiglie (dinastie) di appartenenza per distinguersi dal popolino; tali stemmi erano di marmo, muratura e a stucco(gesso cotto e macinato finemente impastato con acqua e o con altre sostanze, diverse a seconda d.ell’uso cui è destinato; scultura, rilievo ornamentale eseguito con lo stucco) ”etampato”. Gli stemmi (emblemi, insegne) nobili (di casato) erano fatti a mano; alcune ”forme”(immagini) ben salde ai portoni stavano a significare la cacciata della malasorte e del malocchio - (pura tradizione popolare).

Le ”figure” :
da collocare ai portoni e o ai cancelli si formavano negli stampi o stampini, poi lavorate a mano (rifiniture); molte di esse sono state ”prelevate” da vari ingressi di ville (e fabbricati) di Torre del Greco e portate in U.S.A., Australia ed. in altre parti del mondo. Il ferro di cavallo (quello che serve alla ferratura di cavalli, muli, ecc.), apposto sui portali è considerato, da sempre, un portafortuna.

Ferro battuto:
lavorato a fuoco; l’artista con la tecnica della forgiatura, che è la stessa in uso per i comuni utensili e oggetti di ferro, crea oggetti d’arte ricavando particolari effetti dalle qualità della materia; arte fiorentissima fino a tutto il secolo XVIII e rigata in epoca recente.

Ferro battuto:

ferro lavorato per la martellatura in varie fogge.