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Argomento presente: « BAMBINI E SCUOLA NEL FORUM » | ||||||
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ID: 1156 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
info@torreomnia.com
- Data:
lunedì 21 febbraio 2005 Ore: 01:46
Tesoro, tenerella. Devi sapere che la Tua presenza in questo forum vale più di tutte le nostre messe assieme, comprese le tue "colleghe" adulte. Il mondo dovrebbe essere dei bambini. Il "maligno" ha paura di voi, della vostra incorruttibilità, della vostra forza che è quella vera. I "lupi" del forum diverranno agnelli e si prostreranno perché non c'è forza superiore a quella dell'innocenza, come accadde alla martire che entro nella gabbia dei leoni e rimase miracolosamente indenne. E vedi, vedi, il bozzolo come si schiude, eccola sei crisalide poi diventi farfalla e sorvoli tutta la rete; poi, come Alice nel paese delle meraviglie sprofondi nel cunicolo dei sogni ad occhi aperti. Papà da te s'è ispirata per i suoi studi nel sottosuolo. Senti, senti la musica quando Tu metti piede in questo loco? Le tue manine danzano sulla tastiera e quando invii il messaggio le tue parolette si librano nell'etere come le colombe nel giorno dell'Immacolata. Pensa, prima raggiungono la California, (sta lì il server di Torreomnia), poi tornano in Italia franche, impavide, mai stanche ed entrano come Peter Pan portatore di una missione d'amore nel monitor del Tuo papà in Friuli, in quello mio, di Franco, di Antonio, di Adrian, ed altri a Torre, di Salvatore a Bologna e poi a New York da Gennaro della Gatta, da Angelo Guarino, ancora a Milano da Nicola e così via. Questo accade tutto in un solo attimo, mentre tu batti una ciglia. La gente dice di non aver mai visto miracoli. Ma cos'è questo? Non è un miracolo la tua presenza liliale, il tuo candore da Ostia Consacrata e la mente geniale dell'uomo pilotata da Dio messi assieme? Ah, come diamo tutto per scontato noi adulti. Come ci precludiamo la felicità con una ideale chiave d'arresto ficcata nelle tempie. Sapessi come siamo stupidi e vizzi, i grandi. Litighiamo per nulla, rigonfi di orgoglio e di vanagloria. Noi siamo, spesso, la delusione del "libero arbitrio", l'aborto del disegno divino. Poi diventerai adulta Margherita. Ma fa in modo che nessuno stacchi mai un solo petalo bianco dallo stame del tuo stelo e che il Tuo fiore sia per sempre raggiante ed irrorato sotto l'altro miracolo della sintesi clorofilliana. Procedi sicura ed impavida contro le insidie della vita, vestita di sole come la Mamma di Gesù. Luigi Mari |
ID: 1150 Intervento
da:
Margherita Langella
- Email:
maggie@langella.net
- Data:
domenica 20 febbraio 2005 Ore: 19:49
La ringrazio molto per avermi risposto.Mi sono fatta aiutare dal mio papi che mi ha spiegato per la prima volta che cos'è la metafora,l'allusione.E' simpatico questo modo di scrivere;cercherò di usarlo anch'io.Potrò intervenire ancora? Margherita |
ID: 1145 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
info@torreomnia.com
- Data:
domenica 20 febbraio 2005 Ore: 13:45
> Mi chiamo Margherita e ho 10 anni.Il mio papà mi ha guidato alla ricerca di questo spazio virtuale. Un paio di giorni fa dovevo fare una ricerca su Marco Polo e volevo sapere: > esiste una relazione tra i viaggi di Marco Polo e Torre del Greco? Margherita di 10 anni. Una bambina nel forum? Ora posso pure "partire", perché a Torreomnia mancava solo l'innocenza, ed ora c'è! Ma datemi ancora dieci mesi, ho sempre desiderato partire la sera di Natale, tra i bambini di casa.Visto che non è possibile fare Torreomnia per sempre. Ma credo che ogni discussione di questo forum