In questo dossier c'è un filmato, tra i tanti, che è di grande valore: è il N. 1 dell'Immacolata 1995 girato da Errico Mistico. Credo che ogni commento sia superfluo. E' una sequenza di improvvisazione ricca di contenuto.
Nella foto a lato: La statua della madonna Immacolata
Il culto dell'Immacolata Concezione risale per i Torresi al 500, quando già la Cappella principale della navata di destra della Basilica di S. Croce era dedicata alla Vergine: la sua immagine, infatti, splendeva nell'Altare della Cappella, che ospitava inoltre delle nicchie con otto statue di legno ove erano riposte le reliquie dei Santi patroni di Torre. Le statue venivano portate in processione per la città il 3 maggio di ogni anno, in occasione, appunto della Festa dei Corpi Santi. In seguito all'eruzione del Vesuvio del 1794 la Chiesa di S. Croce fu ricostruita ed il Beato Vincenzo Romano volle che l'Immacolata rimanesse nella sua collocazione originaria risalente al 500. Nel 1849 Papa Pio IX, in occasione della festa dell'esaltazione di S. Croce, entrò benedicente in Chiesa, e lasciò in dono all'Immacolata due pianete uguali di seta celeste, impreziosite da ricami in oro: una lapide posta in fondo alla Chiesa nel 1920 testimonia l'evento. Oggi le pianete sono esposte nella sala museo di S. Croce, nei colori liturgici verde e viola. L'8 Dicembre del 1861 una terribile eruzione vesuviana, seguita da un violento terremoto, sconvolse Torre del Greco.
Nella foto a lato: la Cappella della Madonna nella Parrocchia di S. Croce
Si trattò di un'eruzione disastrosa e rovinosa, per cui la città venne fortemente danneggiata. Gli storici raccontano che i torresi si rivolsero all'Immacolata facendole voto di portare la sua immagine in processione su un carro trionfale. I testimoni sono concordi nel dire, che la lava si arrestò prodigiosamente. Al di là di qualsiasi possibile spiegazione scientifica di tale fenomeno, i torresi attribuirono all'intervento della Madonna l'arresto della lava, per cui l'anno seguente, 1862, solennemente sciolsero il voto. Alla processione partecipò l'intera città. Oltre alle testimonianze degli storici di cui Francesco Balzano e Giacinto De Sito, ricordiamo i fratelli torresi Giuseppe e Francesco Castaldi, i quali, nella loro "Storia di Torre del Greco" narrarono della terribile eruzione da testimoni oculari. L'eruzione e i terremoti terminarono del tutto il 31 dicembre di quell'anno, e così i torresi poterono rimpatriare ed iniziare la ricostruzione della città, quasi completamente diroccata.
Nella foto a lato: la corona della Madonna offerta dai torresi
Quella festa fu grandiosa, come testimonia la rivista dell'epoca "La scienza e la fede": la chiesa principale restaurata fu ornata da arredi preziosissimi; l'immagine dell'Immacolata, collocata per la prima volta, sul carro trionfale, fu rivestita con una ricchissima veste nuova, ricamata in oro a gran rilievo, nei colori rosso e bianco, dono di tutto il popolo era splendida, la chiesa affollatissima. Ai balconi e alle finestre di tutte le case erano appesi drappi di seta e le strade erano cosparse di fiori. Il carro uscì dalla Chiesa alle 11,00 quando, l'anno prima, si avvertì la prima scossa di terremoto, e rientrò alle 2,00 del pomeriggio, quando la terra si aprì a vomitare lava di fuoco e bitume. In quell'anno venne costruito un monumento a Capotorre a ricordo dell'eruzione. Nel 1904, ricorrendo il cinquantesimo anniversario della definizione dogmatica dell'Immacolata Concezione, il Balzano fece erigere un monumento alla Vergine su quella parte di Torre dove la lava si arrestò. Nel 1954 in occasione del centenario della promulgazione del dogma dell'Immacolata venne proclamato l'anno mariano e fu lanciata l'iniziativa di incoronare l'antica statua della Madonna.
