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Argomento presente: « GT T:il telegiornale di Torre »
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ID: 1294  Discussione: GT T:il telegiornale di Torre

Autore: Aniello Langella  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Scritto o aggiornato: sabato 5 marzo 2005 Ore: 19:41

QUESTA SERA PARTE IL TELEGIORNALE DI TORREOMNIA
In realtà si chiama FORUMGIORNALE.
Questa sera romperemo il ghiaccio con un ospite di eccezione.
Al Forumgiornale avremo ospite IL SIG LUIGI MARI .
Fondatore di Torreomnia. GRande conoscitore dell'animo torrese. Enciclopedia ambulante e vivente. Esperto in strategie di logica. Amico.
Questa sera ,.... ma solo questa sera lo intervisterò io di perosna. Cercheremo di capire quale la sua idea sul futuro , sulle operazioni programmetiche , sui progetti futuri

Chiedo al Mari un segno di assenso
Aniello


 
 
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ID: 1311  Intervento da: Aniello Langella  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Data: sabato 5 marzo 2005 Ore: 00:03

Penultima domanda
Scegli e metti nelle caselle giuste: con Antonio Abbagnano, , Con Ciro Adrian Ciavolino, con Salvatore Argenziano, con Monica, con Giulio, con Carlo, con tua moglie, con me.
Andare a passeggiare al mare
Incazzarti
Mandare a quel paese
Portare dei fiori
Prendere un caffè
Solo su un’isola disabitata
PENULTIMA DOMANDA


ID: 1310  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: sabato 5 marzo 2005 Ore: 00:01

Homer J. Simpson è un capofamiglia e questo mi fa essere solidale con lui per empatia, lavora come ispettore alla sicurezza alla SNPP (Springfield Nuclear Power Plant), la centrale nucleare, o 'noculare' come lui sostiene più volte, di Springfield, ed è un lavoro che è lontano dai miei gusti, ma quello che mi è antipatico è il proprietario dell'azienda, il signor Burns.
Homer ha 47 anni ed è nato nel North Carolina il 10 maggio del 1955. Io sono nato a Torre nel 1945. Egli e' sposato con Marge ed ha tre figli. Io con Rosaria e ne ho 4. Le sue passioni sono la birra Duff, il bowling e il baseball. Io leggo e scrivo da cinquant'anni.
Lui passa gran parte della giornata alla taverna di Moe a bere birra con gli amici. Io passo la mia giornata nella bottega tra carta inchiostri e sogni. Homer ama le costolette di maiale cucinate dalla moglie e le ciambelle. Io amo i dolci, il caffè, la Coca-cola, ma gli anta me ne limitan al minimo le dosi.
Homer soffre della sindrome di Homer (ha uno strato di liquido che protegge il cervello superiore alla norma).Io soffro della sindrome di Mari (Il mio cervello vegeta nel quaglio, come la mozzarella di bufala).

Topolino e' il primo vero eroe della mia vita; le sue vicende sono sorridenti, ma il filo conduttore e' la tensione.
E la tensione per me è l'elettricità che mi carica, che mi entusiasma, che mi fa creare. Spesso però ho superato il limite di guardia.
Topolino si butta sempre allo sbaraglio ovunque: non esistono latitudini o longitudini capaci di intimidirlo.
Io, al contrario, mi intimidisco spesso. Mi pento. Chiedo scusa.
Topoliono e' un grazioso personaggio uscito dalla fantasia di Walt Disney. Io sono uscito dalla realtà del dopoguerra partenopeo con tutti gli strascici di una regione messa in ginocchio.
Egli è un topo dalle dimensioni piuttosto minute, ha delle grosse orecchie tonde e nere, due guance paffutelle e due grandi occhi che spuntano da dietro il naso scuro ed allungato. Le braccia e le gambe sono assai sottili.
Io sono un po' goffo e impacciato, ho il naso aquilino, sono non grosso, ma abbondante, ma soprattutto non sono furbo come lui.

Col gioco della rupe butterei Homer J. Simpson dallo strapiombo, anche se a malincuore.
La grande campana della torre di 106 metri di Londra..... insomma il Bing Ben, ha detto stop.

Scusami Aniello, ci sentiremo domani, se Dio vorrà.


ID: 1309  Intervento da: Aniello Langella  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Data: venerdì 4 marzo 2005 Ore: 23:24

Meglio Omer Simpson o Topolino ?
Aniello


ID: 1308  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: venerdì 4 marzo 2005 Ore: 23:20

Di norma l'arrogamte è un debole. Tutta la violenza si dipana dalla debolezza. Il movente è la dannazione dell'uomo per la sua impotenza di combattere la finibilità. Chi vive equilibrato e sereno non ha bisogno di essere violento o arrogante. Lasciare in pace se setesso è l'unico modo per lasciare in pace gli altri.
L'arrogante si è costruito delle trincee, cioè dei poteri che vanno dalla forza fisica, dall'uso di armi, dall'abuso di potere all'associazionismo malavitoso, dal danaro alla professione avanzata, ecc.
E' solo l'illusione di compensare l'angoscia della sua impotenza di essere umano ossessionato dalle malattie e dalla morte certa, ma con probabile assenza salvifica. Nessuno, come l'arrogante, o il violento, o il maleducato: teme l'inferno. Ma i neuroricetrasmettitori lo conducono, coatto, a questa forma di difesa.
E' stato sperimentato che violenti ed arroganti trattati con gli psicofarmaci modificano il loro atteggiamento. Sappiamo bene che gli psicofarmaci non combattono il coraggio, ma la paura.
Quindi l'arroganza per ignoranza non sussiste. L'arrogante in genere è colto, ricco, potente, tranne che intelligente ed equilibrato.
Modifica l'atteggiamento. Non soffrirne. Rimpiangili.


ID: 1307  Intervento da: Aniello Langella  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Data: venerdì 4 marzo 2005 Ore: 23:00

Io non poso parlare ... perchè adesso devo intervistarti .. ma se posso dire una cosa di TOrre che non sopporto è l'arroganza.
Quanto ti costa a Torre annuire ad un arrogante , ignorante ?
Aniello


ID: 1306  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: venerdì 4 marzo 2005 Ore: 22:54

Se devo essere sincero spesso ho desiderato andare via da me stesso, perché quando si sta bene con se stessi si sta bene pure all'inferno. Non esiste cosa al mondo che l'uomo non sia capace di sopportare.
Ma potrebbe essere lo stadio del cane che si morde la coda o il dilemma dell'uovo e della gallina. E' l'ambiente che condiziona l'Io o è l'Io disadattato rispetto all'ambiente, o entrambe le cose, ciòè l'uno alimenta l'altro, come l'ansia e la depressione. Sai, la metto sempre sul piano filosofico o psicologico.
Talvolta ho desiderato fuggire mille miglia lontano, quando, ho visto il prossimo arido di solidarietà, di comprensione, di napoletanità. E poi la violenza, i morti ammazzati. L'arroganza.
Mi ha sempre trattenuto la speranza. Io non credo che tutto sia irrecuperabile. Io credo che la teoria dello struzzo sia quella che perpetua lo status quo. Non siamo uniti, siamo messi a scaglioni. Adottiamo il "si salvi chi può". Altro che sapone per misurare la civiltà. Le classi danneggiano tutta la scala di valori e non solo i gradini più bassi.


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