sia un solco di un terreno nuovo, verdeggiante, finalmente sgombro di erbe zizzania, il cui tessuto vitale non teme tignole e le transenne virtuali non soffrono ruggini. Tenerella, Ti faro una rivelazione inedita: Marco Polo nacque nel 1254 da una famiglia patrizia di facoltosi mercanti, originaria di Sebenico in Dalmazia. Dal 1138 al 1631 Torre del Greco non ha avuto eruzioni del Vulcano. Ed è stato il periodo in cui i nobili di tutto il mondo venivano a villeggiare a Torre, per via dell'aria saluberrima dai tre raccolti all'anno. Leopardi, otto secoli dopo, prese esempio da loro. E così pure il papà e la mamma di Marco, sofferenti di gotta e col metabolismo a pezzi, come tutti i facoltosi, influenzati dal fatto che da noi i soldi non si spendono, ma si mangiano (vedi gergo), pure loro ogni anno, puntualmente come gli antichi romani, godettero del profumo delle ginestre e della salsedine pura e non purulenta di oggi. Pochi sanno che Marco nacque a Torre. A Venezia fu solo battezzato. E che dalla panchina di Torre, imberbe già partiva per i suoi lunghi viaggi in Oriente. Per questo i nostri amministratori dell'epoca, anch'essi nobili, dettero alla nostra zona costiera il cognome di Marco. Ancora oggi esiste il "Polo" di levante e il "Polo" di ponente. Più o meno in quegli anni - non si sa con certezza se prima o dopo la sua nascita - il padre Niccolò e lo zio Matteo partirono per un viaggio commerciale in Oriente; e si stabilirono, dapprima, nella capitale dell’Impero latino, Costantinopoli, poi a Soldaia, in Crimea, dove intorno al 1280 Marco il Vecchio (il fratello maggiore), in società con Matteo e Niccolò, fonderà una compagnia di affari. Pochi sanno che asllora i torresi del popolo, in maggioranza pescatori, invidiavano questi barbagianni parrucconi e incipriati che si spingevano lontano con le loro belle navi. Ed ogni volta che salpavano dal nostro “Portosalvo”, sognavano mete lontane, amareggiati per le proprie misere navigazioni di rutine con poveri gozzi grondanti, che non si spingevano più di qualche chilometro al del proprio naso. Solo cinque secoli dopo i torresi riscattarono la loro condizione plebea e incominciarono a salpare indomiti ed orgogliosi con le coralline, fino, poi, a dominare il mare, da mozzi a comandanti, sulle "transoceaniche", in tutto il mondo. Fu Marco Polo e la sua famiglia ad iniettare nel sangue dei torresi l'amore per il mare e per i viaggi. Basti pensare che fino al dopoguerra, prima dell'avvento degli areromobili, i torresi erano per il 90% dei Marco Polo virtuali. Nel loro viaggio, gli anziani fratelli Polo, zii di Marco si spinsero fino alla corte del grande Qubilai, il conquistatore e unificatore della Cina, il più illustre discendente del Gensis Can; e durante questo loro primo soggiorno (1265) ottennero importanti privilegi e probabilmente anche la dignità nobiliare mongola. Nel 1269, quando il padre e lo zio fanno ritorno a Torre (non già a Venezia, come dicono i biografi distratti), Marco ha quindici anni; e poco più tardi, ancora giovinetto, probabilmente nella primavera o nell’estate del 1271, parte insieme con loro per la Cina, dove rimarrà per circa venticinque anni. Nessuno sa che sotto il marmo dell'apitaffio di Via Nazionale, relativo alla lava vesuviana, esiste una vecchia targa che recita: «… né cristiano né pagano, torrese, saracino o tartero, né niuno huomo di niuna generazione non vide né cercò tante maravigliose cose del mondo come fece messer Marco Polo, ma le magiori maraviglie, le vide a Torre da le socere de generi povirelli ». (Dal Milione). Dopo aver lasciato, nel novembre di quello stesso anno, San Giovanni d’Acri, verso