Nella foto a lato: il primo carro dell'Immacolata 1862
Come era facile immaginare il popolo torrese accolse con gioia la proposta e partecipò entusiasta alla donazione dei propri oggetti d'oro che vennero utilizzati per la realizzazione della corona.. Anche se in alcuni casi erano gli unici oggetti d'oro posseduti i fedeli furono ben felici di vederli risplendere sul capo della Vergine. Il 23 giugno di quell'anno il Cardinale Marcello Mimmi, Arcivescovo di Napoli, incoronava solennemente la prodigiosa immagine dell'Immacolata in Piazza S. Croce, tra una marea di popolo esultante. L'ultima data da ricordare, il 1961, centenario della storica eruzione. L'8 dicembre di quell'anno il Comune di Torre del Greco offrì in dono all'Immacolata un calice d'argento dorato con coralli; nello stesso giorno venne posta una lapide sulla facciata della sagrestia di S. Croce, a ricordo del centenario dell'eruzione. Il carro dedicato all'Immacolata fu costruito per la prima volta a Torre del Greco nel 1862, ma già esisteva in altri paesi prima d'allora, come a Napoli dove veniva costruito il carro detto di Battaglino, o in Sicilia, dove vi era il carro della Zita.
Una foto eccezionale di Francesca Mari junior. Immacolata 2007
Attualmente la realizzazione del carro passa attraverso varie fasi: la prima è il progetto grafico, affidato ad un artista locale sulla base di un tema diverso ogni anno. Inizia poi la vera e propria costruzione, che parte dal basamento di legno e dalle decorazioni in cartapesta ed altro materiale, questa lavorazione si svolge in un apposito laboratorio artigianale. L'ultima fase inizia quindici giorni prima della festa nella Basilica di S. Croce, proprio in prossimità della Cappella dell'Immacolata. Qui si lavora alla struttura portante formata da lunghi pali che servono a sorreggere il castelletto con lo "scivolo" su cui si poggerà la statua della Madonna. Il carro, di imponenti dimensioni, è lungo 10 metri, largo 2,80 metri e alto 6 metri. Il giorno 6 dicembre, in tarda serata, la statua viene posizionata sul carro che, il giorno successivo, è trasportato da numerosi volontari dalla navata di destra a quella centrale della Chiesa. Il giorno 8, alle ore 4,30 del mattino, inizia la prima messa, e nonostante l'orario la Basilica è già gremita di popolo.
Nella foto a lato: I portatori
Il carro esce dalla Chiesa alle 11,00 ora nella quale fu avvertita la prima scossa nel 1861. Esso è sostenuto da circa 150 uomini in camice bianco tra gli applausi della folla che invade la piazza e il volo dei colombi appositamente lanciati dal carro. Il carro è preceduto dalla banda musicale, dalla Arciconfraternita del SS. Sacramento e dal Preposito curato con alcuni sacerdoti e seguito dal sindaco e dalle autorità comunali con il gonfalone della città. Seguono dei piccoli carri, costruiti dai fedeli e portati sulle loro spalle. L'Immacolata attraversa la città, tra due ali di folla festosa, tra una pioggia di bigliettini inneggianti e petali di fiori, e i balconi sono tradizionalmente rivestiti di coperte di damasco, seta e merletti. Il carro rientra in Chiesa alle 14,00, ora in cui come già detto, nel 1861 la terra si aprì a vomitare lava di fuoco, e resta esposto in chiesa per 8 giorni. Precedono la solennità dell'Immacolata i dodici sabati e la solenne novena, ed inoltre la domenica che precede la festa vi è da parte delle autorità locali e del popolo l'omaggio floreale alla Madonna.
I DUE FILMATI CHE SEGUONO SONO DEL 1993 E SONO STATI GIRATI DAL COLLABORATORE DI TORREOMNIA ENRICO MISTICO
L’Immacolata Torre del Greco 1993 Mistico 1
L’Immacolata Torre del Greco 1993 Mistico 2
I TRE FILMATI CHE SEGUONO SONO DEL 1995 E SONO STATI GIRATI DAL COLLABORATORE DI TORREOMNIA ENRICO MISTICO
ID: 6651 Intervento
da:
Veronica Mari
- Email:info@torreomnia.it
- Data:
giovedì 26 luglio 2007 Ore: 01:04
LA REGINA DELLA CITTA’ ESCE CON UN RAGGIO DI SOLE
di Francesca Mari iunior
Quattro giorni, tra anticipazioni, dietro le quinte, interviste, fotografie, attesa, evento, digiuni…quattro giorni dedicati alla Madonna.
Foto a lato: L'Immacolata Concezione per le strade di Torre
Questo è il risultato… Non faccio questa premessa perché mi sento una martire, è il minimo che io abbia potuto fare per la mia città e per la Madonna. E’ quello che dovremmo fare tutti, amici miei. C’è chi l’ha fatto molti anni prima di me e continua a farlo, sempre spinto dalla stessa passione e dalla stessa energia: Luigi Mari. Questo è amore disinteressato… E poi, se proprio devo dirla tutta, sono io che devo qualcosa a questi quattro giorni. Né soldi, né merito e gloria, ma tanti insegnamenti, tante emozioni e… tanta libertà di coscienza
LA PROTEZIONE:
Una macchina organizzativa…con umani sentimenti Si chiama tecnicamente ‘protezione’ ed è la ‘macchina’ più composita e necessaria, tra tutte quelle preposte all’organizzazione della “Festa da’ Madonna”, perché ne rende possibile, materialmente, l’aspetto più caratteristico: “A processione”.
Foto a lato: L'Immacolata Concezione per le strade di Torre
La macchina è composta da religiosi, amici, appassionati del culto dell’Immacolata. Il responsabile è il prof. Andrea D’Urzo il quale, assieme ad altri collaboratori (Raimondo Mennella, Mazaner Vincenzo, Mariano Esposito, Reitano Natale, Giovanni Mazza), si sta occupando, già dal mese di settembre, dello studio, la gestione e la fattibilità di una processione di tale portata. La regia effettiva del gruppo, poi, viene fuori il 7 dicembre, quando, sotto la guida dell’addobbatore, in gergo “paratore”, Riccardo Lamberti, il Carro, dalla navata destra della Basilica, dove, fin dal 20 novembre di quest’anno è stato assemblato dallo stesso Lamberti e da Liberato Zeno, in base al progetto dell’U.c.a.i, è portato nella navata centrale e, secondo il rito noto a tutti, è innalzato di fronte ad un fiume di fedeli: “E’ impressionante costatare- dice il prof D’Urzo- come il mare di gente che assiste a questo rito, e comincia ad affollare la Chiesa fin dalle nove del mattino, pur se la funzione ha inizio alle 14, mostra un senso religioso talmente forte che libera l’evento sacro da ogni maldicenza che vuole vedere la Festa della Madonna solo come un evento consumistico”.
Foto a lato: L'Immacolata Concezione per le strade di Torre
Pazienza e forza che possono scaturire solo da una grande fede, come quella che da anni sostiene i “portatori”, che, com’è noto, sono coloro che portano a spalla la pesante scultura, in un’impresa visivamente colossale, che comincia il giorno prima e si conclude l’8dicembre, alle 16, col ritorno in Santa Croce. Anche quest’anno sono oltre 600 i portatori: si dividono in cinque gruppi, denominate fasce e ciascuna è contrassegnata da una tinta (celeste, rosso, verde, giallo, blu, colore, quest’ultimo, che designa la fascia, di recente formata, racchiudente i portatori giovani). Preceduto dal Santo Rosario, il rito dell’innalzamento del Carro, per opera di solo duecento dei portatori, apre ufficialmente la festa dell’Immacolata. C’è la visita alla Madonna in Basilica da parte di tutti i torresi, la realizzazione, in serata, nei vari quartieri, dei carri in miniatura e lo storico rituale dei falò: “Se in passato- spiega Giovanni Battista Mazza, segretario dell’U.c.o - il falò aveva un valore religioso (i costruttori dei carretti accendevano il fuoco per riscaldarsi in attesa dell’uscita del Carro dalla Basilica), negli ultimi tempi ha assunto, invece, un accento di competizione: si fa a gara a riesce a fare la vampa più alta”. E la città, in “attesa” di vedere la Madonna ‘imporsi’ dall’alto della gradinata della Basilica, alle ore 4 del giorno 8 assiste, all’interno del luogo sacro, alla prima messa della giornata. E poi… il suggestivo momento.