il maggio 1275, i Polo giungono alla corte di Qubilai. Qui Marco, dopo aver assolto l’incarico, affidatogli dall’imperatore, di ispezionare le regioni al confine del Tibet e lo Yün-nan, viene elevato alla dignità di “messere” - titolo che lo lega direttamente alla figura del sovrano, di cui diviene informatore ed ambasciatore personale presso tutti i popoli dell’impero. E con questo titolo, per l’appunto, Marco viene menzionato nel libro "Milione". Era tanta l'ammirazione dei torresi per Marco Polo che non si sono mai più staccati dall'idea del "Milione". Oramai questa simbologia del potere terreno è nel nostro DNA. Anche se il termine milione non indicava allora il danaro. Ma cosa volete, da noi la realtà non è quella che è ma è come ce la mettiamo in testa. Torre, grazie al grande viaggiatore, è una delle poche città al mondo che sfata la parabola e riesce a servire Dio e Mammona. Durante tutta la sua permanenza presso la corte mongolica, per conto del Gran Khan, Marco svolgerà attività amministrative, lunghe e delicate ambascerie e incarichi diplomatici di prestigio, compiendo a tal fine diversi viaggi. Tra i tanti incarichi affidatigli, va segnalata la nomina, nel 1278, a governatore di Hang-chou, già capitale, sotto la dinastia dei Sung, del reame dei Mangi (sic) Non a caso. Il reame dei Mangi è le fondamenta dell'opera "Milione". Sembra una battuta di spirito, ma basta solo sfogliare per confrontare nel famoso libro e sincerarsene. L'unica modifica che abbiamo apportato, a Torre, al cognome della grande stirpe orientale è l'aggiunta della (o) finale: "Mangio" al posto di "Mangi" che sovverte il significato a generosità a ingordigia. Il reame dei "Mangi" e il "Milione" hanno indubbiamente condizionato il DNA di noi torresi. E qui non ci piove. Marco, però, spesso cadeva in angoscia. Pensava sovente ai gamberi e calamari del mare vesuviano, ai mitili impepati e cacavuozzoli e al buon Lacrima Christi, incurande della gotta che minacciava pure il suo futuro fisico. Il culto gastroenterico dei torresi, (vedi l'interminabile catena di ristoranti) ha origine dalla famiglia dei Polo. Nel 1292 questi salparono di nuovo dal porto di Zaitun ed iniziano per mare il viaggio di ritorno a Torre del Greco, con l’intenzione di tarselo tutto il mese di villeggiatura. Nel 1295, poco dopo, in una delle tante battaglie navali che a quel tempo avvenivano tra veneziani e genovesi nel Mediterraneo orientale e nei mari italiani e soprattutto ad Amalfi - non è dato sapere con certezza quale (non necessariamente quella di Curzola, come sostengono alcuni suoi biografi) - Marco cade prigioniero degli amalfitani . E fra il 1298 e 1299, finisce nelle carceri di Torre, nel Castello, attuale palazzo comunale (barbacane). Ristrutturato, nessuno lo sa, col Milione di Marco Polo, ma di euro, questa volta. Ma la canarde è questa. E' a Torre che dettò al compagno di prigionia, Rustichello da Pisa, il suo resoconto di viaggio Le Divisament du Monde. Scritto nella redazione originale in franco-italiano, il libro sarà ben presto noto con il titolo di "Milione" e viene tradotto in tutte le lingue: dal soprannome di tutta la stirpe dei Polo, per aferesi da Emilione, nome di un antenato della famiglia. Ma a noi torresi, buongustai e buontemponi, non hanno mai interessato le aferesi, il linguaggio figurato e quant'altro. “Carmina non dant panem”. Della letteratura filtriamo solo le cifre. Per questo il forum Torreomnia è sulle spalle di pochi "facinorosi" e molti battono in ritirata senza motivi idonei per la logica comune. Dall'opera mondiale del nostro cittadino onorario Marco, noi torresi abbiamo ricavato solo il titolo: "Milione" e la stirpe dei Magni, tradotta in “Magno”, musica per le nostre orecchie. Milione moltiplicato negli anni come il pane e i pesci biblici. Inoltre, dimenticando la storia che si dipana dalle vecchie chiese, moltiplicano, invece gli sportelli bancari, superiori a quelli di Londra e Parigi e, forse, tra qualche anno, a quelli di New York. La crisi dell'Euro? E che ci fa l'Euro a noi. Un baffo. Luigi Mari P.S. Chiedo scusa alla tenerella Margherita per la pagina "adulta" di questo stralcio storico, ma non mi sono preoccupato, certo dell'assistenza di supporto di cotanto padre. Maestro dell'ironia e dell'ermetismo con password.. |
ID: 1139 Intervento
da:
Margherita Langella
- Email:
maggie@langella.net
- Data:
sabato 19 febbraio 2005 Ore: 21:16
Mi chiamo Margherita e ho 10 anni.Il mio papà mi ha guidato alla ricerca di questo spazio virtuale. Un paio di giorni fa dovevo fare una ricerca su Marco Polo e volevo sapere: esiste una relazione tra i viaggi di Marco Polo e Torre del Greco? Margherita di 10 anni. |
ID: 1118 Intervento
da:
Aniello Langella
- Email:
aniello.langella@tiscali.it
- Data:
giovedì 17 febbraio 2005 Ore: 23:32
POICHE' IL FORUM DUE E' ANDATO IN VACCA VOGLIO CONTINUARE A SCRIVERE PER I BAMBINI DELLE SCUOLE . Appello: SE C'E' QUALCHE INSEGNATE CHE RITIENE L'ARGOMENTO DI DISCUSSIONE ALMENO POSSIBILE , SI FACCIA SENTIRE PERCHE' AVREI DA PROPORRE UN PREMIO AL PRIMO BAMBINO CHE RISPONDE IN QUESTO FORUM. Prendo esempio dal Mari . IL PRIMO BAMBINO CHE RISPONDERA' IN QUESTO SPAZIO AVRA' L'ONORE DELLA DEDICA DEL SUO NOME ALLA PRIMA PIAZZA DI FORUMLANDIA. Cos'è FORUMLANDIA ? E' la città virtuale che stiamo costruendo. E' un luogo di incontro per i bambini che devono crescere sapendo ! Pensate ....: Piazza "Andrea di IIC" , Corso "federica di IIIA",....ecc. L'appello è rivolto agli insegnanti in quanto a quest'ora solo matti come MEMARIADRY possono continuare a scrivere. Egregio Sig Insegnate provi a pensare : creare una città virtuale dove il bambino scrive asseime a lei nel forum di Torreomnia le sue considerazioni....apparentemente è difficile ma poi quando si rompe il ghiaccio può innescarsi un effetto domino. Domani a scuola, Lei proponga questa idea. Navigare in internet per conoscere la città. Quando ero a Torre la mia passione era quella di accompagnare i bambini a visita a Ercolano. Ne ho conosciuti a migliaia. Ancora oggi quando sanno che sono a Torre ci sono ancora insegnanti che mi chiedono di ripetere questa emozionante esperienza ed io lo faccio sempre volentieri. Parlare con i bambini è veramente esaltante. Se può , Lei che insegna faccia questa prova ... potrebbe essere un'occasione interessante. Grazie a Mari che ci offre questa possibilità . Nello |
ID: 962 Intervento
da:
luigi mari
- Email:
gigiomari@libero.it
- Data:
martedì 8 febbraio 2005 Ore: 01:32
Caro Aniello, Caro Salvatore, questo argomento di discussione insieme a quello sulla ricerca linguistica del vernacolo sotto forma didattica sono da inserire nel forum N. 2, setacciando parti non adatte ai bambini. Vi invito ad iscrivervi, sono certo che gli addetti ai lavori sull'educazione e l'istruzione Vi risponderanno. Lo spazio a disposizione sul server dei 2 forum Torreomnia è illimitato, vale a dire che si possono inserire testi che equivalgono ad almeno un milione di numeri di "Repubblica". Luigi Mari |
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risposta fa saltare la discussione al primo posto nella prima pagina
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forum. L'ultima risposta inviata, inoltre, che è la seconda in alto a questa
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