Foto a lato: L'Immacolata Concezione per le strade di Torre
IL CARRO “MARIA, SORGENTE DELLA BONTA’ ”
di FRANCESCA MARI junior
Questo messaggio d’amore, tratto dalla prima enciclica di Papa Benedetto XVI “Deus Caritas est”, ispira la realizzazione del Carro di quest’anno 2007. I commissionati, gli artisti dell’Ucai: Nicola Consiglio, ha realizzato il bozzetto, affiancato da Vincenzo Cirillo, Giacomo Fiorentino e Donato Frulio che hanno realizzato le sculture. Il lavoro di realizzazione e assemblaggio della struttura, è stato eseguito dal “paratore” Riccardo Lamberti affiancato da Liberato Zeno. Realizzato in stile barocco, il Carro, quest’anno è ricco di simboli. La statua di Maria, sovrasta la struttura e si innalza su una conchiglia. Ai piedi della Madonna sgorga una sorgente d’acqua, realizzata con fili d’argento, a rappresentare lo Spirito Santo che libera l’uomo dal peccato. Davanti alla Madonna, nella parte anteriore del Carro, c’è l’effigie di Gesù Cristo, Figlio di Dio, da conoscere e amare tramite l’intercessione della Vergine Madre. (Questo il senso della collocazione delle due immagini). Ai lati della struttura alcuni significativi stemmi: sul lato destro lo stemma papale, scudo tripartito con sopra tre simboli cari a Benedetto XVI:
Foto a lato: L'Immacolata Concezione per le strade di Torre
In alto, a sinistra, la testa del moro di Frisinga ( dal 1316 costituisce il simbolo adottato dai vescovi per l’antica diocesi-principato della cittadina tedesca); a destra l’orso di Corboniano che, secondo la leggenda guidò san Corboniano dalla Baviera a Roma ( e che indica l’evangelizzazione dell’antica Baviera); in basso al centro la conchiglia, simbolo del pellegrino e del vecchio cammino per Santiago de Campostela. Sulla facciata laterale destra del Carro, invece, troviamo lo stemma del Cardinale di Napoli: al centro dello scudo la sovrapposizione delle lettere greche: CHI (la X) e RHO(la P), iniziali di Cristo che poggiano su un’ancora, simbolo della fede. Poi a sinistra l’Alfa (prima lettera greca) e a destra l’Omega (ultima dell’alfabeto) a indicare il percorso completo. Una stella, simbolo della vergine e, il motto adottato dal Cardinale Sepe: “In nomine Domini”. I due lati del carro, nella parte centrale, sono retti ognuno da due putti reggenti un corno ciascuno da cui fuoriesce grano e uva: simboli del pane e del vino eucaristico. Elementi decorativi: delfini, conchiglie, elementi marini e fascioni sparsi dovunque e, nella parte posteriore del Carro, come sempre, lo stemma della città.
Foto a lato: L'Immacolata Concezione per le strade di Torre
I FILMATI SOTTO: IMMACOLATA 1994 STUDIO C di Romualdo Nape, collaboratore di Torreomnia
L’Immacolata a Torre del Greco 1994 Studio C - 1
Immacolata a Torre del Greco - Studio C - 2
Immacolata a Torre del Greco - Studio C - 3
Immacolata a Torre del Greco - Studio C - 4
FILMATI QUI SOTTO: IMMACOLATA 2002 TELETORRE, di Antonio e Carmine Garofalo in concessione a Torreomnia
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